Altra bella giornata, e' l'occasione buona per un giro in elicottero.
Prenotiamo dall'albergo un tour di 40 minuti (120$ a testa) su Waimea
Canyon e Na Pali Coast. Appuntamento all'aeroporto di Princeville
(costa nord, tra Kilauea e Hanalei) per le 13.30
Sulla via, primo stop al mitico Pono Market di Kapa'a, il drugstore
dove comprammo la licenza matrimoniale. Portiamo con noi una foto
ricordo dell'evento, che verra' appesa sopra il bancone (eh, mica solo
Marco e Cristina hanno di queste soddisfazioni.. )
Prima del volo, c'e' tempo per una sosta ad Anini Beach Park, con
nuotata tra pesci tropicali, e fregate che incrociano lassu' nel cielo.
Uno dei rari momenti senza fotocamera (finche' non prendo anche una
custodia subaquea..).
All'aeroporto, filmettino e briefing preliminari, poi si sale
sull'attrezzo.. per questioni di bilanciamento (grazie alla mia stazza)
a me tocca il posto davanti come contrappeso del pilota, con vista sia
laterale che frontale !!
Il volo e' un sogno, difficile da rendere sia a parole che con le
immagini. Una esperienza emozionante e divertente, credo di avere avuto
per tutto il tempo un sorriso cosi' da orecchio a orecchio.
Ci si avvicina al bordo esterno del canyon da nord-est, si prende
quota, si supera, ci si tuffa dentro con i tropic bird che veleggiano
sotto di noi. Ci si infila per le gole e si percorrono, fino a sbucare
sul lato ovest dell'isola, sopra la spiaggia di Polihale, dove piove.
Da li' si risale lungo la Na Pali, con i colori che si accendono in
corrispondenza dei fasci di luce che penetrano tra le nuvole.
Purtroppo le immagini non rendono al meglio l'esperienza, sia per
motivi intrinseci, sia per i riflessi sui vetri (lo diceva Joe,
elicottero doorless ci vuole !), sia perche' forse ero troppo preso
dal volo e un po' disattento all'aspetto documentario, comunque questo
e' quanto:
Decollo
Waimea Canyon
Na Pali
Dopo un paio di sandwich col pane di taro, dall'impasto violaceo,
buonissimi, e succo di guava (fresco), si prosege a ovest in direzione
Kee Beach.
Piccola digressione sulle strade hawaiane (valida almeno per Kauai e
Big Island). Nonostante le chiamino Highways, in ralta' sono semplici
statali a una corsia, con qualche raro punto in salita a due per
sorpassare. Per cui bisogna prenderla con filosofia, e non avere fretta.
Da Princeville in poi inizia anche una zona con ponti a senso unico
alternato, alcuni delle semplici passerelle che non consentono il
passaggio di autobus o mezzi pesanti (e questo puo' essere un
vantaggio, se uno ha un mezzo proprio).
Verso la fine, in prossimita' di Kee Beach, si guada addirittura un
torrentello che, a seconda delle piogge, puo' essere bello vivace..
Kee Beach risplende sotto il sole, con scorcio della Na Pali e le nubi
che ancora la assediano.
Ci infiliamo gli scarponcini da trekking e intraprendiamo 'il sentiero'
per eccellenza, il Kalalau Trail, che sale e scende per i costoni di Na
Pali fino ad arrivare a Kalalau Valley, sotto il Kokee Park.
Tutto il percorso sono 11 miglia (piu' 11 a tornare) e presenta
notevoli difficolta' e pericoli specie in caso di pioggia, quando
diventa molto scivoloso.
Non e' pensabile fare andata e ritorno in un giorno solo, tra l'altro
occorre avvisare i Ranger se si intende anche solo superare la prima
valle, Hanakapiai, a due miglia dall'inizio.
La nostra intenzione comunque, dato che e' anche gia' tardino, e' di
camminare un tre ore tra andata e ritorno, dove si arriva si arriva.
L'impresa e' abbastanza faticosa (per due poveri cittadini senza
allenamento) e nonostante la presenza dei venti dall'oceano, inizio a
sudare copiosamente intanto che ci si inerpica e si riscende in mezzo
alla vegetazione lussureggiante.
La fatica e' ricompensata da qualche affaccio spettacolare sulla costa.
Poi il dramma: la 300D inizia a dare Error 99 - errore generico -
e si rifiuta di scattare. Cambio batteria, memoria, obiettivo, niente..
Inizio a fare ipotesi su come risolvere la questione, se comprare un
corpo a pellicola, o reimpossessarmi della vecchia S20 ora in dotazione
a MP..
Passata l'ora e mezzo, chiediamo ragguagli a chi ci viene incontro, ma
pare che per la prima valle ci sia ancora almeno un'altra mezz'ora, per
cui ci rassegnamo al rientro.
In albergo poi la Ribelle Digitale riprende a rispondere ai comandi.
Ipotesi: l'umidita' e soprattutto il sudore (la tenevo a tracolla ed
era a contatto con la maglietta zuppa) debbono aver dato fastidio
all'elettronica. Infatti da li' in poi ho adottato l'accorgimento di
staccarmela all'occorrenza dal collo e portarla a mano, e non ci sono
stati piu' problemi.
P.S. Penso di poter validare l'ipotesi che i colori di Joe nelle
immagini di Na Pali siano un tantino rinforzati..