La Storia Della Banda

 Atto di nascita.

 E’ nella cronistoria del prevosto don Pietro Veneroni, in data 11 settembre 1913 ed è così descritto: <<…Si procurano gli strumenti della banda e vengono istruiti con impegno i giovani del Circolo Polare e dell’Oratorio dal curato don Vincenzo Zanolli>>.

Il compito di realizzare questo Corpo Bandistico dedicato a Santa Cecilia è dunque affidato a don Vincenzo Zanolli,. maestro competente, diligente e paziente.

La prima comparsa in pubblico.

 Nella festa del Santo Natale <<gira per tutte le contrade del paese ed è ben accolta ed ammirata.>>

Come si presenta?

<< Dal semplice berretto di panno nero filettato d’oro, il neonato Corpo Bandistico si riveste ben presto di una smagliante divisa con cappello piumato alla bersagliera, confezionato dagli Artigianelli e costa 8.500 lire>>.

Nuovi direttori.

Da don Zanolli la direzione passa all’indimenticabile don Celestino Gardinali che consacra alla Banda ben vent’anni di fatiche. Anche lo scomparso don Vincenzo Traversi, parroco di San Leonardo ha per qualche tempo la direzione del complesso musicale. A lui succede don Ettore Zucca in un momento nel quale sembra che la pesante crisi che travaglia altri corpi debba segnare la fine anche del nostro Corpo Bandistico. L’attività della Banda viene temporaneamente sospesa nel 1948.

 

Dal 1958: la ripresa.

 La sua rinascita nell’agosto del 1958 è un atto di fede e di coraggio di cui dà prova con il parroco don Battista Clerici, il coadiutore don Angelo Gallesi, il quale pensa a raccogliere alcuni dei più giovani ex bandisti e con l’aiuto dei più vecchi riordina i non molti strumenti ritrovati. In Novembre “questo piccolo gruppo” è pronto ad accompagnare con una marcia funebre la processione del 1° novembre, giorno dei Santi, dalla chiesa al cimitero.

Lauri maestro.

“ Di ritorno dal Cimitero attendono i volonterosi giovani, il Prevosto Don Clerici e il maestro Battista Lauri di Pavia, che si dichiara disposto ad assumere la direzione del complesso. Lauri è un uomo di squisita bontà e di non comune valentia e ben presto da tutti amato e stimato grandemente. La Banda riprende la sua attività in occasione della festa della Liberazione del 25 aprile 1960. Nel Settembre 1960, a Rinasco, in un riuscitissimo concerto i nostri “artisti degli ottoni e dei legni” ottengono un riconoscimento e calorosi applausi. Il M.o Lauri tiene la direzione sino al marzo del 1963 e negli ultimi tempi pur affetto da un male inesorabile riesce a comporre bellissimi pezzi tuttora nel repertorio della nostra Banda.

1961: la nuova divisa.

La popolazione di Belgioioso, entusiasta per il concerto tenuto in settembre in una gremitissima piazza Vittorio Veneto in occasione del centenario dell’Unità d’Italia <<premia maestro ed allievi con il dono di un’elegantissima divisa, offrendo spontaneamente la somma di 825.720 lire, tale da ricoprire tutta la spesa.>>

Aprile 1963

Il nostro complesso sfila nel velodromo Vigorelli a Milano ed allieta gli intervalli (in tribuna d’onore) nel corso di una manifestazione ciclistica alla presenza di campioni quali Bartali, Maspes, Gaiardoni e personalità in questo campo come Tano Belloni e Vincenzo Torrioni.

Agosto 1963.

Continua l’attività sotto la direzione del prof. Giovanni Bracchi di S. Angelo Lodigiano che dimostra di saper riprendere le belle tradizioni create dai suoi predecessori. Di lui si ricorda con orgoglio la partecipazione al Convegno Bandistico nel settembre di tale anno a Brembio e soprattutto quella concernete il Primo Convegno Bandistico ANBIMA tenutosi nell’Arena di Verona il 19 settembre 1965 dove la nostra Banda ottiene un diploma di lode (i nostri bandisti in quell’occasione sono in prima fila sul palco di quel prestigioso “teatro”, sotto la guida dell’insigne M.o Bertolucci dell’Accademia S. Cecilia di Roma). Da ricordare anche il Convegno Bandistico organizzato nel Guigno ’67 a San Pellegrino, dove i nostri bandisti che erano tra i prescelti (unitamente ad alti 5 corpi bandistici della Lombardia) per il Concertone, per un ritardo di origine gastronomico – stradale non giungevano in tempo nel pomeriggio per l’esecuzione, dopo aver fatto le prove al mattino sotto la direzione del M.o Sabbioni dell’Arena di Verona.

La nuova sala.

In sostituzione della precedente sala, ricavata dalla chiusura di parte del porticato che chiude il cortile dell’Oratorio verso Piazza della Libertà, viene costruita la nuova sala dedicata alla memoria del Maestro Lauri, che conclude la sua vita terrena l’8 maggio 1964. L’opera è realizzata da un gruppo di bandisti sulla roggia Speziana, nel Campo Sportivo “S.Michele”.

Giugno 1965; Università di Pavia.

Per alcuni minuti Herbert Von Karajan è direttore della nostra Banda. Il fatto è così ricordato nella cronaca: << L’Ateneo di Pavia saluta il celebre M.o Herbert Von Karajan. Il Corpo Bandistico è presente alla cerimonia (con il M.o Bracchi) e sul finire della giornata goliardica, mentre il celebre Maestro passa accanto alla banda che inonda il silenzio con i suoi vivacissimi squilli, chiede l’onore di dirigere la marcia finale (è presente anche l’avvenente moglie signora Elette, ex cover-girl di Christian Dior). Ciò avviene tra fragorosi applausi che fortunatamente coprono alcune “stecche” derivanti anche dal comprensibile panico infiltratosi tra gli esecutori>>.

Negli anni precedenti e nei successivi il nostro Corpo Musicale accompagna con le sue note il conferimento della laurea “honoris causa” alle seguenti personalità di valore internazionale:

-         Giulio Natta (premio Nobel per la chimica)

-         Riccardo Baccelli (insigne scrittore e sceneggiatore)

-         Salvador De Madariaga (famoso storico)

-         Prof. Sabin (scopritore del vaccino antipolio)

-         Federico Fellini (regista cinematografico).

Le manifestazioni suddette sono organizzate dall’A.L.A.T. (Associazione Laureati Ateneo Ticinese) di Pavia.

Primo convegno bandistico di Belgioioso.

E’ organizzato egregiamente dalla Pro Loco belgioiosina il 17 settembre 1967.

Partecipano:

-         Corpo Musicale “S. Giorgio” di Villanterio.

-         Corpo Musicale “S. Cecilia” di Pavia.

-         Corpo Musicale “S. Cecilia” di Belgioioso.

Eseguono musica classica e leggera. La Pro Loco consegna ai rispettivi Maestri e Capo Banda una targa ricordo con una bellissima raffigurante il castello di Belgioioso.

Si rinnovano i “quadri” (maggio 1967).

Il complesso beat che suona in Oratorio proprio accanto ai locali dove la Banda effettua le prove non intralcia minimamente l’attività della stessa. Infatti in questo anno un buon gruppo di giovanissimi danno la loro entusiastica preferenza al Corpo Bandistico e gli portano nuova linfa con l’entrata nelle sue file.

Dal 1970 al 1972.

In questo lasso di tempo è direttore di Banda il prof. Baldin Cinzio, diplomato presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza nel 1968.

Lo sostituisce il Maestro Antonio Allegri che fino alla fine degli anni ottanta dirige con passione e competenza il complesso. Nel 1988 prende il timone della Banda il M.o Vittorio Perotti di Pavia, attuale direttore della Banda.

Altre manifestazioni da ricordare.

Giugno 1973: convegno di Varzi.

Maggio 1977: Maggio Rosatese ( a Rosate in provincia di Milano)

Giugno 1979: a Venezia (in occasione del Raid Pavia – Venezia). (Chi non ricorda gli entusiastici applausi in Piazza S. Marco di turisti di ogni nazionalità e i flashes che da ogni angolo della piazza hanno squarciato nell’ora del tramonto quella stupenda penombra?).

Festa di S. Cecilia: un incontro tra amici.

Tutti gli anni bandisti ed ex bandisti si ritrovano a vivere un’intera giornata in compagnia.

Al mattino si danno convegno nella sala “Battista Lauri” per scaldare gli strumenti, poi si portano nella Chiesa Parrocchiale per la S. Messa, celebrata dal nostro beneamato presidente. La Banda accompagna con le sue note il rito e subito dopo si avvia verso la sala dell’Oratorio dove ha luogo il pranzo sociale magistralmente preparato alternativamente dal sig. Rubens e dalla signorina Bianca. Questo incontro tra i bandisti giovani e non più giovani accomunati dalla passione per la musica e da una sincera amicizia non può finire che a pomeriggio inoltrato in serena allegria.