Abbiamo
visto la Val Caronno riflessa nel Lago di Zoc, la Val Vicima
diventare una distesa di nebbia,
abbiamo attraversato il Labirinth del Morterasch nel bel mezzo di una
bufera,
siamo scesi nei crepacci della Ponciagna,
ci siamo persi di notte sulle pendici del Pizzo di Prata,
abbiamo urlato per il freddo mentre osavamo fare il bagno nel Lagusc,
abbiamo scrostato il ghiaccio dalla tenda dopo una notte a
-10°C all'Alpe Vazzeda,
abbiamo scoperto stranissimi insetti e bellissimi fiori,
abbiamo scherzato sui modi dei turisti della montagna e ironizzato su
quelli che si ritengono invece gli dei delle vette,
abbiamo visto i laghi ghiacciarsi, le foglie cadere,
abbiamo guardato con rammarico i ghiacciai che stanno sparendo, gli
antichi maggenghi che stanno crollando, la nostra valle che viene
violentata dagli estremisti edili,
abbiamo rincorso i branchi di camosci per cercare una via sicura,
ci siamo raccontati storie e leggende sulle montagne davanti ad una
tazza di tè,
abbiamo gioito per un pezzo di pane secco dopo ore di cammino
e ascoltato il silenzio mentre stavamo già fantasticando
sulla prossima gita.
Le nostre giornate.
Beno
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