Il treno
Uomini giganti gonfi come mongolfiere
sopra carovane ti vengono a cercare
mangiano di tutto e hanno sempre fame
ci resta solo il tempo per poterli seminare
quando la mia orchestra suonava alla stazione
sbattevan le valigie in quella confusione
i giornali svolazzavano gridando la notizia
mettetevi al riparo mettetevi a scappare
La gente che spingeva per salire sopra al treno
gridavano le donne gridava il capotreno
ed io guardavo incredulo le mamme coi bambini
gli occhi spaventati nelle facce ai finestrini
Grida grida la gente, grida grida la gente
buttan giù le porte e brucian la città
Grida grida la gente, grida grida la gente
buttan giù le porte e brucian la città
Fu così che anch'io mi trovai sopra quel treno
per non farmi del male per restare tutto intero
pensai che in fondo ero in una brutta situazione
che dava alla mia vita ancora un'altra direzione
Cominciai così a viaggiar con quella gente
con la valigia sempre in mano a un unico destino
costretta per la vita a dover sempre scappare
con la speranza un giorno di potersi ritrovare
Scappa scappa la gente, scappa scappa la gente
scappa scappa lascia la città
Scappa scappa la gente, scappa scappa la gente
scappa scappa lascia la città
E in quelle notti il treno si fermava a riposare
noi stretti intorno al fuoco per poterci riscaldare
cadevano le stelle quella notte nella piana
sulla campagna che brillava al chiaro della luna
Il suono di un violino che nell'aria si spandeva
incontrava il canto di una donna che lo rincorreva
le mani che battevano eran pronte a trascinare
le gonne delle donne che partivano a ballare
Viaggia viaggia la gente, viaggia viaggia la gente
viaggia viaggia lascia la città
Viaggia viaggia la gente, viaggia viaggia la gente
viaggia viaggia lascia la città
Salta salta la gente, salta salta la gente
salta salta per la libertà
Salta salta la gente, salta salta la gente