Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

Indietro
ItinerariHomePage
 

FRANCIA: la ROUTE DES GRANDES ALPES
Moto-gita CRAL Telecom 14-18/09/2011

Contatore delle visite dal 29/12/2009:       
17/09/2011 - 09.40 DA: Guillestre tappa parziale totale Vel. media
17/09/2011 - 11.00 A: Cime de la Bonette 2802m 74 km 74 km 882 km 44 km/h

La partenza per la cavalcata finale, abbastanza impegnativa per il chilometraggio previsto (oltre 300 km, sembrano pochi, ma fateli in trenta moto...) sarebbe fissata per le 9.00, ma la ZZR 1100 di Lele (che già ieri aveva tossicchiato in qualche salita) non riparte dopo il rifornimento, a causa di un guasto intermittente che pare essere diventato permanente: quadro completamente morto. Paolo, meglio di Mary Poppins, tira fuori dalle sue borse attrezzi, frutti e cavetti ed effettua un intervento elettrico di emergenza, ricordando a Lele che all'arresto dovrà scollegare il ponte: "Ma allora potremmo metterci anche un interruttore..." Sì, magari in tinta con la carrozzeria :D

Saliamo senza problemi all'anonimo Col de Vars 2108m e scendendo a Saint-Paul-sur-Ubaye incontriamo dei fenomeni erosivi, le piramidi di roccia che in Francia vengono chiamate cheminées des Fées (camini delle fate) o demoiselles coiffées (signorine acconciate). A La Condamine-Chatelards viene segnalato il forte di Tournoux ma noi puntiamo su Jausiers, per effettuare una deviazione andata/ritorno che ci porterà ai 2802 del nastro d'asfalto che gira intorno alla Cime de la Bonette, strada asfaltata (non passo) aperta al traffico più alta d'Europa, omaggio dei francesi alla loro Grandeur: il colle si attesterebbe a 2715m ma da esso una strada ad anello arriva a superare i 2800m nel punto della stele commemorativa. Da qui un sentiero permette di arrivare in vetta, a 2860m, ma noi abbiamo già dato in passate occasioni...

La stele a 2802m sulla Route de la Bonette

17/09/2011 - 11.15 DA: Cime de la Bonette 2802m tappa parziale totale Vel. media
17/09/2011 - 11.30 A: a... a... accidenti !!! nd km nd km  nd km  nd km/h

In discesa sul col de la Bonette (al centro della foto)

Dopo le foto di rito riscendiamo verso Jausiers per proseguire verso Barcellonette, sulla Route des Grandes alpes ma... Meglio 100 km in più che 10 m di strisciata... superate le Casernes de Restefond e il piccolo lago di Eissaupres, siamo tutti ben incolonnati ma cosa succede, cosa non succede, dietro una curva una moto è a terra sull'asfalto e un'altra in un torrente, letteralmente con le ruote all'aria. E meno male che in quel tratto non eravamo su una strada che costeggia uno strapiombo... Da qui non c'è più cronaca del gruppo, ma cronaca del Bian: il grosso del gruppo scende un po' più a valle per non ingombrare, alcuni restano per aiutare gli infortunati. Nel tratto dell'incidente non c'è campo per i cellulari, dove siamo noi invece sì, e fortuna vuole che un medico in auto chiama il 12 dei Saperus-Pompiers segnalando dettagliatamente il punto dell'incidente. Io e Gege risaliamo segnalando ad una delle moto dotate di radio di scendere in modo da fare da ponte verso il gruppo, mentre aspettiamo i soccorsi. Alessio ha qualche graffio, Gabriele ha una caviglia malconcia e gli duole la spalla. Dopo quindici minuti arriva la Gendarmerie per i rilievi, un altro quarto d'ora dopo l'ambulanza con i paramedici, quindi i pompieri per rimuovere le moto (già spostate) e dulcis in fundo il carro attrezzi per recuperarle. Gabriele viene caricato in ambulanza e portato al centro medico di Jausiers, io e Gege lo seguiamo per fare da interpreti mentre il gruppo si riorganizza. Una radiografia fa supporre una frattura alla caviglia mentre la spalla non ha niente, e il medico decide di far trasferire l'infortunato all'ospedale di Gap, 70 km più a ovest. Il giro è finito, alle 13.30 io seguo l'ambulanza sempre per fare da interprete, Gege resta col gruppo, inutile strapazzarsi in due: più tardi il gruppo partirà per Bordighera, fine tappa, attraverso il col della Maddalena, Cuneo e il col di Tenda (arriveranno a Bordighera e si sistemeranno in hotel ben prima dell'ora di cena) mentre Ferruccio e Gege mi aspettano a Jausiers.

Alle 14.30 siamo all'ospedale di Gap, del quale segnalo l'estrema cortesia del personale del pronto soccorso che mi permette di restare spesso con Gabriele, sempre per fare da interprete, mentre il medico mi tiene informato sull'andamento delle visite. Ferruccio mi informa telefonicamente che, qualora fosse necessario il ricovero, di rifiutarlo e far comunque trasferire l'infortunato a Bordighera con un'ambulanza. Alle 17.30, avuto il nulla osta dal medico che ha praticato una fasciatura alla caviglia e che ha provveduto a chiamare un'ambulanza per il trasporto, possiamo ripartire. Informo Ferruccio e Gege della mia partenza consigliando di non aspettarmi, punterò verso Bordighera mentre loro seguiranno la strada percorsa dal gruppo poche ore prima, inutile farli aspettare un'ora per poi rischiare di affrontare i passi col buio. L'ambulanza prenderà la lunga autostrada che scende fino ad Aix-en-Provence per poi dirigere verso Ventimiglia, io decido di percorrere le strade statali che conosco abbastanza bene, dopo tanti anni di villeggiatura a Nizza nel cui entroterra ho iniziato a praticare il mototurismo.

Lascio Gap diretto a sud, fino a Sisteron, dove un cartello stradale mi sconforta un po': "NICE 192 km". Accidenti, 200 km di statali... ma so che sono le statali francesi, sempre meglio di 300 km di autostrada.. o no? Verso Digne-les-Bains uno scroscio di temporale mi fa temere, ma le nubi sono molto più a est di me, proseguo sulla N85 ma addentrandomi tra le montagne vedo il cielo sempre più scuro. Prima di Barreme indosso la tuta antiacqua quando raggiungo un gruppo di motard locali che mi aveva superato 10 km prima e che si è fermato per coprirsi: loro conoscono il clima del posto, meglio "non essere fiduciosi" nel solo Gore-Tex, né sul fatto che abbiamo avuto tre giorni di sole pieno, senza quasi una nube.

E qui inizia il viaggio mistico... dopo neanche 10 minuti che ho infilato la N202 si aprono le cateratte del cielo, le nubi basse sono squarciate da mille saette che illuminano la valle a giorno per un attimo, facendola sprofondare nel buio... già, perché è settembre, il buio scende presto. Il lago di Castillon è plumbeo, la pioggia mi viene incontro illuminata dal faro e romba sul casco, la strada è deserta, non incontro quasi nessuno ed immagino le facce di quei pochi automobilisti che mi incrociano. Le Michelin PR3 mi trasmettono grande sicurezza e riesco a viaggiare nel misto sui 70-80 km/h, nei pochi lunghi rettilinei accelero senza forzare: ho due pensieri in testa, uno è "mi fermo a fare due foto" quando vedo un ponte stradale che mi porterà dal versante sinistro al destro della valle, con quinte di nuvole che si infilano nelle vallette laterali, l'altro è "guardiamo le pietre miliari, perché se vado fuori strada non mi trovano nemmeno con i cani da tartufo". Supero la bella Entrevaux, altra cittadella fortificata da Vauban, che avrei voluto fosse una tappa di oggi dopo aver percorso le Gorges de Daluis e prima di infilare le Gorges du Cians. E' confortante, so che da qui mancano solo 70 km a Nizza e all'autostrada. Un camion mi rallenta (ma che ci fa qui???) ma recupero nel tratto a due carreggiate nella bassa valle del Var, finché entro in autostrada a Nice-Saint-Isidore, quando finalmente smette di piovere. Ultimo strappo fino a Bordighera ed arrivo all'hotel alle 21.30: davanti all'ingresso c'è... l'ambulanza, arrivata da pochi minuti!!! E dopo 10 minuti arrivano Ferruccio e Gege, che sono stati anch'essi rallentati dal maltempo. Da Cime de la Bonette a Bordighera ho percorso 383 km...

Dell'hotel di Bordighera vi dico che è classificato a tre stelle, ha un nome di donna e si trova sulla strada principale, a un isolato dalla spiaggia. Mai visto niente di più disgustoso: ingresso "da condominio", niente hall ma solo un bancone, un ascensore per due persone e la scala, ristorante "panoramico" solo perché è all'ultimo piano (ma guarda verso monte), odore di stantio ovunque e... la nostra camera non ha il bagno, ce l'ha in comune con quella di fronte!!! Bagno? Un cesso con un water e una doccia, e tanta muffa sulle pareti. Insistiamo, anche con l'aiuto di Ferruccio (che dormirà con Carlo, già sistemato in una stanza meno indecente) per una sistemazione meno indecorosa ed otteniamo una stanza in un hotel della stessa proprietà a due isolati. Dopo un banale piatto di fusilli al pesto e uno di piselli con seppie in umido (NON di seppie in umido con piselli) andiamo a dormire... Dopo tre graziosi hotel francesi, il rientro in Italia è traumatico...

18/09/2011: il tempo è sempre brutto, non c'è l'intenzione da parte di nessuno di effettuare un bel ritorno attraverso, ad esempio, le Langhe e il Monferrato. Ferruccio e pochi altri attenderanno l'ambulanza che riporterà Gabriele in città, mentre alle 9.30 noi partiremo con il gruppo via autostrada. All'area di servizio del Turchino ci salutiamo, proseguiremo mentre gli altri si fermano, ed alle 13.00 siamo in box... il contakm segna 139.831 km, per una percorrenza complessiva di 1553 km... da soli la potremmo rifare (e la rifaremo) sempre in cinque giorni, ma con più visite!

La galleria fotografica completa

 


Questo sito ha carattere esclusivamente amatoriale, non si intende infrangere alcun copyright.
Tutti i marchi citati nel sito possono essere registrati dai rispettivi proprietari.
Sito ottimizzato per una risoluzione orizzontale di 1024 pixel