I libri
Quando un giorno sarò giustamente famoso, qualcuno troverà i miei scritti giovanili, le prove tecniche, i lavori lasciati a metà, i testi delle canzoni, i romanzi nel cassetto. Mi auguro che non succeda come con quegli autori che probabilmente si rivoltano nella tomba, quando i posteri riscoprono e stampano anche le cose orrende che, dopo averle rilette, loro avevano saggiamente deciso di lasciar perdere e maldestramente dimenticate poi da qualche parte. Succede che qualcuno recupera quegli scarti, li pubblica, e il mondo allora applaude al "capolavoro inedito".
In realtà, salvo qualche eccezione, il mio personale rapporto con gli editori è stato finora abbastanza problematico.
Comunque, questi sono i titoli usciti finora:
dalla presentazione di Mario Tozzi.
"Leggendo il libro, sembra proprio di seguire una serie di laboratori come uditori, pronti a cogliere nei metodi dell'animatore, quella sensibilità che gli permette di tirar fuori dai ragazzi la creatività e la teatralità che ciascuno di loro custodisce e spesso nasconde nel proprio essere". In "Dramma.it, la casa virtuale della drammaturgia contemporanea", giugno 2006.
"Con l’attenzione che l’uomo di teatro sa avere, Paolo Beneventi ripercorre le sue esperienze con i piccoli, e intanto traccia una strada. Alla fine il computer smette di essere un oggetto di studio per diventare semplice strumento, tastiera e mouse non sembrano così diversi da carta, forbici, colla e colori, e la paura tecnologica sparisce".Mimmo Varone, “BresciaOggi”, 2.7.99.
"Il libro riveste un interesse particolare perché è in assoluto la prima storia generale del teatro considerata in relazione all'infanzia". A colloquio con Paolo Beneventi, a cura di Letizia Bolzani, "Ti tatr", semestrale del gruppo Svizzera italiana ASTEJ , associazione svizzera teatro per l’infanzia e la gioventù, aprile 1994.
"Si va dal mimo alla voce, dalle storie per il teatro ai burattini e si scoprono anche possibilità nuove per indagare il rapporto con la televisione ("il telegiornale dei bambini", "i bambini e la pubblicità"), con il cinema e il computer". Fulvio Panzeri, "Sfoglialibro", gen-
"I temi sono quelli della fantasia, del gioco linguistico, dell'accostamento insolito, del dar parola ai sogni, alle speranze dei bambini". w.f., “Andersen”, marzo 1990.
Animazione e nuove tecnologie, in De Biase -
... per progettare comunicare e produrre fin dall’infanzia, perché le intelligenze non si atrofizzino nell’abitudine al nulla, in Ignazio Licciardi (a cura di), Leggere pedagogicamente..., Franco Angeli, Milano 2008
Introduzione alla storia del teatro-