PESCI ACQUE SALATE
Tonno rosso (Thunnus thynnus) |
Il
gigante dei pesci marini nel Mediterraneo, e un po’ il simbolo della
pesca in mare, almeno in Italia, il Tonno rosso è il sogno dei
pescatori di mare che si cimentano nel Big Game (il Grande gioco), con
le tecniche del drifting, volte alla sua cattura. |
Corvina (Sciaena Umbra) |
|
Tecniche di pesca: Rockfishing, bolentino. |
Esche naturali: Pesci vivi, trncetti di calamari e seppie, tutti i tipi di vermi. |
Periodo migliore: Tutto l'anno. |
Cefalo Comune (Mugil Cephalus) |
Il Cefalo ha il corpo allungato, arrotondato nella parte centrale e compresso posteriormente, il capo ottuso e posteriormente compresso. la bocca ampia è provvista di denti minuti e poco taglienti. La livrea del Cefalo è grigio azzurra o verdastra sul dorso e grigio uniforme sui fianchi. Appartenente alla classe degli Osteitti, all'ordine dei perciformi, alla famiglia dei mugilidi, il cefalo può raggiungere i 120 cm. di lunghezza ed un peso di 5 Kg. Predilige i fondali sabbiosi o melmosi prossimi alla costa, le zone portuali ed estuarie, ed è diffuso nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero, nell'Atlantico orientale dal Golfo di Guascogna, all'Angola. Pesce generalmente poco ricercato per le carni, ma di grande combattività. |
Tecniche di pesca: Al Tocco, all'Inglese, raramente a Surfcasting. |
Esche naturali: Vermi, bigattini, pastelle, sardine, pane.... |
Periodo migliore: Presente tutto l'anno. |
Grongo (Conger Conger) |
Il grongo ha il corpo anguilliforme, subcilindrico nella parte anteriore e compresso in quella posteriore. Il muso è lungo ed ha una bocca molto ampia dotata di poderose labbra e poderosi denti. Questi ultimi sono particolarmente ravvicinati e taglienti, abbinati ad una fila più interna di più piccoli e conici. Le pinne pettorali sono molto sviluppate, mentre quella dorsale e quella anale, sono congiunte a quella caudale. La sua colorazione varia dal nero al marrone al biancastro, con la particolarità delle pinne impari, bordate di nero. Appartenente alla classe degli Osteitti, all'ordine degli anguilliformi, alla famiglia dei Congridi, il grongo può raggiungere anche i 2 mt. di lunghezza. per un peso superiore ai 90 Kg., vive nel Mar mediterraneo, nel Mar Nero, nell'Atlantico orientale dalla Norvegia al Senegal. Predilige i fondali rocciosi ricchi di anfratti e tane, o anche sabbiosi e melmosi, fino a 600 - 800 mt.. Pesce combattivo e poco ricercato per le sue carni. |
Tecniche di pesca: Surfcasting, Rockfishing, Bolentino. |
Esche naturali: Pesci morti, pesci vivi, seppie, calamari, vermi. |
Periodo migliore: Presente tutto l'anno. |
Murena (Muraena Helena) |
La murena ha il corpo tipicamente anguilliforme, molto robusto e leggermente compresso ai fianchi. Il capo è molto corto e molto robusto, con il profilo convesso. La bocca è molto ben sviluppata e ricca di denti acuminati e taglienti. Le sue narici sono tubolari ed evidenti. Completamente assenti le pinne pettorali e ventrali, mentre la pinna dorsale si collega con quella caudale e con quella anale. I colori della murena sono i tipici bruno - nerastri con evidenti striature giallastre - rossastre. Appartenente alla classe degli Osteitti, all'ordine degli anguilliformi, alla famiglia dei Murenidi, la murena può raggiungere e superare i 130 cm. di lunghezza per un peso a volte superiore ai 7 Kg. Predilige i fondali rocciosi ricchi di anfratti e tane, da pochi metri di profondità, sino a 80 o più metri. Vive nel Mar Mediterraneo, nel Atlantico orientale dalla Manica al Senegal. Carni molto gustose e ricercate. |
Tecniche di pesca: Rockfishing, bolentino. |
Esche naturali: Pesci morti, pesci vivi, seppie, calamari, vermi. |
Periodo migliore: Tutto l'anno. |
Rana Pescatrice (Lophius Piscatorius) |
La rana pescatrice ha la parte anteriore del corpo particolarmente larga ed appiattita. La sua bocca è estremamente larga di forma ovale ed è rivolta verso l'alto. Ha due pinne dorsali, la prima di queste è costituita da alcuni raggi spinosi rivolti verso l'alto. Le pinne pettorali sono sostenute da una sorta di braccio mobile. La colorazione della rana pescatrice è bruna con alcune sfumature violacee e verdi, presenti anche molte macchie biancastre su tutta la pelle che risulta nuda e flaccida. Appartenente alla classe degli Osteitti, all'ordine dei Lofiformi, alla famiglia dei Lofiidi, la rana pescatrice può raggiungere i 2 mt. di lunghezza ed un peso di 30 Kg. Predilige i fondali sabbiosi o melmosi e detritici, da 20 metri a oltre 500 metri. E' diffusa nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero, nell'Atlantico orientale dallo stretto di Gibilterra al Mare di Barents. Pesce molto ricercato per la bontà delle sue carni |
Tecniche di pesca: Bolentino, palamiti. |
Esche naturali: Pesci vivi, pesci morti, sardine, calamari |
Periodo migliore: Presente tutto l'anno. |
Lampuga (Coryphaena hippurus) |
Predatore dei mari caldi, da qualche anno si è espanso in gran numero nelle nostre coste arrivando anche a poca distanza da riva e incrementando la sua taglia. Pelagico dai colori sgargianti è considerato uno dei più bei pesci del Mediterraneo. E’ presente un marcato dimorfismo sessuale, in cui il maschio (bull=toro per gli americani) si differenzia dalla femmina per il profilo spiovente del capo. Abita tutti i mari caldi del mondo, dove prende diversi nomi comuni, dolphinfish in inglese, dorado in spagnolo. Raggiunge taglie ragguardevoli quasi due metri di lunghezza per 40 kg di peso. E’ un vorace cacciatore di pesci e cefalopodi, e spesso interi branchetti sostano sotto relitti galleggianti. |
Tecniche di pesca: Traina veloce, Spinning, Mosca, Rockfishing, Pesca col vivo. |
Esche: artificiali di qualsiasi tipo, cefalopodi e pesci esca sia vivi che morti. |
Periodo migliore: periodo estivo, in quanto in inverno rallenta moltissimo il suo metabolismo. |
Pesce serra (Pomatomus saltatrix) |
Altro
vorace predatore, il pesce serra è un pesce che ha beneficiato molto
del riscaldamento del Mar Mediterraneo, dove ora ha quasi colonizzato
ogni costa. Il profilo minaccioso, con la bocca irta di denti acuminati,
la linea idrodinamica e il colore grigio azzurro del corpo, ne fanno un
perfetto predatore di altura, che spessissimo accosta a riva per
cacciare. |
Tecniche di pesca: Traina, Spinning, Pesca a mosca, Rockfishing, Surfcasting. |
Esche: Artificiali di qualsiasi tipo, pesci esca vivi e morti. |
Periodo migliore: dalla primavera all’estate, anche se l’inverno porta gli esemplari di maggiori dimensioni. |
Luccio di mare (Sphyraena sphyraena) |
Predatore
endemico e presente da tempo lungo le coste del Mediterraneo
meridionale. Oggi non si fa che parlare di invasione di barracuda, causa
la tropicalizzazione, ma si confonde la specie mediterranea con |
Tecniche di pesca:Traina, Spinning, Pesca a mosca, Rockfishing. |
Esche:artificiali di ogni tipo, pesci esca sia vivi che morti. |
Periodo migliore:dalla primavera all’autunno. |
Spigola o branzino (Dicentrarchus labrax) |
Rappresentante
della grande famiglia dei Serranidi, è uno dei più rinomati e
ricercati, anche dal punto di vista culinario. |
Tecniche di pesca: Traina, Spinning, Pesca a mosca, Surfcasting, Morto manovrato. |
Esche: artificiali, vermi marini, pesci esca sia vivi che morti, bigattini. |
Periodo migliore: nel periodo invernale gli esemplari di taglia maggiori sono ben presenti, in quello estivo prevalgono anche quelli giovani. |
Cefalo comune (Mugil cephalus) |
Il
Cefalo comune fa parte della grande famiglia dei Mugilidi, presente in
Mediterraneo con diverse altre specie. Questa specie è quella che può
raggiungere le dimensioni maggiori. Caratterizzato da un dorso
olivastro, corpo argentato e ventre bianco, presenta una forma
affusolata con cui è in grado di nuotare velocemente. |
Cefalo dorato (Liza aurata) |
E’
la specie più comune e più insidiata da moltissimi appassionati che
praticano la pesca in mare, il Cefalo dorato o Gargia d’oro, è
presente in una innumerevole quantità di ambienti sparsi su tutte le
nostre coste, ma che hanno come denominatore comune la presenza di
porti, dighe o foci di fiumi, che questo mugilide frequenta in branchi
numerosi alla ricerca di cibo, costituito da organismi bentonici,
detriti, ed occasionalmente di insetti e plancton. La sua livrea è di
un color grigio argenteo sul dorso e sui fianchi, e argentea
sull’addome, caratteristica che gli ha valso il nome sono le due
macchie dorate presenti poco sopra la branchia. |
Ricciola (Seriola dumerilii) |
Rappresentante
della famiglia dei carangidi, la ricciola è una delle specie più
grandi della famiglia, potendo arrivare tranquillamente ai 50
chilogrammi di peso (e superarli), per quasi due metri e mezzo di
lunghezza. La ritroviamo soprattutto lungo le secche rocciose e talvolta
ed in alcune località anche vicino a riva, lungo scogliere a picco sul
mare. Gli esemplari giovanili, detti limoncini (per via della striscia
gialla molto marcata sul muso) sono frequenti vicino a riva, e vengono
spesso pescati in gran numero. La sua distribuzione comprende tutto il
Mediterraneo, e gli Oceani Atlantico e Indiano, dove si ritrova assieme
ad altre specie della sua famiglia. Predatore vorace, predilige pesci e
cefalopodi (in particolar modo seppie ed aguglie). |
Leccia amia (Lichia amia) |
Altro
imponente rappresentante della famiglia dei carangidi è questo potente
nuotatore, dalla forma compressa, quasi romboidale, e dal colore
argenteo del corpo. La leccia amia è un predatore vorace, ai danni
soprattutto dei pesci. |
Aguglia (Blone belone) |
Pesce
caratterizzato dal lungo rostro e dalla forma allungata e colore
argentato, presente in alto mare e lungo tutte le coste del Mediterraneo
e assieme ad altre specie della sua famiglia anche nei mari del mondo. |
Sgombro (Scomber sgombrus) |
Fa
parte della grande famiglia dei Tunnidi, e più precisamente della
sottofamiglia degli Scombridi. |
Cernia bruna (Epinephelus guaza) |
|
Cernia di fondale (Polyprion americanus) |
Questo
Serranide è la preda più ambita dai praticanti del bolentino di
fondale. Abita i grandi fondali rocciosi e i relitti a profondità
elevate, ma i giovani esemplari li possiamo ritrovare anche sotto i
relitti galleggianti. Predatore di grandi crostacei, cefalopodi e pesci
bentonici, si muove poco dalla sua tana, e preferisce sferrare i suoi
attacchi all’aspetto. È caratterizzata dal colore uniforme grigio
piombo, è caratterizzata da una grande bocca e dalla grande testa
attraversata da una cresta ossuta. Abita il Mediterraneo ma anche tutto
l’Atlantico e il Pacifico. Una curiosità, il nome latino Polyprion
americanus non fa riferimento al fatto che questa cernia venga
dall’America, dove per altro è molto rara. Raggiunge un peso massimo
di 100 chilogrammi per 2,10 m di lunghezza. |
Ombrina (Ombrina cirrosa) |
L’ombrina
è il rappresentante più noto della famiglia degli Scienidi, presente
nel Mar Mediterraneo. Il nome comune deriva dalla marezzatura giallastra
presente sul dorso che crea quasi un’ombra. Il colore di base è
l’azzurro grigio, col ventre argenteo. L’Ombrina è un pesce di
fondo, grufolatore che ritroviamo nei fondali sabbiosi e talvolta anche
in quelli rocciosi, in cerca delle sue prede abituali, che sono
rappresentate dai molluschi nascosti nella sabbia. I giovani, ma spesso
anche gli adulti, li possiamo ritrovare anche presso le foci dei fiumi.
La sua distribuzione comprende tutto il Mediterraneo, e la si ritrova
anche nell’Atlantico Orientale, dal Golfo di Biscaglia e Gibilterra
fino al Marocco del sud, il Mar Nero ed il mare di Azov. |
Corvina (Sciaena umbra) |
La
corvina è un altro rappresentante affascinante della famiglia degli
Scienidi. Contrariamente alla sua parente descritta sopra, questa specie
la ritroviamo solamente in fondali rocciosi, dove si nasconde in tane, e
ne esce solo durante la notte per nutrirsi. Il colore di fondo è di un
marrone violaceo iridescente, con le pinne tinte di giallo limone. Si
nutre di piccoli pesci e crostacei che scova grazie al piccolo barbiglio
posto sotto la mandibola e che ha funzioni tattili. La sua distribuzione
comprende Atlantico dell'est: Manica alla Mauritania, occasionalmente
verso sud al Senegal, oltre che il Mar Mediterraneo e il Mar Nero. Le
sue dimensioni massime raggiungono i 70 cm di lunghezza per 1,5
chilogrammi di peso. |
Alalunga (Thunnus alalunga) |
Dopo
il Tonno rosso (Thunnus thynnus) questo Tunnidi è il rappresentante di
maggiori dimensioni nel Mediterraneo. Apprezzato soprattutto da chi
pratica la traina veloce, perché movendosi in branchi, si possono avere
catture multiple di questo velocissimo pelagico. |
Tonnetto alletterato (Euthynnus alletteratus) |
E’
il rappresentane più bello della famiglia dei tunnidi, caratterizzato
dalla marezzatura azzurro/bluastra del dorso, attraversata da linee
nere. |
Grongo (Conger conger) |
Il
Grongo è il rappresentante più grosso della famiglia degli
Anguilliformi in Mediterraneo. |
Murena comune (Murena melena) |
Conosciuta
fin dall’antichità per la bontà delle sue carni, era allevata dai
Romani in vasche speciali, e si narra che venissero nutrite con la carne
degli schiavi che disobbedivano agli ordini dei padroni. |
Palamita (Sarda sarda) |
Questo
pelagico, è molto noto ai pescatori sportivi che lo insidiano con varie
tecniche. Tipica della famiglia dei tunnidi è la livrea argentea,
solcata da sottili strie scure che partono dalla coda per finire a
livello addominale. |
Tombarello (Auxis rochei) |
Usciamo
dalla famiglia degli Scombridi e entriamo in quella dei Tunnidi, col
Tombarello che è la specie più piccola della famiglia. |