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WILPF Italia - Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà

Dichiarazione della WILPF Internazionale sull'Iraq

La Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà (WILPF) è allarmata dalle minacce degli Stati Uniti d'America di guerra contro l'Iraq.
La WILPF mette in guardia contro un atto così tragico.
Una guerra contro l'Iraq colpirà non soltanto il paese e la sua popolazione, mette a rischio di una ulteriore destabilizzazione l'intera regione.
In più, minaccia di porre l'intero sistema internazionale e le Nazioni Unite in completa confusione.

La WILPF invita il governo degli Stati Uniti d'America e di tutti i suoi alleati a comportarsi da stati membri responsabili delle Nazioni Unite.

Chiediamo agli Stati Uniti e a tutti i paesi di agire nell'ambito delle Nazioni Unite per mettere fine alle sanzioni economiche contro l'Iraq, a cessare le incursioni aeree e i bombardament, a continuare l'embargo sulle armi, a inviare nuovamente le ispezioni delle Nazioni Unite sugli armamenti e ad attenersi alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Chiediamo al governo dell'Iraq di rispettare gli impegni di disarmo presi davanti alle NU. Invitiamo gli Stati Uniti a tener fede al proprio impegno internazionalo di astenersi da aggressioni unilaterali e non giustificate.

E' passato un anno dall'attacco del'11 settembre 2001 al Pentagono ed alle Twin Towers - esattamente 28 anni dopo l'attacco contro il governo democraticamente eletto del Cile l'11 settembre del 1973.

Siamo profondamente rammaricate per la morte dei migliaia dei civili uccisi e maimed in entrambe queste tragedie deploriamo le migliaia di civili uccisi e maimed in Afghanistan nella guerra contro il terrorismo lanciata dagli Stati Uniti d'America il 7 ottobre 2001 e sostenuta dalla NATO, in risposta agli attacchi dell'11 settembre.

Negli ultimi trent'anni il terrorismo, sia nazionalmente che internazionalmente, è stato usato sempre di più come strumento per realizzare obiettivi politici da ciascuna delle parti nei conflitti. Dalla guerra di golfo nel 1991, i conflitti fra gli stati, gli scontri etnici e religiosi fra i gruppi sociali che avevano vissuto insieme pacificamente per secoli sono enormemente aumentati. Sempre più, la maggior parte delle vittime sono civili.

Invitiamo tutti i governi, in particolare il governo degli Stati Uniti, a rinunciare ai metodi militari di risoluzione dei conflitti e a cercare di eliminare le cause del conflitto e a trovare soluzioni con mezzi pacifici per il bene comune di tutti.

La Lega internazionale delle donne per pace e la libertà, che rappresenta donne di molti paesi in tutti i continenti, condanna tutti gli atti di violenza e di guerra. Invitiamo tutti i cittadini a far sentire le loro voci e ad usare la loro buona volontà per impedire ai governi di intraprendere altre azioni militari contro tutti i paesi e qualunque popolo e di fare pressioni perché cerchino attraverso le Nazioni Unite soluzioni politiche ed economiche ai conflitti.

I pericoli per il nostro pianeta e l'umanità sono immensi. Sono reali e hanno bisogno urgentemente di soluzioni pacifiche. Insistiamo che le risorse del mondo, che sono patrimonio comune dell'umanità, siano investite per affrontare queste compiti urgenti e non siano sperperate in atti di guerra.