IDA e DACTYL

Ida è un asteroide della famiglia Koronis, che orbita intorno al Sole tra Marte e Giove:
- orbita: 270.000.000 km dal Sole (media)
- dimensioni: 58x23 km
Secondo dei tre asteroidi che siano stati osservati da vicino, Ida fu incontrato il 28 agosto 1993 dalla sonda Galileo, mentre questa era in viaggio verso Giove.
Ida ha un satellite. È il primo satellite naturale di un asteroide che sia mai stato scoperto.
Provvisoriamente designato come "1993 (243) 1", ha poi ricevuto il nome di Dactyl (e la designazione definitiva "(243) Ida I") nel settembre 1994.
Dactyl è all'incirca 1,6 x 1,2 km, sorprendentemente rotondo per un corpo così piccolo. Esso orbita intorno a Ida ad una distanza di circa 90 km.
L'applicazione della terza legge di Kepler all'orbita di Dactyl ci fornisce una stima della massa di Ida e perciò della sua densità. Il valore è più o meno tra 2,2 e 2,9 g/cm3 (o forse un po' maggiore): l'incertezza è così elevata perché l'orbita di Dactyl è conosciuta solo approssimativamente.
All'inizio si pensava che Ida fosse un asteroide di tipo S, come Gaspra, composto da nichel, ferro e alcuni silicati. Ma la densità di 2,9 è troppo bassa perché sia così. Invece potrebbe avere una composizione simile a quelle delle normali meteoriti condriti, le quali sono primitive e per lo più inalterate.
Cosa interessante è che mentre gli spettri di Ida e Dactyl sono molto simili, tuttavia quest'ultimo non è semplicemente un pezzo di Ida. Si pensa che il sistema binario si possa essere formato durante la collisione e la frammentazione che ha creato la famiglia Koronis.
Le superfici di Ida e Dactyl sono assai craterizzate e perciò apparentemente alquanto antiche. Ma calcoli dinamici indicano che tutta la famiglia Koronis è relativamente giovane. Tali calcoli indicano inoltre che gli oggetti delle dimensioni di Dactyl non possono sopravvivere per più di 100 milioni di anni. Forse l'elevata craterizzazione si è formata al tempo della frammentazione che ha creato la famiglia Koronis, piuttosto che 4 miliardi di anni fa, come di solito è nel caso di superfici simili.
Quando Galileo è passata presso Ida, ha registrato delle variazioni nel campo magnetico solare (e un effetto analogo venne trovato vicino a Gaspra). Ciò indica che Ida deve contenere del materiale magnetico, sebbene la sua densità sia troppo bassa per renderlo simile ad un meteorite di ferro o di roccia e ferro.


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