Bianconiglio
e Gegeniglia |
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FRANCIA: la
ROUTE
DES GRANDES ALPES |
Contatore delle visite dal 29/12/2009: | ||
Il leitmotiv di questo viaggio avrebbe dovuto essere Venghino siori venghino, più gente entra più bestie si vedono!, nel pieno spirito goliardico dei Randagi, l'allegra brigata che riunisce diversi iscritti, aggregati e simpatizzanti del Gruppo Moto dei CRAL Telecom del nord Italia. Invece è stato tristemente anti-profetico il motto stesso dei Randagi, che recita Meglio 100 km in più che 10 m di strisciata: perché i circa 50 km in più di una variante non ci sono stati, e invece i dieci metri di strisciata sì, a causa di un'imprudenza che ha causato, la mattina del sabato, un incidente tra due moto del folto gruppo in cui uno dei centauri ha rimediato una frattura alla caviglia. Il tour si è quindi interrotto per gestire l'emergenza e riorganizzare il gruppo, in più il clima ci ha messo il carrico da undici (come scriverebbe Camilleri)... ma leggerete dopo. Poteva andare peggio, del resto. "Una strada ormai mitica, nata nel 1937 dallo spirito di qualche pioniere che ha unito strade e mulattiere di montagna, e ai giorni nostri fa vivere ai turisti una vera avventura. la Route des Grandes Alpes, lungo i 692 km del suo tracciato (più la tappa di avvicinamento di 330 km e quella di rientro di 295 km) incontrerà sedici colli, di cui sei oltre i 2000 metri, e 15.700 metri di dislivello". Così recitava l'incipit della circolare del CRALT del luglio 2011 "La Route des Grandes Alpes in moto". Questo bellissimo percorso di montagna, classificato come D902 (a parte qualche tratto) che si snoda sul versante francese delle nostre Alpi Marittime, Cozie e Graie (secondo la suddivisione classica del CAI) l'avevamo già percorso a fettine sin dai lontani tempi di Tuono Blu (la nostra Cagiva River) ma l'occasione di percorrerlo nella sua totalità, dalle rive del lago Lemano alle spiagge della Costa Azzurra, per di più con quell'allegra brigata dei Randagi, era irrinunciabile... e così ci siamo imbarcati in un tour che sarebbe di fatto di tutta tranquillità per tre o quattro equipaggi (o in solitaria) ma che ha richiesto una notevole pianificazione del solito grande, inimitabile Ferruccio (coadiuvato da Ennio) per poter portare in giro una mandria di 29 motociclette e 32 persone: Venghino siori venghino... qui e là è citata, per ridere un po', qualche bonaria bestialità: peccato per chi non c'era e non la apprezzerà appieno... :D
Consiglio personale: il percorso è stato effettuato da nord a sud ma in questo senso avrete il sole negli occhi sia al mattino che alla sera. Meglio da sud a nord. Cartografia: mappe 1:200.000 Michelin n°523 (Rodano-Alpi) e n°527 (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) oppure mappa 1:300.000 Michelin "Le Alpi in moto" (quest'ultima gradito regalo della Michelin per aver sostituito entrambi gli pneumatici di Midori Ryuu con una coppia di ottimi Pilot Road 3, la scorsa primavera) Abbigliamento: a "cipolla": si valicano spesso i 2000m e la temperatura scende di 6°C ogni 1000m, quindi se a livello del mare ci sono 30° magari ce ne sono 28° a fondovalle, ma in quota ce ne sono 16°, e poi la mattina fa sempre fresco. Noi abbiamo viaggiato con giacche tecniche Dainese invernali, con fodera termica a partire dal secondo giorno, e con pantaloni tecnici invernali Clover senza fodera interna. Sotto basta una t-shirt e, al massimo, un maglioncino di cotone per le signore un po' freddolose.
14/09 - trasferimento di
andata - distanza 284 km - tempo totale 5h40 - tempo di guida 4h00 -
velocità media 71 km/h
15/09 - 1a tappa RdGA -
distanza 272 km - tempo totale 8h30 - tempo di guida 5h25 - velocità
media 48 km/h
16/09 - 2a tappa RdGA -
distanza 253 km - tempo totale8h30 - tempo di guida 5h40 - velocità
media 45 km/h
17/09 - 3a tappa RdGA - niente statistiche...
18/09 - trasferimento di ritorno Ed ecco il report dei giorni di viaggio, con eventi previsti e imprevisti: noterete il ritmo molto serrato rispetto ad altri nostri resoconti: il giro è molto più paesaggistico che culturale, anche se di eccellenze culturali antiche e moderne ce ne sono diverse lungo il percorso, ma quando si viaggia in gruppo occorre conciliare molte esigenze per mantenere la tabella di marcia. Anche le foto privilegiano il paesaggio, e sono quasi tutte state scattate al volo durante la marcia... chissà se Paolo e Rita nelle loro videoriprese, hanno immortalato la Geneniglia in piedi sulle pedane... |
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