UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA

DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'EDUCAZIONE

Corso di perfezionamento-master in

FORMAZIONE DEL DOCENTE DOCUMENTALISTA DELLA

BIBLIOTECA SCOLASTICA MULTIMEDIALE

Indirizzo a distanza

a. a. 2001-2002

 

 

 

 

 

I servizi bibliotecari a supporto della formazione a distanza:

il caso italiano

 

 

 

 

 

 

Perfezionanda: Barbara Fiorentini

Tutor: Antonella De Robbio

 

 

 

 

 

 

 

  

INDICE

 

 

Indice

INTRODUZIONE

CAPITOLO 1 - la formazione a distanza: definizioni e storia

Definizione di formazione a distanza

L'evoluzione storica della FaD

Le tecnologie adottate

Le figure professionali previste

La FAD oggi all'estero e in Italia

CAPITOLO 2 - LA BIBLIOTECA A SUPPORTO DELLA FAD

Come cambiano i servizi bibliotecari

Come cambia il ruolo del bibliotecario

La situazione in Italia: i servizi bibliotecari e la formazione a distanza

Servizi bibliotecari a supporto della FaD: le esperienze in Italia


IL CASO: il Consorzio Nettuno

 

L'ESPERIENZA: Il progetto di Formazione a Distanza per il Centro Studi e Documentazione sulle Migrazioni "Cedomis"

 

ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

 

APPENDICE - Traduzione italiana di: "Guidelines for Distance Education" della North Central Association Commission on Institutions of Higher Education

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

 

WEBLIOGRAFIA

 

 

INTRODUZIONE

 

 

In questa breve tesi intendiamo trattare dei servizi bibliotecari nati per supportare le attività didattiche a distanza, con particolare attenzione alla situazione italiana.

 

Per formazione a distanza (FAD) si intendono tutti gli ambienti educativi in cui i momenti dell'insegnamento e dell'apprendimento sono spazialmente e/o temporalmente separati ed in cui il processo formativo prevede servizi di supporto all'apprendimento.

 

Formazione a distanza e Istruzione a distanza: le espressioni definiscono diverse categorie di utenti: la FAD è formazione di professionalità, ma anche formazione professionale ( istruzione alle professioni). Con Istruzione a distanza, o meglio Istruzione Aperta a Distanza si ha l'equivalente dell'inglese Open Distance Learning, rivolta a soggetti ancora inseriti nell'ambito scolastico o universitario. Dato che il termine formazione è normalmente preferito a quello di istruzione, si tende a utilizzare prevalentemente l'espressione FaD In questo campo, inoltre, non sempre le diverse denominazioni corrispondono a sostanziali differenze.

La storia della FAD segue l'evoluzione delle tecnologie di comunicazione, partendo dai corsi per corrispondenza, passando per l'emissione televisiva e arrivando alle più recenti strutture di teleconferenza satellitare.

 

Infatti la reale innovazione nel campo della FAD avviene con l'introduzione delle reti telematiche e di internet. L'insegnamento a distanza on line permette e stimola l'interazione e la collaborazione tra i partecipanti. La FAD in rete condivide con la formazione tradizionale l'interazione di gruppo, con il vantaggio della libertà da vincoli temporali e spaziali.

 

La FAD si sta affermando come soluzione che si affianca o si sostituisce alla formazione tradizionale. Viene usata principalmente all'interno di percorsi didattici destinati ad un pubblico di adulti. Ma non solo. In quanto sono numerose le esperienze in rete che si affiancano alla didattica tradizionale.

 

Accanto alle questioni tecnologiche e didattiche che sottendono le attività di FaD, si ritiene vi siano vari ambiti strettamente collegati, i quali possono determinare sia l'efficacia sia l'efficienza di un corso di formazione a distanza. Tra questi senza dubbio si segnala la necessità di disporre di servizi bibliotecari che siano in grado di supportare adeguatamente sia lo studio degli studenti iscritti sia il lavoro del personale docente.

 

Così come la FAD presume modalità nuove di studio e di insegnamento, allo stesso modo i servizi che supportano la FAD necessitano di impostazioni nuove, diverse da quelle previste per i corsi di formazione tradizionale. Questo vale anche per i servizi bibliotecari.

Si tratta di un ambito ancora in fase di studio e di sperimentazione: l'obiettivo è di riuscire a individuare come i servizi bibliotecari devono evolversi a fianco della FAD, così come è stato fatto in passato (e avviene tuttora, essendo un settore in continuo divenire) per i corsi di formazione tradizionale.

 

Esistono in letteratura le prime teorizzazioni relative ai nuovi modelli di possibili servizi bibliotecari. Inoltre preziose sono le sperimentazioni in atto, soprattutto negli Stati Uniti. In Italia la FAD si sta sviluppando con l'attenzione rivolta soprattutto agli aspetti tecnologici e didattici.

 

La presente breve tesi parte da un'introduzione sulla FAD, fornendone una definizione e delineandone l'evoluzione storica. Si sofferma poi sul ruolo della biblioteca in rapporto ai nuovi modelli formativi e, in particolare, sulle implicazioni organizzative, formative, economiche e biblioteconomiche rese necessarie dal cambiamento.

Si passa quindi a osservare i casi di esperienze attualmente in corso in Italia, evidenziando i casi ritenuti più significativi.

Viene presentata anche l'esperienza di un Centro di documentazione (Cedomis di Piacenza) che sta muovendo i primi passi verso la progettazione e la creazione di servizi di documentazione a supporto di corsi FAD.

In appendice viene proposta la traduzione italiana del testo delle Guidelines for Distance Education della North Central Association Commission on Institutions of Higher Education.

Infine vengono tracciate anche alcune considerazioni conclusive in merito ai servizi bibliotecari a supporto della FAD in Italia.

 

 

 

CAPITOLO 1

la formazione a distanza: DEFINIZIONI E STORIA

 

 

Definizione di formazione a distanza

 

La formazione a distanza (FAD) può essere intesa come la tappa intermedia fra la formazione tradizionale e l'e-learning, in quanto sfrutta le potenzialità della Rete, rimanendo comunque ancora aperta a mezzi di comunicazione quali telefono, fax, televisione.

L' e-learning rappresenta l'evoluzione della FAD nell'universo Internet: una forma specializzata e tecnologicamente avanzata di formazione a distanza, che sfrutta le tecnologie web e la multimedialità nella loro massima potenza.

Possiamo parlare di e-learning quando esiste una piattaforma dedicata che permette all'allievo di personalizzare autonomamente il proprio percorso formativo e diventarne protagonista utilizzando unicamente strumenti on-line, indipendentemente dal percorso seguito dagli altri allievi.

Lo sviluppo del Web come canale privilegiato di comunicazione e diffusione pone oggi l'accento sulla tecnologia coniando espressioni come WBT (Web Based Training) o CBT (Computer Based Training), ossia lo studio del computer come tecnologia didattica di autoistruzione.

Quindi ciò che noi oggi chiamiamo e-learning nasce dall'integrazione di due diversi campi di sperimentazione nelle tecnologie didattiche: la formazione a distanza e lo studio delle moderne tecnologie di comunicazione a supporto della didattica.

 

L'evoluzione storica della FaD

 

La storia della formazione può essere scandita da tra fasi o "generazioni" che si sono susseguite fin dal secolo scorso fino ad arrivare ai giorni nostri.

A segnare il passaggio da una generazione all'altra sono sempre stati i diversi strumenti utilizzati per colmare la distanza tra docenti e discenti.

 

La prima generazione inizia dalla fine dell'Ottocento agli Anni Sessanta. L'attività didattica si svolge attraverso l'utilizzo di fascicoli, dispense, materiali a stampa. In Italia nascono i corsi per corrispondenza della Scuola Radio Elettra, primo tentativo di formazione per studenti adulti-lavoratori. All'estero fa da apripista la Francia nel 1939 con la creazione del Centre National d'Enseignement par Corrispondence. Il rapporto docente-alunno si basa quindi sulla spedizione postale degli elaborati - prodotti dall'uno e corretti dall'altro - e questa l'unica forma di interazione tra i due.

 

La seconda generazione copre il periodo degli Anni Settanta e Ottanta. Per fare didattica ci si serve anche della televisione, di strumenti audio e video. L'insegnamento è basato su prodotti multimediali. Grande assente è l'interazione tra chi insegna e chi apprende. In questo periodo vivono un vero e proprio boom le grandi Università a distanza: in Italia segnaliamo che nel 1984 viene istituito il Consorzio italiano Nettuno. Anche nella seconda fase l'aspetto formativo è univoco: il discente deve fruire quasi "passivamente" del materiale didattico prodotto da altri, senza avere la possibilità di interagire realmente con i docenti e di prendere parte alla "costruzione" cognitiva di ciò che sta imparando.

 

Tra le esperienze straniere nate negli Anni Sessanta e sviluppatesi negli anni ricordiamo che a partire dal 1969 in Inghilterra la Open University ha esplorato tutte le strade della didattica a distanza, integrando corsi a dispense e su audio e videocassette con trasmissioni radio e televisive, l'uso degli strumenti postali e, da qualche anno, anche di quelli telematici.

Proprio l'esperienza della Open University può dire qualcosa sul rilievo che possono avere gli strumenti dell'educazione a distanza per la società: più di due milioni di iscritti, 200.000 dei quali nel solo 1998, un numero maggiore di quello di qualunque altro istituto di istruzione secondaria o universitaria del Regno Unito.

Torniamo alla storia. La terza generazione è iniziata negli Anni Novanta. Si parla di insegnamento a distanza on-line. Grazie alla diffusione delle più sofisticate tecnologie di comunicazione telematica e di internet. Insegnamento e apprendimento vivono una nuova stagione. Vengono avviati progetti di istruzione programmata (in inglese, computer based training) caratterizzati da un maggior livello di interazione tra gli attori coinvolti. Proprio in questo periodo vengono sperimentate le primi iniziative di formazione in rete.

L'espressione formazione a distanza on line si riferisce a processi di insegnamento - apprendimento che usano tecnologie hardware e software (computer, linee telefoniche, e-mail, listserver, newsgroup, conferencing system, pagine web ecc.) nella comunicazione tra docenti e discenti senza richiedere la presenza fisica dei partecipanti in uno stesso luogo. I partecipanti possono inoltre connettersi e intervenire in tempi differenti scelti secondo le loro necessità o convenienze. Il risultato è la creazione delle cosiddette aule o classi virtuali.
Per ora la maggior parte dei corsi on line usa modalità di comunicazione basate su testo (e-mail, liste di discussione o listserver) e immagini fisse o animate (nel caso dei web conferencing systems).

Il tipo di attività appartenente a questa generazione viene spesso definito "on line education" o anche "formazione in rete" e si esprime tramite modalità operative che possono essere la videoconferenza, la ricerca sul Web, le comunità di apprendimento, ecc..

 

Gli strumenti di comunicazione che si appoggiano al web si diffondono sempre di più e diventano universali. A livello di didattica il web e la posta elettronica diventano mezzi utilizzati in tutto il mondo per distribuire testi e documenti audio e video, per svolgere test ed esercitazioni, grazie all'assistenza da parte di specifici software didattici, per comunicare con docenti e tutor, per condividere le esperienze all'interno delle classi virtuali.

I modelli didattici on line hanno fuso questi due modelli, dando vita a forme di apprendimento che conciliano tecnologie sincrone e asincrone, sistemi di publishing, di information retrieval, di comunicazione, ecc..

 

Ricordiamo inoltre che l'educazione a distanza per via telematica può utilizzare sia strumenti di comunicazione asincrona, sia strumenti di comunicazione sincrona. Nel primo caso, l'interazione degli studenti fra loro e con i docenti avviene sfruttando la posta elettronica, o appositi sistemi di messaggistica come le liste o i newsgroup, mentre i contenuti didattici possono essere in rete, ad esempio sotto forma di pagine Web. Nel secondo caso si possono utilizzare strumenti quali stanze chat e videoconferenze, eventualmente integrati da una lavagna condivisa (si tratta di una 'lavagna virtuale' disegnata sullo schermo del computer, sulla quale gli utenti connessi possono tutti scrivere o disegnare: le modifiche effettuate sulla lavagna di uno dei computer collegati vengono automaticamente trasmesse alle lavagne degli altri).

 

Nella FAD le attività proposte possono svolgersi:

 

Si parla di formazione mista nel caso in cui i due metodi vengano impiegati all'interno dello stesso corso. La tendenza attuale è quella di erogare corsi di formazione mista, in cui i momenti di formazione in aula rappresentano circa il 30 per cento della durata dell'intero percorso. La formazione mista prevede generalmente un intervento in presenza, una fase di apprendimento individuale, un momento di attività in rete centrato su discussioni, esercitazioni e produzione collaborativi.

 

In sintesi le caratteristiche fondamentali della formazione a distanza on-line sono:

 

Le tecnologie adottate

 

Un primo passo è quello di disporre di una piattaforma che permetta di formarsi a distanza. Si tratta di un sistema per computer conferencing che consente:

 

Gli strumenti di cui si avvale la piattaforma per assolvere a questi compiti sono i seguenti:

 

Date queste caratteristiche tecniche e tecnologiche, ai partecipanti di un corso FAD viene richiesta:

 

In tema di piattaforme si pone la questione della proprietà. Infatti si possono aprire due strade:

 

E' tuttavia possibile realizzare applicazioni di FAD anche utilizzando esclusivamente i componenti dell'ambiente WWW interfacciati con un data base relazionale pilotato da un idoneo programma di gestione.

 

Le figure professionali previste

 

Gli "attori" della FAD, oltre naturalmente agli studenti iscritti, sono:

 

 

La FAD oggi all'estero e in Italia

 

Le applicazioni delle metodologie della FAD sono estremamente diffuse soprattutto in paesi, come gli Stati Uniti, l'Australia e il Canada, dove si sono sviluppate in conseguenza delle difficoltà di comunicazione dovute alla vastità del territorio con la presenza di numerose regioni isolate e periferiche. Questa specifica situazione ha indotto a ricercare inedite modalitàdi insegnamento adeguate alle particolari esigenze di utenti in situazioni di disagio ambientale anche facendo ricorso alle applicazioni delle nuove tecnologie educative.

L'insieme di questi fattori ha consentito lo sviluppo di un processo altamente innovativo ed ha reso possibile la sperimentazione di efficaci modelli per la formazione a distanza. Si tratta inoltre di modelli che, nel tempo, si sono evoluti dall'una all'altra generazione grazie all'utilizzo delle tecnologie informatiche, telematiche e, infine, del satellite.

Attualmente, in molti paesi avanzati, si assiste ad una generalizzazione del sistema dell'istruzione a distanza data la pressione di numerosi fattori che attengono alla modificazione degli stili di vita e dei ritmi produttivi, allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, all'estensione dei processi formativi all'intero corso di vita degli individui. Oggi, in tutti i paesi più avanzati, l'open distance learnig è diffusa a tutti i livelli, dall'istruzione di base alla formazione superiore, alla formazione professionale e all'educazione permanente.

Tre anni fa la crescita annuale era stata pari al 40%. Oggi si prevede che entro il 2005 si arrivi a un volume d'affari del training on line di 46 miliardi di dollari. La storia dell'e-learning è molto lunga, risale ai tempi delle scuole per corrispondenza (anni sessanta-settanta) che rilasciavano diplomi per tecnico o perito. O ancora a trasmissioni televisive come "Non è mai troppo tardi" (che superò la piaga dell'analfabetismo nell'Italia degli anni Cinquanta), ai corsi di lingue in Tv, o alla Rai Educational che accompagna le notti degli insonni. Oggi che si sono evoluti tanto i bisogni quanto i mezzi per la formazione a distanza e il computer grazie a Internet rappresentano una nuova fonte a cui attingere per arricchire la propria base culturale.

Ma non si tratta solo di mettersi davanti al proprio personal computer bensì di un complesso di metodologie che passa sotto il nome di open learning, ovvero sistemi formativi che presentano integrazione tra momenti di autoapprendimento assistito e momenti di formazione in aula; utilizzo delle tecnologie per l'insegnamento e la formazione più accessibili, rapidi e economici; differenziazione e personalizzazione del percorso formativo, grazie all'interattività delle nuove tecnologie educative.

A fronte di elevati costi iniziali per le tecnologie utilizzate sono molteplici i vantaggi che offre l'e-learning: facilità di accesso, flessibilità (si può apprendere da casa o dall'ufficio in tempi non rigidi), just in time, efficacia (grazie alla creazione di siti continuamente aggiornati e allo scambio veloce di esperienze e conoscenze), interattività e qui Internet con e-mail, forum e comunità virtuali, rappresenta un forte progresso rispetto alle metodologie precedenti. Di questi vantaggi sono sempre più convinti imprese e istituzioni pubbliche che si sono incontrati ad Amsterdam il 26 e 27 giugno 2001 in occasione dell'E-learn Expo, la manifestazione dedicata all'e-learning giunta alla seconda edizione.

E' soprattutto il mondo imprenditoriale che evidenzia interesse nella formazione elettronica con forti investimenti, anche perché le aziende possono ridurre i costi fino al 35% e, allo stesso tempo, questa modalità di apprendimento, personalizzabile e flessibile, soddisfa anche i dipendenti.

Ma anche nell'ambito dell'educazione pubblica qualcosa comincia a cambiare. L'esempio degli Stati Uniti dove l'e-learning è in pieno boom fa scuola anche in Italia, dove nuovi sviluppi stanno nascendo dall'attuale liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni e dalla offerta di servizi sempre più sofisticati che utilizzano anche le potenzialità della trasmissione dati a banda larga. Dall'interesse che le compagnie dimostrano per i nuovi ambienti di videoconferenza e in generale di knowledge sharing, appare credibile che siano proprio loro a spingere sempre più l'utilizzo della rete, abbassando i costi per generare un alto volume di committenza e finanziare così le infrastrutture.

 

Vi sono diversi prodotti sviluppati in ambito universitario, sia negli Stati Uniti, sia in Europa. È importante rendersi conto dell'evoluzione avvenuta nel mondo universitario, che ha portato alla creazione di università virtuali e di campus virtuali; questo rinnovamento universitario ha tra l'altro visto nascere diversi nuovi titoli di studio che possono essere conseguiti a distanza con caratteristiche radicalmente nuove sia in ambito pedagogico, sia in relazione allo studente.

Questo fenomeno interessa ogni tipo di materia, dagli argomenti tecnici insegnati nei politecnici a quelli commerciali e di gestione aziendale passando per il diritto.

Non dimentichiamo che i giovani che frequentano oggi le scuole imparano sempre più a familiarizzarsi con l'uso del computer e degli strumenti multimediali e di comunicazione o di lavoro di gruppo; quando essi entreranno all'università troveranno normale il lavoro nei campus virtuali.

 

 

 

 

CAPITOLO 2

LA BIBLIOTECA A SUPPORTO DELLA FAD

 

 

Lo studente che frequenta un corso FAD deve poter disporre di tutta la documentazione necessaria per studiare e approfondire i temi del corso stesso. Dispense, libri, riviste, documenti: tutto deve essere a portata di mano (o, meglio, di clic) per lo studente collegato in rete con la piattaforma del corso FAD.

Nella formazione tradizionale sono le biblioteche che fungono da erogatrici di tale materiale didattico: qui lo studente trova tutta la documentazione suggerita dal docente e prevista dal piano di studi.

Ma lo studente FAD non deve recarsi fisicamente in biblioteca. E' la biblioteca che deve spostarsi a casa sua o, meglio, deve erogare gli stessi servizi servendosi della stessa metodologia seguita dalla didattica del corso FAD.

 

Tutto questo comporta un notevole cambiamento nel lavoro ordinario delle biblioteche. Cambiano la struttura della biblioteca (che viene percepita dall'utente come un ambiente virtuale) e il ruolo del bibliotecario (orientato verso un'attività di reference virtuale e impegnato a fornire materia digitale attraverso la piattaforma FAD e non cartaceo comre tradizione vuole).

Le biblioteche, ovunque siano state chiamate a supportare le nuove attività formative on line, hanno manifestato in parte entusiasmo per la novità e per il cambiamento, in parte con riluttanza difendendo il ruolo tradizionale.

E' importante osservare come si sono mosse le prime biblioteche interessate per comprendere prima di tutto che il servizio che possono dare deve basarsi su un'ampia offerta di servizi, nuovi o tradizionali, e soprattutto su uno staff preparato (riqualificato) e che collabora con i docenti per aiutare gli studenti coinvolti nella FaD.

 

Sono soprattutto le università ad offrire interessanti esperienze di formazione a distanza a livello internazionale. Il modello classico di sistema di formazione a distanza si deve alla Open University (Università aperta) britannica ma, per le caratteristiche di flessibilità e di rottura degli schemi tradizionali che lo connota, esso si rivela particolarmente interessante nei Paesi nei quali il mondo universitario presenta schemi rigidi e fortemente statici.

Quindi sono le biblioteche universitarie a dover affrontare il problema di come è possibile svolgere il tradizionale ruolo di supporto formativo ma in modo innovativo.

A questo proposito strumento prezioso è rappresentato dalle Linee guida della Association of College and Research Libraries (ACRL), nella traduzione italiana a cura del Gruppo di Lavoro sui servizi di biblioteca per la Formazione a Distanza dell'Università degli studi di Padova. Qui si leggono le indicazioni essenziali per progettare un servizio bibliotecario di supporto alla FaD. Più schematiche, ma non di meno utili, sono le Linee guida stese dalla North Central Association Commission on Institutions of Higher Education, la cui traduzione viene riportata in appendice, a cura di chi scrive.

Tali linee guida devono però trovare ancora applicazione pratica nella maggior parte delle realtà FAD.

Infatti si può affermare che altissima è l'attenzione per lo sviluppo di migliori servizi per la didattica FAD, mentre scarsa è la cura verso i servizi di supporto alle attività didattiche stesse, tra cui si annoverano anche i servizi di tipo bibliotecario e documentale.

 

Come cambiano i servizi bibliotecari

 

Per supportare un corso FAD il materiale bibliografico deve essere disponibile in versione digitalizzata e online. Se tutte le attività didattiche si svolgono via web, è fatale che anche le esigenze informative e formative risentano delle opportunità straordinarie messe a disposizione dalla rete. Ma il reperimento di tali risorse non è semplice. Deve essere mediato da un esperto del settore, il bibliotecario. Quindi si fa largo l'esigenza di allargare il campo dei servizi bibliotecari molto al di là dei testi stampati. Non solo libri e riviste, ma anche tesi di laurea, rapporti di ricerca, prodotti digitali e prodotti multimediali, banche di dati e programmi, siti e pagine web. Parte di queste informazioni sono già in qualche modo "immagazzinate". Altre nascono giorno per giorno (e altrettanto rapidamente deperiscono): i programmi formativi, le informazioni logistiche, i seminari e convegni e i loro prodotti.

Sempre più importante è la necessità di indici, guide alla ricerca, cataloghi, ordinati e finalizzati alle diverse esigenze di ricerca. Credo che gli attuali motori di ricerca (fino all'ottimo Google) stiano a un sistema indicizzato e gerarchizzato di informazioni come uno sterminato mucchio di libri sta a una efficiente biblioteca, con i suoi armadi e scaffali e schedari.

 

Se la domanda di informazioni non è più costituita dagli utenti di questa o quella biblioteca, debitamente registrati e localizzati, ma tende a diventare la totalità dei cittadini, ovunque sparpagliati, ecco che allora diventa ancor più necessario collegare in rete, in un'unica rete ben articolata e attrezzata, l'insieme del patrimonio informativo utile per chi pratica gli studi universitari (e quindi, per quanto abbiamo detto, per l'intera umanità dotata di crediti d'accesso).

La capacità di connettere, convertire, distribuire l'accesso ai materiali depositati nei numerosissimi archivi è dunque un'esigenza sempre più centrale. E, con essa, la necessità di disporre di sistemi logici e culturali che consentono di far comunicare tra loro documenti appartenenti ad aree culturali diverse linguistiche.

 

E' necessario uno sforzo consistente per adeguare il sistema informativo alle esigenze del nuovo modello FAD. Con quali risorse? La direzione di marcia porta verso il riconoscimento del valore economico delle informazioni. La Comunità Europea sta promovendo lo sviluppo e l'utilizzo dei contenuti digitali europei nelle reti globali e la promozione della diversità linguistica nella società dell'informazione. La Commissione europea ha diramato il "Progetto di direttiva del Consiglio" per l'adozione di un programma comunitario pluriennale in tal senso. Si tratta di un documento che si richiama direttamente al nuovo obiettivo strategico dell'UE per il prossimo decennio (Consiglio europeo di Lisbona, marzo 2000), consistente nella realizzazione di una più dinamica e competitiva economia basata sulle conoscenze, e in particolare su un forte sviluppo dell'industria dei contenuti: cioè della messa in rete dell'enorme massa delle informazioni giacenti negli archivi della pubblica amministrazione e del settore privato.

Le biblioteche sono, per definizione, un grande deposito di risorse: di informazioni utili a tutti. Ancora di più le diventeranno se inseriranno negli archivi maneggiati, e resi disponibili, la massa sempre più vasta di informazioni costituita dalla "letteratura grigia" prodotta dalla pubblica amministrazione, e dall'insieme dei dati di cui questa dispone. Se il sistema bibliotecario vuole (come può) diventare il nucleo di un nuovo sistema informativo, tra i cuoi impegni di lavoro, deve porre anche quello di commercializzare i propri servizi, di rendere economicamente visibile il valore aggiunto che crea.

Alla base di tutto sta una riorganizzazione della gestione dei servizi di biblioteca. In un contesto di FAD infatti si rende necessario ridisegnare le attività della struttura bibliotecaria e dei servizi erogati in funzione delle esigenze di studenti e docenti dei corsi on line. Il lavoro da effettuare consiste nel progettare, sviluppare, coordinare le risorse e i servizi in funzione delle realtà pre-esistenti e degli standard adottati. Inoltre la biblioteca deve provvedere a coordinare i nuovi servizi con quelli esistenti e ottimizzare l'utilizzo delle risorse (economiche e di personale) in funzione delle vecchie e nuove esigenze. Si tratta di ideare e proporre nuove soluzioni, inserire i nuovi servizi bibliotecari nel più ampio contesto dell'offerta formativa, conciliare il modo tradizionale di fare biblioteca con il modo innovativo.

Ogni ente formativo, sul piano tecnico e amministrativo, individua al suo interno gli attori adatti a realizzare e condurre questo progetto. Attori che non possono essere solo bibliotecari, ma anche responsabili dell'ambito economico-finanziario dell'ente. Come spesso accade, gli aspetti economici, seguiti dai responsabili di biblioteca in accordo con i più alti funzionari amministrativi, possono rappresentare un ostacolo alla realizzazione di nuovi servizi e al reperimento o alla formazione di risorse umane adatte a fornire i nuovi servizi in modo efficace ed efficiente.

Quali servizi innovativi può offrire una biblioteca a supporto dei corsi FAD? Tali servizi dovrebbero essere concepiti in modo tale da soddisfare efficacemente un'ampia gamma di bisogni informativi, bibliografici e relativi all'utenza. Comunicare a distanza significa relazionarsi con un pubblico indubbiamente variegato.

Si rende necessario indagare quali sono le effettive richieste avanzate da questo pubblico. Secondo alcuni autori, l'utente remoto desidera in prima battuta un call center, un centro informazioni telefonico raggiungibile 24 ore su 24. Di certo si parla di real time network reference service come di una normale evoluzione del servizio di reference.

L'e-mail reference service e la desktop videoconferencing fanno la parte del leone, anche se la parola d'ordine per tutte le strutture che hanno deciso di offrire questi servizi innovativi è stata integrare, non dimenticando la necessaria pluralità dei canali di accesso all'utente finale.

 

Come cambia il ruolo del bibliotecario

Il lavoro del bibliotecario subisce alcuni considerevoli cambiamenti qualora l'obiettivo sia quello di offrire supporto a iniziative didattiche non tradizionali. Non tradizionale diventa anche il ruolo del bibliotecario.

Come sopra accennato, il bibliotecario resta incardinato nel sistema bibliotecario dell'ente di formazione che promuove il corso FAD. Tuttavia, le sue attività si discostano da quelle svolte tradizionalmente in biblioteca. La nuova 'biblioteca virtuale' richiesta dalla FAD, gli chiede di svolgere un nuovo tipo di lavoro:

Pensiamo poi al bibliotecario impegnato nel servizio di reference. Il reference elettronico in biblioteca è ormai una realtà e il bibliotecario si trova nel bel mezzo di questa crisi: cambiamento e crescita. Oggi il reference è indubbiamente il più visibile dei servizi offerti dalla biblioteca e al contempo quello che deve affrontare le trasformazioni più rapide. Essenzialmente siamo chiamati a fronteggiare una sfida con un elemento dai contorni molto vaghi: la distanza.

Senza dubbio le nuove tecnologie hanno modificato la performatività dei tradizionali servizi di biblioteca, le nuove possibilità offerte alla cooperazione, all'integrazione dei servizi offerti da biblioteche di diversa titolarità. Se dovessimo però limitarci ai nuovi servizi offerti all'utente, potremmo affermare l'unico che introduce forti elementi di novità e si pone quasi in alternativa al tradizionale modo di essere e di proporsi della biblioteca è il servizio di prestito interbibliotecario. I CD-ROM, l'accesso a Internet, l'utilizzo di strumenti multimediali per l'apprendimento, non sono altro che il potenziamento della biblioteca tradizionale che acquista, indicizza e pone a disposizione risorse informative. Certo la professionalità del bibliotecario ne è fortemente modificata ma non cambia il suo ruolo nei confronti dell'utente, né il ruolo che ciascuna biblioteca ricopre nell'insieme del sistema bibliotecario territoriale.

Le biblioteche sono certamente chiamate ad avere un ruolo attivo nel distance learning. Nonostante esista ancora nel nostro paese un'atavica difficoltà per il corpo docente a relazionarsi con il personale bibliotecario non possiamo pensare che il nostro ruolo resterà quello di diffondere programmi di insegnamento via web. Le esperienze straniere, le esigenze di scambio di materiale, la crescita dei consorzi, le richieste di formazione, tutto spinge verso un futuro che vedrà il nostro ruolo in primo piano. Elisabeth Watson, in un suo recente intervento, conia il termine distance librarianship, destinato a ricorrere in molti dei nostri sonni futuri.

La situazione in Italia: i servizi bibliotecari e la formazione a distanza

La FAD si inserisce in un contesto di innovazione non solo tecnologica, ma anche didattica, lanciando un nuovo modo di apprendere e di comunicare. Le istituzioni formative, le scuole e le Università, in special modo, sono sempre state le palestre e i centri di elaborazione del sapere e dei cambiamenti della società. E stanno ricoprendo questo ruolo anche nel campo della formazione a distanza. Le offerte di formazione che, grazie alle nuove tecnologie vengono facilmente rese disponibili, consentono l'apprendimento di conoscenze anche fuori dalle strutture educative o formative tradizionali. Le Università hanno raccolto questa sfida, prima all'estero, soprattutto nei Paesi anglosassoni, e poi anche in Italia.

Nel nostro Paese alcuni Atenei stanno studiando forme sempre più avanzate di piattaforme tecnologiche adatte a supportare singoli corsi universitari o addirittura interi corsi di laurea a distanza. Sono già state avviate significative esperienze e altre sono allo studio. Pensiamo al Metid, con cui il Politecnico di Milano ha offerto dal principio la possibilità agli studenti di seguire dei corsi via Rete, rendendo disponibili almeno il 50% dei materiali dei corsi in Internet. Lo studente ha anche la possibilità di verificare in ogni momento il proprio apprendimento tramite prove di autovalutazione on-line, che forniscono allo studente ai primi esami la possibilità di familiarizzarsi subito con le tematiche ed il gergo tecnico delle materie d'esame, ma che forniscono anche all'Università un utilissimo feedback per poter tarare meglio l'offerta formativa. Un sistema interbibliotecario d'Ateneo on line, risorse in cd-rom, forum e laboratori virtuali completano l'offerta formativa del Metid.

Significativa è anche l'esperienza dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che, attraverso il centro Cepad, studia e offre soluzioni innovative non solo per la formazione dello studente, ma anche per l'attività didattica del docente e per l'autoformazione permanente del personale dell'Ateneo.

Altri Atenei stanno preferendo la costituzione di consorzi: unendo le risorse e le energie umane ed economiche riescono così a progettare e ad offrire soluzioni FAD più avanzate e maggiormente rispondenti alle esigenze dell'utente.

In Italia il fenomeno più importante è rappresentato dal Consorzio Nettuno, che è anche esplicativo delle esperienze svolte finora nella formazione a distanza di seconda e terza generazione. Dedichiamo a questo consorzio un'ampia scheda.

Un'altra interessante esperienza è quella del consorzio For.Com.. Il Consorzio é stato costituito nel giugno del 1990 tra l'Università di Roma "La Sapienza" ed il Bournemouth Polytechnic (UK). Offre corsi di laurea, master, corsi di perfezionamento, di specializzazione e di formazione professionale. Per quanto riguarda la ricerca nel settore delle applicazioni delle tecnologie educative alla formazione superiore, il FOR.COM. ha elaborato e curato la realizzazione del Progetto "Icaro 2000" e successivamente del Progetto "Dedalo" per la formazione in rete nell'ambito delle applicazioni didattiche della multimedialità.

 

 

Servizi bibliotecari a supporto della FaD: le esperienze in Italia

Qui di seguito riportiamo le schede di alcune tra le più significative esperienza FAD a livello universitario in Italia. Per ognuna cerchiamo di individuare la presenza o meno di servizi bibliotecari predisposti per supportare la didattica a distanza.

 

Ente: Università Cattolica del Sacro Cuore

URL: http://www.unicatt.it

Didattica on line attivata: Per la progettazione e la realizzazione delle iniziative FaD l'Ateneo ha istituito il Cepad (http://cedap.unicatt.it ), Centro di Ateneo per l'Educazione permanente e a Distanza. Presente in tutte le sedi dell'Università Cattolica si occupa di: implementazione di infrastrutture tecnologiche e didattiche per l'e-learning in presenza e a distanza; adeguamento tecnologico della didattica in Università; realizzazione di progetti formativi rivolti all'Università e al mercato; ricerca ed elaborazione teorica di modelli didattici per l'e-learning.

Attualmente le iniziative FaD attivate consistono in:

Servizi bibliotecari: Anche se espressamente citato nei progetti, non è stato ancora attivato un sistema bibliotecario ad hoc per supportare la FAD. I sussidi a supporto della didattica saranno messi a disposizione degli studenti dal sistema bibliotecario e dall'Istituto per il diritto allo studio universitario dell'Università Cattolica. È prevista inoltre l'attivazione del prestito interbibliotecario e del servizio di document delivery. Ciascun docente, coadiuvato dagli instructor (assistenti, addetti alle esercitazioni, docenti junior), gestisce inoltre una propria aula virtuale on line alla quale ogni studente del corso può accedere in qualsiasi momento.
Grazie alla piattaforma Blackboard risulta possibile mettere a disposizione dello studente: gli schemi delle lezioni e i materiali d'uso, forum e chat, esercitazioni in gruppi, attività di test, possibilità di dialogo in posta elettronica.

 

 

Ente: Università degli studi di Padova

URL: http://www.formazione.unipd.it

Didattica on line attivata: Corsi di perfezionamento (Multimedialità e didattica; Qualità della Scuola e della Formazione; Gestione di Reti e Contenuti in Ambienti Scolastici e Formativi; Formazione del Docente Documentalista della Biblioteca Scolastica Multimediale; Pedagogia per il Territorio; Management Scolastico e delle Agenzie di Formazione); Corso di Formazione a Distanza: Manager di Reti e di Contenuti Didattici.

Il Progetto IperFAD si inserisce nel panorama dell'Istruzione a Distanza seguendo e proponendo metodologie didattiche innovative e offrendo corsi rivolti a diverse professionalità, in particolare, a chi opera o opererà in contesti educativi. Sono attivi corsi di formazione per docenti in servizio di scuole di ogni ordine e grado nonchè per studenti iscritti alla Facoltà di Scienze della Formazione.
IperFAD si avvale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) così da proporre corsi su supporti diversi (cartaceo, on/off line) strutturati con tecniche di insegnamento aperto, flessibile e/o individualizzato, e dell'autoapprendimento e dell'apprendimento cooperativo.

Finalità precipua del progetto sviluppato tra le Università di Padova e Salerno è quella di costruire un continuum educativo tra scuole differenti per tipologia, grado e contesto sociale, che condividano a livelli diversi un percorso formativo di didattica a distanza.

Servizi bibliotecari: Servizi tipici di una biblioteca elettronica (URL del sistema bibliotecario: http://www.cab.unipd.it/biblioteche/ ). Il materiale utile per seguire i corsi con relativi approfondimenti, documenti e link d'interesse è disponibile all'URL: http://www.formazione.unipd.it. Interessante è la piattaforma utilizzata, come a tutti i corsi on line. Si chiama Chirone e appartiene alla famiglia degli Open Source, quindi non è un software proprietario; quando viene distribuito è accompagnato dalla licenza GPL. Mostra diverse nature e diverse figure; sono esattamente quattro: amministratore, amministratore-corso, tutor, corsista. Ognuno di questo profili accede al software Chirone tramite un comune browser di navigazione (Netscape o Internet Explorer) installato indifferentemente su una macchina Linux, Apple, Unix, o Windows quindi non è necessario alcun hardware specifico, né alcun software client specifico.

 

 

Ente: Università degli Studi di Lecce

URL: http://www.unile.it

Didattica on line attivata:

Servizi bibliotecari: Centro di Risorse per l'Apprendimento (Learning Resources Centre) (URL: http://siba2.unile.it/). Il Coordinamento SIBA ha avviato un Progetto per la realizzazione di un Centro di Risorse per l'Apprendimento (Learning Resources Centre), che sarà sviluppato nell'ambito del Piano coordinato delle Università di Catania e di Lecce.
Tale Progetto prevede che il Coordinamento SIBA sia dotato delle infrastrutture e strutture necessarie per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: potenziare l'integrazione delle risorse cartacee con quelle digitali, rendendone facile, intuitivo e rapido l'accesso da parte dell'utente finale; digitalizzare un numero maggiore di pubblicazioni cartacee di interesse didattico (dispense dei docenti, manuali, testi classici non disponibili elettronicamente, ecc.) integrandole agli altri strumenti didattici; fornire hardware, software e know-how necessari per la produzione di materiale didattico interattivo e ipermediale da utilizzare in aula e per i corsi a distanza; fornire agli studenti gli strumenti necessari all'alfabetizzazione informatica integrando quest'ultima con corsi indirizzati all'uso delle risorse bibliografiche e a testo completo e delle tecnologie per l'apprendimento interattivo e ipermediale.

Il Centro di Risorse per l'Apprendimento sarà collegato in particolare col Centro di trasmissione satellitare e sarà realizzato, anche questo, nell'ambito del Piano coordinato delle Università di Catania e di Lecce per l'erogazione dei corsi a distanza, in diretta via satellite e in differita via Internet.

 

 

Ente: Università degli studi di Trento

URL: http://www.didatticaonline.unitn.it

Didattica on line attivata: Alcuni corsi afferenti ad alcuni corsi di laurea (Facoltà di: eonomia, giurisprudenza, ingegneria, lettere, scienze, sociologia).

Servizi bibliotecari: Al momento, all'interno del portale per la didattica online, non supporta gli studenti con sistemi di e-book o di consultazione di cataloghi bibliografici, che possono altresì consultare attraverso il sito dell'Università http://www.biblio.unitn.it/. Le risorse on line per i corsi a distanza sono reperibili all'URL: http://www.didatticaonline.unitn.it/ .

 

 

Ente: Politecnico di Milano

URL: http://www.laureaonline.it/

Didattica on line attivata: Laurea triennale in Ingegneria Informatica e altri singoli corsi attivati anche in presenza. Il corso di laurea in Ingegneria Informatica a distanza è il prodotto della collaborazione tra un'istituzione pubblica e una società privata: il Politecnico di Milano e Somedia. Il Politecnico di Milano attiva la Laurea OnLine presso la sua sede di Como; il formato didattico e la gestione del progetto sono curati dal centro METID; il monitoraggio di qualità dell'iniziativa è affidato all'OssCom (Osservatorio sulla Comunicazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Somedia, società del Gruppo Editoriale L'Espresso impegnata nel campo della formazione, tradizionale e a distanza, ha realizzato il corso di Laurea OnLine avvalendosi dell'esperienza di Kataweb per la gestione della struttura tecnologica telematica, di Fabula per la realizzazione del materiale didattico offline e di Lotus-IBM per la fornitura della piattaforma di apprendimento.

Servizi bibliotecari: Per quanto riguarda strettamente la laurea triennale, la Biblioteca del Politecnico ha provveduto sino ad ora a d attivare il servizio di prestito a distanza. Il materiale utile agli studenti è, in prevalenza, fornito su CD-ROM o attraverso il sito Web dedicato all'insegnamento (piattaforma all'URL: http://learningspace.kataweb.it/LearningSpace4/studentpoli).

Il Centro METID (Metodi E Tecnologie Innovative per la Didattica) (URL: http://www.metid.polimi.it/), creato nel 1995, ha il compito di favorire lo sviluppo e l'adozione di metodologie e strumenti innovativi nella didattica universitaria.
Missione principale: supportare i docenti del Politecnico nell'innovazione della loro didattica mediante l'uso delle tecnologie dell'informatica, delle telecomunicazioni e della multimedialità.
Il Politecnico di Milano, in virtù delle sue competenze nel settore della ICT (Information Communication Technology) e dell'esperienza sviluppata in questi anni, si propone come l'Ateneo leader in Italia nell'uso delle nuove tecnologie a supporto della didattica sia in campus che a distanza. Il Centro METID, all'interno del Politecnico, realizza alcuni dei progetti più innovativi attualmente in corso nell'ambito della formazione a distanza.

 

Ente: Università degli studi di Milano

URL: http://ateneo.ctu.unimi.it/

Didattica on line attivata: Una sorta di campus virtuale a cura del Ctu - Centro di servizio per le tecnologie e la didattica universitaria multimediale e a distanza per i corsi ondine afferenti ad alcuni corsi di laurea.

Servizi bibliotecari: Il sito si limita alla pubblicazione dei materiali didattici l'autovalutazione degli studenti la comunicazione fra studenti e con i docenti la consultazione di risorse per lo studio, la ricerca e l'orientamento.

 

Ente: Università di Torino

URL: http://server.forcom.unito.it:8000/communico/

Didattica on line attivata: Nel quadro del progetto Comunico è stato avviato un corso semestrale di Teoria e tecniche dei nuovi media realizzato per il corso di laurea in Scienze della comunicazione, utilizzando un sito Web e un sistema di computer conferencing per le comunicazioni tra gruppo di studenti, docenti e tutor.

Servizi bibliotecari: Nella sezione "Biblioteca" è possibile scaricare relazioni, documenti, contributi vari. Inoltre tra i materiali didattici: un ipertesto e una ricca selezione di bookmarks.

 

Ente: RAI

URL: http://www.italica.rai.it

Didattica on line attivata: Il progetto Italica è un campus virtuale di Lingua e Cultura italiana che offre corsi - disponibili, anche se in progress, quelli di Lingua italiana, su Dante, sul Rinascimento, su Svevo - pensati soprattutto per un'utenza straniera o per italiani all'estero.

Servizi bibliotecari: E' possibile accedere a materiali multimediali selezionati dagli archivi RAI. Infatti nell' archivio di Italica sono attualmente on line 10.000 pagine, 500 documenti audiovisivi in Real Audio, 2.000 fotografie. Questa sezione è aggiornata quotidianamente
ed è integrata da un motore di ricerca per facilitare ulteriormente la navigazione.

 

Ente: Università di Urbino

URL: http://193.204.196.124/sociodidatticaonline/

Didattica on line attivata: Sociodidattic@online è un progetto relativo al corso di Sociologia delle comunicazioni di massa della Facoltà di Sociologia di Urbino. Interamente realizzato sul web, consiste essenzialmente di tre aree di servizio, rivolte agli studenti non frequentanti: le lezioni online, ovvero la pubblicazione delle slides utilizzate durante le lezioni in aula; una bacheca elettronica dove si possono porre domande e leggere le risposte ai quesiti più comuni; una newsletter informativa, a cui abbonarsi gratuitamente, che aggiorna sulle scadenze amministrative e le iscrizioni agli esami.

Servizi bibliotecari: Ogni modulo online prevede prevede l'uso di materiali didattici multimediali: alcuni testi di riferimento che verranno comunicati agli iscritti al modulo; i testi delle lezioni di riferimento a disposizione online sui siti Web di Sociodidattic@online ; indicazioni di articoli e saggi relativi ai temi delle lezioni programmate e a disposizione nella sezione biblioteca del sito messi a disposizione ogni settimana; testi, bookmarks da consultare, segnalati dai relatori/docenti delle conferenze virtuali che avranno luogo nel software.

 

Ente: Università Bocconi, Milano

URL: http://www.sda.uni-bocconi.it/didattica_on_line.html

Didattica on line attivata: Attraverso la SDA ( Scuola di Direzione Aziendale) la Bocconi fornisce corsi online di formazione post-laurea e corsi internazionali. La SDA si occupa anche di ricerca ed è impegnata in progetti internazionali.

Servizi bibliotecari: Sulla piattaforma viene resa disponibile la documentazione utile per seguire i corsi on line che si affiancano alla tradizionale attività didattica in aula.

 

Ente: Università Ca' Foscari, Venezia

URL: http://www.unive.it/!wda/didattica/online

Didattica on line attivata: Pedagogia 2000 è il primo corso online organizzato dall'Università di Venezia, per i corsi di laurea in Lettere, Lingue e Filosofia. Utilizza un sito web per la pubblicazione dei materiali didattici, calendario, comunicazione sincrona e asincrona fra docente, studenti e tutor. Tra i materiali didattici un ipertesto: "Storia del metodo". Sul sito anche altri corsi on line tra cui: Chimica on-line 2000 e Didachem on-line 2000.

Servizi bibliotecari: Sulla piattaforma predisposta è possibile trovare la scheda del progetto, il calendario e le scadenze, 12 testi originali delle lezioni on-line (circa 200 cartelle di testo), il web forum (i testi delle chat), la bibliografia URL (circa 50 cartelle), la bibliografia cartacea (circa 50 cartelle), la cronologia del corso (tutti i materiali prodotti durante il corso), i 20 test di valutazione, i risultati degli esami, le domande più frequenti, il glossario di Pedagogia (circa 50 cartelle), la bacheca elettronica.

 

 

Ente: Scuola IaD - Università di Tor Vergata (Roma)

URL: http://www.scuolaiad.it/
Didattica on line: La Scuola è attiva dal 200. Eroda un corso di laurea a distanza in Scienze dell'educazione e della formazione in una società multiculturale; master di primo e secondo livello e corsi di perfezionamento (diritto, economia, lettere, filosofia, medicina, musica, matematica, latino, statistica, storia, inglesegeografia); corsi per la certificazione della patente europea del computer (EUCIP).

Servizi bibliotecari: Attualmente la piattaforma utilizzata per erogare i corsi appare in parte ancora in costruzione. Attraverso pagine predisposte, è possibile accedere ai materiali utili per seguire le lezioni. E' disponibile anche una bibliografia essenziale dei corsi, ma non viene offerta la possibilità di scaricare le pubblicazioni (né in parte né per intero).

 

 

IL CASO:

IL CONSORZIO NETTUNO

 

 

Nato nel 1991, grazie alle riforme dell'Università, soprattutto grazie all'introduzione del Diploma di Laurea, applica subito il modello di una FAD di seconda generazione, con l'erogazione di corsi in videocassetta e tramite canali televisivi tradizionali e satellitari, dei migliori docenti in circolazione per quanto riguarda le aree tecniche. Fondato dal Politecnico di Torino, poi dalle Università di Napoli e Parma, vede oggi la presenza nel consorzio di oltre trenta Poli Tecnologici in Italia, di Confindustria, Iri e TelecomItalia, ma anche il Politecnico di Tirana in Albania.

L'offerta del Consorzio Nettuno va a coprire quel bacino d'utenza che vorrebbe avere un diploma di Laurea ma che per motivi di lavoro è impossibilitato alla frequenza delle tradizionali lezioni universitarie. Lo studente all'iscrizione è affiancato dai professori del Polo Tecnologico di iscrizione, e trova esercitazioni e materiali didattici nei siti Internet allestiti dal Consorzio Nettuno a supporto della didattica multimediale o in aula. Non è prevista l'interazione sincrona fra Tutors dei Poli tecnologici e gli studenti, o fra studenti stessi, a parte la recente introduzione di una chat line atematica nel sito generale del Consorzio.

"Il Nettuno è oggi la prima e l'unica Università Televisiva e Telematica d'Europa che utilizza due reti televisive satellitari RAI Nettuno Sat1 e RAI Nettuno Sat2 e Internet per la trasmissione dei propri corsi e per lo svolgimento di tutte le attività didattiche. Con il modello Nettuno i luoghi dell'insegnamento non sono più solo le aule universitarie ma anche spazi diversi reali e virtuali: case private, posti di lavoro, centri di studio; chiunque senza limiti di spazio di tempo, in modo realmente democratico può frequentare l'università.

Il Nettuno è una associazione senza fini di lucro tra Università e aziende promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca per la realizzazione di Corsi Universitari a Distanza, in attuazione dell'art. 11, comma terzo della legge n. 341 del 19 novembre 1990 di Riforma degli Ordinamenti Didattici Universitari.
Sono soci fondatori il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università di Napoli 'Federico II', la RAI, la Confindustria, l'IRI, e la Telecom Italia, e soci ordinari il Politecnico di Bari e le Università di Ancona, l'Aquila, Bologna, Camerino, Cassino, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Messina, Milano, Milano-Bicocca, Modena, Napoli II Università, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pisa, Roma "La Sapienza", Salerno, San Marino, Siena, Teramo, Torino, Trento, Trieste, IUAV Venezia, Viterbo 'La Tuscia', la Open University Inglese e il Centro Nazionale per l'Insegnamento a Distanza di Tirana, costituito dalle otto Università della Repubblica di Albania".

Dal punto di vista organizzativo e strutturale, il progetto su cui si basa il Consorzio è articolato in strutture che anno per anno stanno evolvendo il loro modello e la loro organizzazione. Si tratta del Centro Nazionale, i Poli Tecnologici,le Stazioni di lavoro "a domicilio", i Centri tecnologici universitari e le Università erogatrici.

"Il modello consortile - si legge sul sito web - permette il coinvolgimento di un insieme di Università e un ampio numero di risorse umane tale da rendere possibile scelte di eccellenza in una vasta gamma di settori. La presenza di aziende offre l'opportunità di avvicinare il mercato della formazione al mondo produttivo collegando formatori ed utilizzatori e rispondendo così anche ai nuovi bisogni di formazione continua".

  

 

ESPERIENZA:

 

Il progetto di Formazione a Distanza per il Centro Studi e Documentazione sulle Migrazioni "Cedomis"

 

 

Viene presentato un progetto di Formazione a Distanza pensato per un centro di documentazione che si occupa di migrazioni e di mobilità umana, il Centro Studi e Documentazione sulle Migrazioni "Cedomis", con sede a Piacenza.

Presso tale Centro chi scrive ha svolto l'attività di tirocinio prevista dal corso di perfezionamento. Durante le cinquanta ore di lavoro sono stati sviluppati due progetti. Il primo è consistito nella creazione di un catalogo di siti web inerenti ai temi della migrazione e della mobilità umana. Il secondo invece è rappresentato dalla predisposizione di un progetto per attività di formazione a distanza promosse dal Centro di documentazione e indirizzate a studiosi e operatori del settore.

 

Attualmente il Centro non ha attivato nessun servizio a supporto della FaD né svolge attività di FaD.

Il progetto nasce dall'attenta osservazione delle attività e della struttura attualmente presente al Cedomis e dalla considerazione che, per offrire servizi più efficaci ed efficienti ad un'utenza esperta e attenta, è necessario fare ricorso ad un insieme di servizi che poggiano sulla rete Internet.

 

Il Cedomis - Centro Studi e Documentazione sulle Migrazioni "Scalabrini"

Il Centro di Documentazione é un'opera pastorale della Provincia Europea delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane, un'attuazione apostolico-missionaria e un'espressione del carisma scalabriniano.

Dopo un'esperienza decennale e la ristrutturazione con ampliamento avvenuta nel 2000, il Centro offre oggi un servizio di qualità e si presenta come sede privilegiata di documentazione, studio e ricerca nell'ambito della mobilità umana.

Scopo del Cedomis è promuovere la conoscenza della sfida culturale che le migrazioni pongono oggi alle istituzioni pubbliche, ecclesiali e sociali, alle agenzie educative e ai cittadini, alla luce della visione scalabriniana del fenomeno migratorio, per favorire risposte adeguate. Il centro intende offrire un luogo di raccolta-documentazione del sapere dei migranti e delle diverse iniziative / studi e pubblicazioni riguardanti le migrazioni.

Una delle caratteristiche proprie del Cedomis è quella di assumere il migrante e la sua visione delle migrazioni come determinanti. Il protagonismo dei migranti è infatti una elemento di identificazione dell'opera stessa e criterio distintivo. La visione "altra" della storia dei migranti e del fenomeno migratorio stesso, nonché l'approccio "altro" rispetto a tutte le tematiche affini, vengono raccolti, studiati, documentati e messi a disposizione dell'utenza.

Attualmente il CEDOMIS è gestito da un'équipe formata da una responsabile, da un referente per ogni progetto e da alcuni esperti.

Sede:

Via Roma, 162 - 29100 - Piacenza (Italia)

Telefono/Fax: 0523. 315780 ; e-mail: cedomis@inwind.it

 

Attività svolte e progetti di sviluppo

Il Cedomis dispone di una biblioteca che conta più di 1.500 volumi catalogati elettronicamente e dedicati alle migrazioni moderne e contemporanee e alla storia e alla cultura dei Paesi nel mondo.

Un sezione a parte è dedicata alle riviste e alle pubblicazioni periodiche specializzate sulle migrazioni. L'emeroteca raccoglie quotidiani a tiratura nazionale, giornali di strada e pubblicazioni in lingua prodotte in emigrazione. Inoltre viene realizzata una rassegna stampa giornaliera sui fatti dell'immigrazione in Italia. Ogni quattro mesi viene redatta una retrospettiva sull'evoluzione dei movimenti migratori nell'area africana e nell'est europeo.

Inoltre il Cedomis mette a disposizione l'accesso ad una rete di Centri Stdui sulle migrazioni a livello internazionale.

E' in fase di realizzazione una banca dati di siti web nazionali e internazionali che trattano la tematica migratoria: ogni sito viene schedato, catalogato e corredato di abstract e note esplicative.

 

I servizi offerti al pubblico che si rivolge al Cedomis sono molteplici. Gli operatori accompagnano l'utente ad un accesso ragionato ai materiali cartacei, audio e video conservati nel repertorio del Cedomis attraverso un programma di ricerca per parole chiave. Inoltre guidano alla consultazione della biblioteca, offrendo la possibilità di visionarne e studiarne i materiali negli orari di apertura al pubblico.

Il Cedomis garantisce la consulenza agli utenti nella fase di ricerca personale e nell'interpretazione dei materiali presenti nel repertorio. Inoltre rende possibile fare ricerche in Internet grazie ai terminali messi a disposizione presso la propria sede.

 

Oltre che nell'assistenza all'utenza, il Cedomis è impegnato nell'attuazione di tre progetti in particolare:

  1. Il progetto Documentazione e Informazione si propone di fornire il Centro di un repertorio sempre più completo e aggiornato di materiale più vario che documenti sulle migrazioni: libri, periodici, studi, scritti dei migranti, materiale audiovisivo, rassegne stampa. Offre i seguenti servizi: disponibilità alla consultazione per ricerche, dati statistici aggiornati sulle migrazioni, collaborazione con i media locali, collaborazione con migranti e con operatori del settore, partecipazione ad iniziative affini agli obiettivi del Centro.
  2. Il progetto Educazione Interculturale e Sensibilizzazione sulla realtà della mobilità umana intende offrire contributi di riflessione, materiale multimediale e informazioni a quanti operano nell'educazione e nelle comunicazioni per la formazione di una cultura dell'accoglienza, della solidarietà e del dialogo, nel rispetto delle differenze presenti e in crescita nella Chiesa e nella società, contro ogni forma di omologazione e di esclusione. I principali servizi sono: accoglienza di scolaresche, collaborazione con scuole e agenzie educative, corsi di formazione per laici, pubblicazione di articoli quale contributo per la promozione dell'intercultura come mentalità e come responsabilità in ambiente caratterizzato da pluralismo, disponibilità alla consultazione del repertorio del Centro e noleggio di parte del materiale audiovisivo, percorsi di ricerca in collaborazione con enti affini.
  3. Il progetto Migranti e Migrazioni valorizza, in tutte le forme che i migranti e gli autoctoni scoprono come significative, il protagonismo del migrante come soggetto attivo nella storia cui partecipa del paese dove arriva. L'intento è di veicolare una corretta immagine del migrante e del pluralismo presenti nella Chiesa e nella società. Autori e destinatari del progetto sono soprattutto i migranti e gli autoctoni che ne condividono vita e percorsi comuni. Le principali iniziative del progetto sono: raccolta di scritti, immagini, musiche e suoni prodotti dai migranti o portati dai paesi d'origine, partecipazione a iniziative religiose e culturali coinvolgenti culture differenti, disponibilità a percorsi di formazione e di scambio tra migranti e tra migranti e autoctoni, valorizzazione della vita, dei valori e della storia dei migranti tramite la loro rispettosa e varia documentazione, collaborazione con il Centro Migranti Scalabrini, di Piacenza.

Progetto: la documentazione a supporto della formazione a distanza (FaD) nel settore dello studio delle migrazioni

Stato attuale

Attualmente il Cedomis offre attività di consulenza e di documentazione sui temi legati alle migrazioni e alla mobilità umana esclusivamente in presenza, cioè agli utenti che si recano fisicamente nella sede del Centro.

La banca dati che contiene il catalogo delle opere possedute e dei siti web specialistici è su base informatica ma non è stata ancora messa in rete.

Molti documenti, compresi in particolare nella categoria della letteratura grigia, non sono stati ancora schedati e catalogati, ma solo ordinati in appositi contenitori ed ordinati per argomento in scaffali dedicati.

Necessità avvertite dal Cedomis

Gli operatori avvertono alcune necessità per poter rendere un completo servizio di documentazione e di supporto all'utenza:

Possibili interventi

In definitiva il Cedomis necessità di strumenti più efficaci ed efficienti per assolvere al proprio ruolo di centro di documentazione: consentire l'accesso al repertorio di documenti posseduti; accompagnare nella ricerca e nella comprensione dei documenti gli utenti; raggiungere un sempre più ampio bacino di utenza interessato ai temi della mobilità umana.

A questo scopo si rende necessaria l'apertura di un sito web organizzato come un portale aperto alle risorse del Cedomis, rese disponibili senza limiti di spazio e di tempo, con particolare attenzione agli utenti che non possono recarsi fisicamente nella sede del Centro.

Attualmente il Cedomis non dispone di un proprio sito web. In questa sede non verranno discusse le specifiche tecniche ed informatiche. Si intende piuttosto porre l'attenzione sui servizi che il Cedomis potrebbe offrire attraverso la propria presenza in rete. In particolare si tratta di servizi che da un lato servano da supporto alla formazione a distanza e dall'altro consistano in veri e propri strumenti di formazione a distanza in senso stretto.

In questa ottica il sito web del Cedomis potrebbe essere così strutturato in due distinte aree, facilmente identificabili dall'utente che accede all'home page.

AREA PER UTENTI REGISTRATI - NON A PAGAMENTO: SERVIZI DI SUPPORTO PER LA FORMAZIONE A DISTANZA

In questa sezione del sito l'utente può disporre di:

AREA PER UTENTI REGISTRATI - A PAGAMENTO: FORMAZIONE A DISTANZA

Possono accedere solo gli utenti che, previa registrazione, avviano e portano a compimento le pratiche amministrative necessarie. Ad ogni utente che risulta regolarmente iscritto al corso, viene inviato un messaggio di posta elettronica con il quale viene comunicato il nome utente e la password (dati strettamente personali e a scadenza). Si richiede che l'utente iscritto possa accedere facilmente a Internet e disponga di una casella personale di posta elettronica, che verrà utilizzata non solo per le pratiche amministrative ma anche per il normale svolgimento del corso.

Si prevede l'erogazione di corsi a due livelli (base ed avanzato) per categorie particolari di utenti:

La didattica dei corsi viene affidata a esperti del settore che si rendono disponibili per predisporre il materiale del corso e per assistere gli studenti in una "aula virtuale". Sul piano tecnico, il corso risiede su una piattaforma strutturata per settori, di facile utilizzo anche per l'utente meno esperto. Ogni corso prevede una durata media prevista per ciascun corso: quattro settimane. Risulta così strutturato: lezioni a distanza, esercitazioni nella classe virtuale, supporto del docente tramite posta elettronica, approfondimenti tramite documenti resi accessibili in apposita area di download.

 

Risorse necessarie

Risorse umane. Gli operatori attualmente attivi possono essere coinvolti nella predisposizioni dei contenuti delle pagine web. Continuano nell'opera di catalogazione e schedatura; rispondono alla richieste di consulenze di supporto nella ricerca da parte dell'utenza; intrattengono rapporti di interscambio con gli altri Centri studio specializzati nel campo delle migrazioni; prendono contatti con gli specialisti del settore che poi verranno coinvolti nell'organizzazione didattica dei corsi.

Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici e informatici, il Cedomis può seguire due strade: continuare ad affidarsi all'operato di volontari, gli stessi che sino ad ora hanno provveduto a sviluppare il software che gestisce il catalogo delle opere possedute; oppure esternalizzare lo sviluppo di una piattaforma che supporti i servizi on line, affidandosi ad una società specializzata, scelta dopo un attento vaglio di preventivi richiesti a varie società attive nel settore.

Per quanto riguarda l'aggiornamento e la supervisione dei dati contenuti nel sito web, si richiede l'intervento costante e attento degli operatori già attivi e degli stagisti che periodicamente si alterneranno al Centro.

Infine ricordiamo che, nel caso dei corsi on line, potrebbe rendersi necessaria la presenza di una persona che si occupi del lavoro di segreteria per il disbrigo delle pratiche amministrative e per intrattenere rapporti con gli studenti iscritti e con i docenti dei corsi.

 

Risorse finanziarie. L'attivazione di nuovi servizi comporterà la necessità di sostenere spese aggiuntive che andranno a gravare sul bilancio annuale del Centro.

Per sopperire alla mancanza di fondi, il Centro può imporre il pagamento di una tassa di iscrizione per coloro che intendono seguire i corsi on line. Tali tasse possono servire per coprire le spese di realizzazione e di gestione dei corsi, sia sul piano informatico sia sul piano didattico.

Oltre a queste tasse e alle normali sovvenzioni di cui già gode, il Cedomis può aspirare a rinsaldare il proprio legame con gli enti locali chiedendo a questi di supportare anche economicamente queste nuove attività. Infatti soprattutto i corsi di formazione a distanza possono avere come destinatari gli insegnanti delle scuole locali e gli operatori sociali del settore pubblico e privato. Tali corsi possono essere indirizzati anche agli stessi dipendenti degli enti locali. Da qui l'interesse che un ente pubblico potrebbe avere nel promuovere e supportare iniziative di questo genere.

 

 

 

APPENDICE

 

TRADUZIONE ITALIANA DELLE "Guidelines for Distance Education" della North Central Association Commission on Institutions of Higher Education

 

 

LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE A DISTANZA

 

Al fine di facilitare la valutazione della formazione a distanza negli USA, le associazioni regionali di accreditamento hanno sottoscritto le seguenti definizioni e linee guida. Questo accordo si basa su un'estensione dei Principi sviluppati dalla Western Intestate Commissione of Higher Education (WICHE).

DEFINIZIONE:

Si definisce formazione a distanza, ai fini dell'accredito, un processo educativo in cui la maggior parte dell'attività formativa si svolge con il discente ed il docente non nel medesimo luogo fisico. La formazione può essere sincrona o asincrona. La formazione a distanza può fare ricorso allo studio per corrispondenza, l'utilizzo di mezzi audio e video, il ricorso alle tecnologie informatiche.

LINEE GUIDA:

Ogni istituzione che offre servizi di formazione a distanza deve attenersi ai requisiti richiesti dall'autorità regionale di accreditamento e deve osservare i Principi dettati dalla WICHE. Inoltre ogni istituzione deve tendere verso questi obiettivi, nell'ambito del proprio sviluppo o nel proprio processo di cambiamento, a fronte di una possibile revisione da parte della commissione regionale di accreditamento.

 

CURRICULUM E ISTRUZIONE

 

VALUTAZIONE

 

BIBLIOTECA E RISORSE FORMATIVE

 

SERVIZI PER GLI STUDENTI

 

FACILITAZIONI E FINANZIAMENTI

 

  

Bibliografia DI RIFERIMENTO

 

AA.VV., The new Review of libraries and lifelong learning, editor Peter Brophy. n. 1/2000

Boari, Maurelio e Morelli, Marcello (a cura di), Tecnologie e modelli per un'Università aperta, Etas, 1994

Brophy, Peter; Fisher, Shelagh; Clarke, Zoe, Libraries without walls 3: the delivery of library services to distant users, London, Library Association Publishing, 2000.

Calvani, Antonio e Rotta, Mario, Comunicazione e apprendimento in internet, Erickson, 1999

Di Giammarco, Fabio, Il futuro della biblioteca è wireless, in AIB/Notizie, 14 (2002), n. 6, p.18. Disponibile anche on line: < http://www.aib.it/aib/editoria/n14/02-06digiammarco.htm >

Keegan, Desmond, Open learning: concepts and costs, successes and failures. In Atkinson R. e McBeath C., Open learning and new technology. Perth, ASET/Murdoch University, 1990. P. 230-243.

Longo, Brunella, Biblioteche e formazione on line: un nuovo servizio informativo integrato, relazione al convegno "La biblioteca ibrida", Milano, Palazzo delle Stelline, 15 marzo 2002.

Maragliano, Roberto, Nuovo manuale di didattica multimediale, Bari, Laterza, 1998

O'Leary, Mick, Distance learning and libraries. In: Online, Luglio-agosto 2000, n. 4/24, pag. 94 e segg.

Trentin, Guglielmo, Dalla formazione a distanza all'apprendimento in rete, Milano, FrancoAngeli, 2001.

  

Webliografia*

 

AA.VV., La formazione a distanza, < http://www.integrato.com/e-didactics/documenti/formazioneadistanza.htm>

ACSE (a cura di), "FAD o e-learning?", 2001, <http://www.acseweb.com/fad/fadvsel.htm>

ANEE - Associazione dei servizi e dei contenuti multimediali, e-Learning 2001, < http://www.anee.it >

ASFOR, < http://www.asfor.it >

Bernardi, Gloria, Istruzione Aperta a Distanza (IAD): uno sguardo introduttivo, < http://www.irre.toscana.it/multiverso/pubblicazione_2002/aen_bernardi.doc >

Caboni, Luigi, Formazione a distanza: storia e prospettive, < http://www.docenti.org>

CePAD - Università cattolica del Sacro Cuore, <http://cepad.unicatt.it>

Cerri, Stefano, La formazione a distanza, < http://www.mediamente.rai.it/biblioteca/>

Clark, Judith, Flexible learning and the library: the challenge, The Journal of Library Services for Distance Education, vol. 1, n. 2, 1998, < http://www.westga.edu/library/jlsde/ >

Consorzio For.Com., < http://www.forcom.it >

Consorzio Nettuno, <http://nettuno.stm.it/ >

Costa, Giada, La formazione a distanza come metodo di aggiornamento continuo nella professione bibliotecaria: un'analisi comparativa delle offerte didattiche in Italia e nel mondo angloamericano, in Bibliotime, anno IV, numero 2 (luglio 2001), < http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-iv-2/costa.htm >

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* Ultima data di consultazione dei siti Internet: 25 ottobre 2002