La trasmissione
Ambiente Italia del 13 aprile 2002

La centrale fotovoltaica di Serre (Salerno)
San Severo contro la centrale della Mirant-Techint
Centrale di La Casella (Piacenza)
Il sito di Ambiente Italia offre on line la registrazione delle trasmissioni (audio-video), disponibili alcuni giorni dopo l'evento.

La trasmissione Ambiente Italia ha trattato l'argomento delle centrali turbogas nel contesto più generale della produzione dell'energia, iniziando dai prati di Serre, accanto alle pecore che pascolavano sotto i pannelli solari della centrale fotovoltaica più grande del mondo: un esempio di sviluppo compatibile con l'ambiente, ha fatto notare il sindaco, e un grande ritorno di immagine per questo piccolo comune campano.
Poi, servizi e interviste a ritmo incalzante per presentare il parere degli esperti, il punto di vista dei responsabili di governo, l'opposizione dei comitati alle nuove grandi centrali.
Si cita il decreto sblocca-centrali e il contestato ritocco alla Valutazione di impatto ambientale. Ma è il presidente dell'Enea, lo scienziato Carlo Rubbia, che indica quali dovrebbero essere gli orientamenti attuali: Auspico che ci sia un grande rinnovamento del mercato, che possa spingere regioni, province, villaggi a moltiplicare in grande numero tutte queste piccole applicazioni (di energia rinnovabile). Dobbiamo favorire e incoraggiare gli operatori. Se noi non diamo una grossa scossa al sistema energetico di oggi, non usciremo mai dalla vecchia tradizione della centrale fatta a carbone, a gas naturale o a olio naturale, che produce energia in maniera stabile e sempre più inaccettabile dal punto di vista dell'ambiente.
Le ricette per fronteggiare l'attuale situazione delle forniture, della produzione e dell'acquisto dell'energia sono per il WWF e per altre associazioni il risparmio energetico, la ristrutturazione dei vecchi impianti molto inquinanti e la scelta delle fonti alternative. Mario Balducci, sottosegretario all'industria, afferma che i nuovi impianti saranno in tutto 15 o 20, di cui solo 10 saranno nuove localizzazioni.

Poi, una per tutti, la situazione a San Severo (Foggia), dove la Mirant-Techint intende costruire un impianto da 400 Mw. Rappresentanti del comitato vengono intervistati nell'area stessa dove dovrebbe sorgere la centrale. Tonino D'Angelo, portavoce del comitato, mostra la bellezza del luogo e cita anche le produzioni doc, facendo notare come invece nella stessa Valutazione di impatto ambientale si dica che non ci sono colture pregiate. I rappresentanti degli agricoltori chiedono come potranno garantire prodotti di qualità sotto i fumi di una centrale.
Il tecnico della ditta costruttrice, invece, nega che ci sarà un problema di inquinamento, affermando che la futura centrale inquinerà non più delle macchine che transitano nella strada sottostante il luogo dove stanno parlando. Un'affermazione volutamente banale e ad effetto, simili a quelle riportate nelle contestate audizioni di Libertyville (Illinois - USA) un paio di anni fa, dove l'inquinamento di una centrale di egual potenza veniva paragonato a quello di 3 piccole caldaie di riscaldamento domestico. A Libertyville, ci fu anche il referendum e questi argomenti non convinsero la popolazione che si espresse per il 67% contro l'impianto. Ma in quella località americana i rappresentanti eletti, pur essendo favorevoli alla realizzazione dell'impianto, non si sottrassero al referendum e accettarono senza traumi il responso degli elettori. A San Severo, invece, il referendum non lo vuole il sindaco, perché non è ancora stato formalizzato il suo regolamento, un ostacolo facilmente superabile, lascia intendere il giornalista. Ma a San Severo il sindaco rifiuta anche l'intervista, forse per non doversi giustificare delle pesanti accuse che Tonino D'Angelo gli rivolge: il sindaco sarebbe a capo di un vero e proprio comitato d'affari, che vede suo cognato e il di lui fratello estensore del progetto e il Sig. Ottavio Pisante proprietario del terreno. Una situazione emblematica, che il coraggio, la tenacia e un'esperienza più che decennale nelle vicende del Petrolchimico di Manfredonia gli hanno permesso di denunciare. (si veda l'ipertesto preparato dal comitato di San Severo). Le centinaia di miliardi che queste megacentrali smuovono, comportano un alto rischio di alterazione della dialettica democratica dei comuni e spiegano in parte i forti e insanabili contrasti manifestatisi anche nelle altre localizzazioni.
Di fronte ad una situazione così marcatamente negativa come quella di San Severo, anche il sottosegretario all'industria, che ha potuto seguire il servizio e le interviste in diretta, afferma che occorrerà evitare di costruire centrali in luoghi dove c'è una sollevazione popolare di grande rilievo, perché è possibile secondo il governo individuare 10-12 nuovi siti senza avere una protesta popolare di quelle dimensioni.

Segue poi la visita ad una centrale, quella di La Casella (Piacenza), in fase di trasformazione da olio combustibile a metano. Enel assicura che le quantità di ossidi, azoto e anidride carbonica saranno inferiori ai limiti di legge, mentre l'acqua reimmessa nel Po, che scorre accanto alla centrale, sarà superiore di 3/4 gradi a quella prelevata. Ma è la storia di questa centrale che pesa: l'Enea calcolò all'inizio degli anni '80 che questa centrale emetteva tali quantità di ossidi di azoto e di idrocarburi da provocare danni all'agricoltura per circa 10 miliardi l'anno. Non si studiarono gli effetti sugli abitanti di Sarnato, Castel San Giovanni e Borgonuovo.
Legambiente ricorda che la città di Piacenza ha conti in sospeso per polveri e idrocarburi con la centrale Enel di Piacenza-est, recentemente ceduta alla società Edipower del gruppo Edison. E' in corso una ricerca del Politecnico di Piacenza, non ancora pubblica.

Gianni Silvestrini, direttore generale del ministero dell'ambiente, ha fatto infine il punto sulle fonti rinnovabili. In Europa c'è una forte pressione per svilupparle. Alcuni paesi sono all'avanguardia, come la Danimarca per l'eolico, ma anche l'italia sta migliorando e ora è al 5° posto nel mondo per il fotovoltaico (ma nel 2002 passeremo al 2° posto grazie alla realizzazione del programma tetti fotovoltaici) e al 6° posto per l'eolico.