Bianconiglio e Gegeniglia
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  FRANCIA: IL COL DE LA BONETTE-RESTEFOND
(E UN PO' DI ALTRI VALICHI)
Contatore delle visite dal 29/12/2009:       

Questo itinerario è stato compiuto nel luglio del 2007 in un weekend, per andare a rivedere alcuni luoghi che avevamo già visitato in passato, ed anche per allontanarci dalla calura estiva milanese: nulla di meglio, a questo scopo, di cercare la frescura delle vette anche a beneficio dei carburatori di Midori Ryuu. Pur tra mille dissertazioni, infatti, il Col de la Bonette-Restefond, con i suoi 2802m slm è comunque accreditato come passo stradale asfaltato più alto d'Europa, superando i 2770 m slm del Col del'Iseran, sempre sulle alpi francesi, ed i 2758 m slm del nostro Passo dello Stelvio, al quale però non bisogna togliere l'innegabile fascino legato all'arditezza della strada con i suoi mille tornanti. La diatriba che verte sul passo (anche non asfaltato) più alto del nostro continente è invece ancora ben aperta...

Lunghezza: 410 km
Inizio Itinerario: Cuneo (CN)
Termine itinerario: Cesana Torinese (TO)
Cartografia: atlante stradale 1:200.000 o carta regionale 1:100.000

Valichi attraversati:

  • Col de la Lombarde 2351m slm

  • Col de la Bonette-Restefond 2802m slm

  • Colle della Maddalena 1998m slm

  • Colle dei Morti 2481m slm

  • Colle di Sampeyre 2284m slm

  • Colle dell'Agnello 2748m slm

  • Col d'Izoard 2361m slm

  • Col du Montgenevre 1850m slm

1-2-3: si parte da Cuneo (1) seguendo il corso del fiume Stura di Demonte lungo la SS21 del colle della Maddalena, attraversando Borgo San Dalmazzo e Demonte (11) sino a Vinadio (2) dove si devia a sinistra in direzione Sant'Anna di Vinadio sulla SP255, fino a raggiungere il Santuario di Sant'Anna (3) che merita una breve visita.

3-4-5: ripartendo dal Santuario si raggiunge il Col de la Lombarde 2351m slm (4) per strada non tenuta benissimo ma comunque agevole (le vecchie carte Michelin la indicano a viabilità limitata, ma in estate è percorribile) ed il centro sciistico di Isola 2000, da cui si scende per bella strada (che prende la numerazione francese di D97) a Isola (5).

Route de la Bonette: la plus haute d'Europe - alt.2802 m

5-6-7: si svolta a destra verso N in direzione St-Etienne-de-Tinée sulla D2205 dove si incontrano le prime indicazioni "la plus haute route d'Europe". Superati alcuni villaggi la strada (che cambia balzanamente numerazione come D39 e D64) prende quota e attraversa le rovine di un presidio del Cacciatori delle Alpi (gli Alpini francesi), il Camp de Fourches (6). Da qui si inizia a vedere il monte Cime de la Bonette e l'anello stradale che ne fa il periplo per "alzare" il Col de la Bonette-Restefond (7)... non per alimentare polemiche con i cugini cisalpini, ma la quota di 2802 m del nastro stradale è stata raggiunta facendogli compiere un cappio intorno alla cima della montagna per guadagnare un po' di metri: un'altra dimostrazione della grandeur francese? Va be', prendiamola così... siamo a oltre 2800 m di quota, e se abbiamo discrete gambe possiamo raggiungere la vetta del monte, alla ragguardevole quota di 2862 m slm ed ammirare il panorama a 360°... meglio buttar giù un po' di liquerizia, prima, che alza la pressione: come aneddoto, la prima volta che salimmo a la Bonette eravamo in villeggiatura a Nizza/Nice, e il passare dal livello del mare con temperature estive ai quasi 3000 m in un paio d'ore ci provocò un po' di stordimento per i due giorni successivi :D

Camp des FourchesPanorama da Cime de la Bonette 2862 m slmtavola d'orientamento di Cime de la Bonette

7-8-9-10: si scende dal colle raggiungendo Jausiers (8) e proseguendo verso N sulla D900 si incontra il bivio che porta al Colle della Maddalena/Col de Larche 1996m slm (9), dove la strada riprende la numerazione italiana di SS21. Noi ci siamo fermati per la notte a Pietraporzio (10) dopo aver percorso 190 km di questo itinerario più i 210 km circa necessari a raggiungere Cuneo da Milano.

11-12-13-14: il giorno dopo la nostra fantasia è stata ingolosita da strade molto sottili ma riportate anche sull'Atlante touring 1:225.000, strade che permettono di raggiungere e passare tra le valli occitane (val Maira, val Varaita) senza scendere  a Cuneo: così, partiti da Pietraporzio si raggiunge Demonte (11) e da qui si svolta a sinistra nel Vallone dell'Arma sulla SP268 seguendo le indicazioni per S. Maurizio, Trinità, S. Giacomo salendo fino al Colle dei Morti 2481m slm (12).

Il vallone dell'ArmaIl totem telematico al colle dei Morti

LA tavola di orientamento del colle dell'AgnelloQuesto colle non è riportato dalle carte (che invece segnalano il colle di Valcavera e il Colle di Esischie) ma è ben segnalato in loco da un totem ad uso dei ciclisti scalatori che possono guadagnarsi il loro Gran Premio della Montagna. La strada è pressochè deserta e piacevolissima, stretta ma mai difficile: proseguendo sempre verso N si scende per il Vallone di Marmora fino a raggiungere la SS22 ed il paese di Stroppo (13) da cui si imbocca la SP335 (seguire le indicazioni per Elva) per raggiungere il Colle di Sampeyre 2284m slm da cui si gode di belle e inconsuete viste sul Monviso e scendere in Val Varaita a Sampeyre (14).

14-15: da Sampeyre si sale ancora verso O seguendo le indicazioni per Casteldelfino e Pontechianale fino a raggiungere il Colle dell'Agnello 2748m slm (15), appena più basso dello Stelvio, rientrando in Francia nel Parc Regional di Queyras.

16-17: purtroppo il clima è peggiorato nel tragitto e non ci ha permesso di godere appieno del paesaggio del Queyras, peraltro da noi già visitato in passato durante la percorrenza di parte della Route des Grandes Alpes: scendendo dal colle dell'Agnello lungo la D205 si raggiunge Chateau-Queyras e poi si svolta verso N sulla D902 per il Col d'Izoard 2361m slm passando per il paesaggio lunare della Casse Deserte e raggiungendo Briançon (16). La N94 ci porta per agevoli tornanti al Col du Montgenevre 1850m slm entrando in territorio italiano a Claviere sulla SS24, da cui si raggiunge Cesana Torinese (17), termine itinerario. A voi la scelta se tornare in pianura lungo la Val Susa o la Val Chisone: noi abbiamo scelto quest'ultima per degnamente completare questi circa 800 km in due giorni.


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