7 Settembre.

Altra bella giornata, e' l'occasione buona per un giro in elicottero.
Prenotiamo dall'albergo un tour di 40 minuti (120$ a testa) su Waimea Canyon e Na Pali Coast. Appuntamento all'aeroporto di Princeville (costa nord, tra Kilauea e Hanalei) per le 13.30

Sulla via, primo stop al mitico Pono Market di Kapa'a, il drugstore dove comprammo la licenza matrimoniale. Portiamo con noi una foto ricordo dell'evento, che verra' appesa sopra il bancone (eh, mica solo Marco e Cristina hanno di queste soddisfazioni.. )

Prima del volo, c'e' tempo per una sosta ad Anini Beach Park, con nuotata tra pesci tropicali, e fregate che incrociano lassu' nel cielo. Uno dei rari momenti senza fotocamera (finche' non prendo anche una custodia subaquea..).

All'aeroporto, filmettino e briefing preliminari, poi si sale sull'attrezzo.. per questioni di bilanciamento (grazie alla mia stazza) a me tocca il posto davanti come contrappeso del pilota, con vista sia laterale che frontale  !!

Il volo e' un sogno, difficile da rendere sia a parole che con le immagini. Una esperienza emozionante e divertente, credo di avere avuto per tutto il tempo un sorriso cosi' da orecchio a orecchio.
Ci si avvicina al bordo esterno del canyon da nord-est, si prende quota, si supera, ci si tuffa dentro con i tropic bird che veleggiano sotto di noi. Ci si infila per le gole e si percorrono, fino a sbucare sul lato ovest dell'isola, sopra la spiaggia di Polihale, dove piove. Da li' si risale lungo la Na Pali, con i colori che si accendono in corrispondenza dei fasci di luce che penetrano tra le nuvole.

Purtroppo le immagini non rendono al meglio l'esperienza, sia per motivi intrinseci, sia per i riflessi sui vetri (lo diceva Joe, elicottero doorless ci vuole !), sia perche' forse ero troppo preso dal volo e un po' disattento all'aspetto documentario, comunque questo e' quanto:

Decollo


Waimea Canyon


Na Pali







Dopo un paio di sandwich col pane di taro, dall'impasto violaceo, buonissimi, e succo di guava (fresco), si prosege a ovest in direzione Kee Beach.

Piccola digressione sulle strade hawaiane (valida almeno per Kauai e Big Island). Nonostante le chiamino Highways, in ralta' sono semplici statali a una corsia, con qualche raro punto in salita a due per sorpassare. Per cui bisogna prenderla con filosofia, e non avere fretta.
Da Princeville in poi inizia anche una zona con ponti a senso unico alternato, alcuni delle semplici passerelle che non consentono il passaggio di autobus o mezzi pesanti (e questo puo' essere un vantaggio, se uno ha un mezzo proprio).
Verso la fine, in prossimita' di Kee Beach, si guada addirittura un torrentello che, a seconda delle piogge, puo' essere bello vivace..

Kee Beach risplende sotto il sole, con scorcio della Na Pali e le nubi che ancora la assediano.





Ci infiliamo gli scarponcini da trekking e intraprendiamo 'il sentiero' per eccellenza, il Kalalau Trail, che sale e scende per i costoni di Na Pali fino ad arrivare a Kalalau Valley, sotto il Kokee Park.
Tutto il percorso sono 11 miglia (piu' 11 a tornare) e presenta notevoli difficolta' e pericoli specie in caso di pioggia, quando diventa molto scivoloso.
Non e' pensabile fare andata e ritorno in un giorno solo, tra l'altro occorre avvisare i Ranger se si intende anche solo superare la prima valle, Hanakapiai, a due miglia dall'inizio.
La nostra intenzione comunque, dato che e' anche gia' tardino, e' di camminare un tre ore tra andata e ritorno, dove si arriva si arriva.

L'impresa e' abbastanza faticosa (per due poveri cittadini senza allenamento) e nonostante la presenza dei venti dall'oceano, inizio a sudare copiosamente intanto che ci si inerpica e si riscende in mezzo alla vegetazione lussureggiante.
La fatica e' ricompensata da qualche affaccio spettacolare sulla costa.








Poi il dramma: la 300D inizia a dare Error 99  - errore generico - e si rifiuta di scattare. Cambio batteria, memoria, obiettivo, niente.. Inizio a fare ipotesi su come risolvere la questione, se comprare un corpo a pellicola, o reimpossessarmi della vecchia S20 ora in dotazione a MP..

Passata l'ora e mezzo, chiediamo ragguagli a chi ci viene incontro, ma pare che per la prima valle ci sia ancora almeno un'altra mezz'ora, per cui ci rassegnamo al rientro.

In albergo poi la Ribelle Digitale riprende a rispondere ai comandi. Ipotesi: l'umidita' e soprattutto il sudore (la tenevo a tracolla ed era a contatto con la maglietta zuppa) debbono aver dato fastidio all'elettronica. Infatti da li' in poi ho adottato l'accorgimento di staccarmela all'occorrenza dal collo e portarla a mano, e non ci sono stati piu' problemi.

P.S. Penso di poter validare l'ipotesi che i colori di Joe nelle immagini di Na Pali siano un tantino rinforzati..




2 - Continua..

Raffaello Conti © 10/2004