Centrale termoelettrica a biomasse
di RIESI (Provincia di Caltanissetta - Sicilia)

articolo Dal quotidiano 'La Sicilia' del 14 aprile 2002
articolo
Dal quotidiano 'La Sicilia' del 13 aprile 2002
articolo
Dal quotidiano 'La Sicilia' del 16 marzo 2002
articolo
Dal quotidiano 'La Sicilia' del 23 ottobre 2001
articolo Dal quotidiano 'Giornale di Sicilia' del 16 ottobre 2001
articolo Dal quotidiano 'La Sicilia' del 16 ottobre 2001
Messaggio (14/10/01)

18/04/2002 15:36
Salve, a quanto pare il dibattito politico a Riesi (CL) si sta facendo sempre più serrato, anche in vista delle prossime elezioni politiche.
Vi riporto di seguito due ultimi articoli apparsi sul quotidiano 'La Sicilia', spero che qualcuno che legge possa costruttivamente intervenire nella questione. Francesco Cutaia.

Da 'La Sicilia' del 14 aprile 2002
L'economia di Riesi perde il treno»
Lombardo: «Le centrali a biomasse non inquinano»

RIESI - s.g.) «Le centrali termoelettriche a biomassa rappresentano un treno che l'economia del nostro paese non può assolutamente perdere»: l'affermazione è del consigliere comunale Salvuccio Lombardo (Udeur) che per conto del consiglio comunale di Riesi e in compagnia dei consiglieri Giuseppe Paterna (Ds) e Vincenzo Giannone (De), ha compiuto una missione conoscitiva presso l'Enea di Roma proprio sulle centrali termoelettriche alimentate a biomassa. Dell'argomento se ne è occupato il consiglio comunale nella riunione dell'altra sera, ma la maggior parte degli interventi fati nel corso della discussione, non sono stati a favore delle due centrali.
«Eppure, all'Enea ci hanno detto e assicurato - continua Lombardo - che impianti del genere non sono inquinanti e nemmeno cancerogeni. Lo dicono loro che sono gli esperti nel settore, non è una mia affermazione. Tecnici dell'Enea sono disposti a venire a Riesi, facciamoli venire, ascoltiamo da loro se è vero che ci sono pericoli per la popolazione e per l'agricoltura. Non bisogna creare falsi allarmismi tra la gente, bisogna avere il coraggio civile di affermare che non si vuole la realizzazione delle due centrali per motivi politici. Non ci si può opporre alla realizzazione delle due strutture soltanto perché non sono state inserite nel programma elettorale del sindaco Miccichè, mi sembra una giustificazione poco seria. Le due strutture, se realizzate, saranno un toccasana per l'economia della zona, avrà ricadute positive sull'occupazione e creerà nuovi posti di lavoro con l'indotto. Il costo di tutto questo non inciderà sulle casse comunali, saranno gli imprenditori a mettere i soldi».
«Mi sembra - afferma Lombardo che di professione fa l'imprenditore agricolo - che nel corso di questo consiglio comunale, alcuni oratori hanno assunto le vesti di difensori degli agricoltori e dell'agricoltura, forse immeritatamente, comunque senza alcuna conoscenza nel settore. L'agricoltura locale (pesche, viti, ulivi e mandorle) avrà un ritorno economico da queste due centrali, perché saranno intensificate. Il sindaco Miccichè - ha concluso Lombardo - non deve farsi influenzare da iniziative e affermazioni che lasciano il tempo che trovano; vada per la sua strada, avrà il nostro sostegno».

 

Da  'La Sicilia' del 13 aprile 2002
«Riesi deve puntare sull'agricoltura»

Il Consiglio non ha votato per le centrali a biomasse

RIESI - Non ci sono state votazioni e nemmeno sono state presentate delle mozioni, l'altra sera nel corso del consiglio comunale che era stato convocato con all'ordine del giorno la possibilità di realizzare due centrali termoelettriche a biomassa, ma dagli interventi che sono stati fatti, non sembra che la maggioranza dei consiglieri comunali sia favorevole alla realizzazione dei due impianti elettrici.
«Troppo esoso il rapporto costi - posti di lavoro - ha detto il presidente del consiglio comunale Antonio Di Legami - e poi è troppo alto il rischio che deriva dall'emissione delle polveri fini che sono altamente inquinanti e forse anche cancerogene. Non c'era alcunchè da votare - ha continua Di Legami - ma ad ascoltare le relazioni dei tre consiglieri comunali che sono andati ad attingere informazioni presso l'Enea di Roma (Salvuccio Lombardo, Vincenzo Giannone e Giuseppe Paterna), l'argomento non ha ricevuto gli opportuni chiarimenti». Ancora più netta, verso il no, la posizione dell'indipendente Vincenzo Federico che ha auspicato, «lo sviluppo economico del territorio attraverso l'agricoltura, l'agriturismo che certamente consentono la creazione di nuovi posti di lavoro e non sono inquinanti».
L'anno scorso la giunta municipale aveva concesso a due imprese lombarde due estensioni di terreno alla periferia del paese per costruire altrettante centrali termoelettriche a biomassa, ma la delibera venne ritirata dall'amministrazione comunale, dopo che il consiglio comunale chiese al primo cittadino di revocare la delibera di concessione.
ISalvatore Giordano

 

'La Sicilia' del 16 marzo 2002.
Centrale a biomasse: giovedì dibattito in Consiglio

A Riesi il presidente Di Legami presenterà una relazione del Wwf
RIESI - Il consiglio comunale, convocato in forma urgente per giovedì prossimo dal presidente Antonio Di Legami, torna ad occuparsi nuovamente delle centrali a biomasse. L'iniziativa per i due insediamenti industriali è stata del sindaco Giuseppe Miccichè che la scorsa estate concesse a due ditte lombarde tre lotti di terreno per la realizzazione di due centrali termoelettriche a biomasse. La proposta del primo cittadino, però, trovò ben presto l'opposizione dell'intero consiglio comunale che chiese ed ottenne il ritiro della delibera della giunta municipale. Da allora il silenzio, almeno quello ufficiale anche se il sindaco Miccichè più volte ha richiesto la discussione in sede di consiglio comunale. In paese, però, contrari e favorevoli hanno continuato a discutere sull'argomento. 
Tra i più attivi nello schieramento dei contrari all'insediamento industriale, c'è il presidente del consiglio comunale Antonio Di Legami che nel corso del prossimo consiglio comunale presenterà una relazione del WWF per un'analoga iniziativa in provincia di Forlì. «Sono molti - dice Di Legami - gli argomenti che impediscono tale insediamento, lo dicono diversi studi e relazioni tecniche di esperti nel campo sulle quali mi sono documentato. A cominciare dalle condizioni meteo -climatiche che possono subire inversioni termiche poco favorevoli alla diluizione degli inquinanti che verrebbero ad essere sparsi nell'aria, per continuare all'impatto ambientale e concludere con il negativo bilancio finanziario del progetto che prevede - in realtà - una disponibilità di trenta posti di lavoro, non gli oltre 150 annunciati, con un costo di oltre 800mila euro di spesa per ogni unità lavorativa. 
Ci sono parecchi dubbi - continua Di Legami - sull'alimentazione reale delle due centrali: si parla di cippato di legno, ma è già previsto che sarà sostituito con potature di vite e fruttiferi e le biomasse legnose da cultura a breve turnazione. Insomma, le due centrali termoelettriche a biomasse possono essere due grandi inceneritori camuffati, con le conseguenze del caso». 
Tra gli altri argomenti inseriti in agenda per giovedì sera, c'è anche la nomina del revisori dei conti (sembra che tra i partiti politici presenti in consiglio sia stato raggiunto un accordo per arrivare all'elezione di questa importante figura professionale necessaria per il bilancio di previsione, senza il quale l'attività del Comune è ridotta) e la proroga delle convenzioni edilizie già decadute rientranti nella durata massima di dieci anni.
Salvatore Giordano

 

Dal quotidiano 'La Sicilia' del 23 ottobre 2001
«La centrale non inquina»
«Per le biomasse si usano scarti forestali»

RIESI - Con un comportamento pervicace che tutti – avversari e amici – gli riconoscono, il sindaco Giuseppe Miccichè continua ad insistere sulla «fattibilità del progetto che prevede la costruzione di due centrali termoelettriche a biomassa nel territorio di Riesi».
L'iniziativa della giunta comunale risale allo scorso mese di settembre; con una delibera vennero concesse a due società del settore tre lotti all'interno dell'area industriale di contrada Trabia-Tallarita, per la costruzione di due centrali termoelettriche a biomassa. L'iniziativa del sindaco, però, non venne condivisa dal consiglio comunale che, nonostante i pareri positivi di vari enti e organismi regionali tra i quali anche l'Ausl, chiese ed ottenne la revoca della delibera di concessione. Sull'argomento il sindaco fece un documentato intervento nel corso di una delle tante assemblee del civico consesso e anche un comizio in piazza, ma tali argomentazioni non fecero breccia tra i consiglieri che restarono granitici sul loro «no alla iniziativa del sindaco».
Insomma, il consiglio comunale bocciò quanto promosso dalla giunta comunale, ma non ha mai espresso un chiaro e definitivo parere negativo in merito alla fattibilità del progetto che in molti, e tra questi alcuni dei consiglieri comunali che avevano votato per la revoca della delibera di concessione, ritengono «una manna per l'economia e l'occupazione del paese». Ogni decisione è stata rinviata di due mesi.
E da ieri mattina – ospite del sindaco Miccichè – in paese si trova l'ingegnere Alberto Osti, direttore generale della San Marco biomasse di Milano, una delle due società che avevano espresso l'intenzione d'impiantare a Riesi le due centrali termoelettriche. «Il nostro intervento a Riesi – ha spiegato l'ing. Osti ieri sera ai consiglieri comunali – prevede un investimento di 70 miliardi; a regime le due centrali termoelettriche avranno una ricaduta occupazionale diretta di 50 posti e altri 150 saranno disponibili nell'indotto. La nostra iniziativa non è un inceneritore, ma una centrale termoelettrica che come combustibile, secondo quanto deciso nella conferenza mondiale di Kioto sulla salvaguardia ambientale, utilizzerà scarti forestali, potature, cioè quelle coltivazioni forestali a breve ciclo che possono ricevere incentivi economici dalla Comunità europea. Non c'è pericolo di alcun inquinamento e per questo motivo invitiamo tutti a visitare altre centrali già funzionanti a Crotone o in Lombardia».
Questa mattina l'ingegnere Alberto Osti incontrerà gli imprenditori locali e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nel pomeriggio presso il teatro dell'oratorio salesiano sarà il turno dei cittadini che, in definitiva, sono quelli direttamente interessati.
Salvatore Giordano

Dal quotidiano 'La Sicilia' del 16 ottobre 2001
Per le biomasse sarà il Consiglio comunale a decidere
Riesi, la Giunta revoca l'ok per le due centrali

RIESI – Questo pomeriggio la Giunta comunale revocherà la delibera con la quale lo scorso mese aveva concesso tre lotti a due imprese lombarde per la costruzione di due centrali termoelettriche a biomassa. L'ha annunciato, ieri pomeriggio, il sindaco Giuseppe Miccichè, in risposta alla richiesta di revoca deliberata dal Consiglio comunale nel corso della sua ultima riunione, revoca che ieri è stata sollecitata dal presidente del Consiglio comunale Antonio Di Legami e alla proposta di referendum consultivo avanzata dal consigliere comunale forzista Franco La Cagnina.
«La revoca della delibera di giunta – ha spiegato il sindaco Giuseppe Miccichè – non tanto per un atto dovuto, ma perché voglio affidare al consiglio comunale e all'intera cittadinanza la gestione di quell'iniziativa che a mio parere è corretta e certamente avrà notevoli ricadute sull'economia del paese; devono essere loro a valutare se questo progetto può essere realizzato». Per fare il punto della situazione il sindaco, ancora una volta, ha privilegiato il contatto diretto con i suoi elettori e domenica sera è salito sul palco di piazza Garibaldi da dove, dopo aver fatto la cronistoria dell'intera vicenda, ha pure annunciato che «il 22 e il 23 ottobre tutti i cittadini e i consiglieri comunali potranno incontrare i responsabili delle imprese che hanno espresso la volontà di investire a Riesi, di realizzare queste due centrali termoelettriche a biomassa». Tutti potranno esprimere le loro opinioni, di ricevere informazioni e spiegazioni, allo scopo di comprendere se «l'iniziativa intrapresa dall'amministrazione comunale che prevede l'assunzione di almeno 25 unità lavorative per ciascun impianto e altri 200 posti saranno disponibili nell'indotto» può essere realizzata a Riesi senza causare danni all'ambiente. Il sindaco Miccichè ha ieri chiesto all'Ufficio tecnico comunale «di individuare un'altra zona nel territorio comunale idonea ad ospitare la realizzazione delle due centrali».

 

Dal quotidiano 'Giornale di Sicilia' del 16 ottobre 2001
Centrale che produce energia dal legno
Nuovo scontro fra Miccichè e Di Legami

RIESI. (sg) E' sempre aspra la polemica fra il sindaco Giuseppe Miccichè e il presidente del Consiglio Antonio Di Legami. Il terreno di scontro, adesso, è rappresentato dall'area di contrada Trabia-Tallarita, che il comune vorrebbe assegnare per una centrale elettrica a biomasse. Di Legami la scorsa settimana aveva "intimato" al sindaco di revocare la delibera, Miccichè ieri gli ha scritto "chiedendogli di individuare altri siti possibili"
La risposta di Di Legami è stata quanto perentoria: "Il 9 ottobre il consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione con la quale le veniva intimato di revocare la delibera. Le ricordo che lo statuto comunale prevede che il sindaco è tenuto a dare esecuzione alle delibere del consiglio. La invito pertanto ad attenersi a quanto previsto dallo statuto e a revocare immediatamente la delibera di giunta".