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                        Comunicato 1

           A partire dal giorno Lunedì 30 Giugno 2003 è attivo il numero verde del:

                     "Filo D'Argento" del Tigullio Golfo Paradiso 800995988

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Il secolo X I X del 20/08/2003

Anziani soli e indifesi: oltre 200 telefonate all’Auser per chiedere aiuto

Solitudine. Richiesta di avere  qualcuno vicino. Magari

"solo" per fare la spesa, andare a comperare le medicine. O perché

a tarda sera sentivano un rumore sospetto sul ballatoio. Hanno telefonato

in 213 sino a Ferragosto. Digitando il numero verde dell’Auser

Filo d’Argento (800.995.988) attivo 24 ore e inserito

nel programma regionale e comunale per gli anziani su Genova:

due terzi erano donne. Più della metà (120) vivono da soli,

in 121 hanno chiesto aiuto diretto immediato. E aggiunge:

«A settembre porteremoal Forum del terzo settore una proposta chiara.

Per costruire, sulla base delle esperienze, un Comitatodei diritti e

del benessere delle persone anziane.

Aperto alle associazioni e ai cittadini». E i partiti? «No. Non perché

siamo antipartiti, ma perché "loro" devono farsi carico di realizzare

nelle istituzioni, i progetti concreti per dare risposte vere al

mondo degli anziani». Agosto ha confermato il problema

solitudine e la fascia di età di provenienza delle richieste:

relativamente poche (15) da chi ha meno di 65 anni, a salire nelle

altre età. In 47 (15 uomini, 32 donne) dalla fascia 65-74 anni. In

88 (13 uomini, 75 donne) tra i 75 e gli 84 anni; 63 (10 uomini

e 53 donne) dagli over 85: hanno chiamato per chiedere informazioni,

ma soprattutto aiuto. Umano, concreto: «in termini più tecnici

— aggiunge Regazzoni — si può dire che sono tutte richieste

di "domiciliarità"». La "domiciliarità" è il nodo centrale. Con la difficoltà

del vivere soli. E la necessità di sapere rileggere in chiave

femminile il pianeta quasi anziani e anziani. Perché le donne sono in maggioranza.

«L’estate amplia e aumenta i disagi, questo è noto — sottolinea

Regazzoni — Aumentano le richieste di aiuto più diretto nelle

fasce orarie diurne mentre calano nettamente nelle ore serali e notturne.

Ma c’è anche chi telefona per sapere se ci sono iniziative di

socializzazione: un ulteriore preciso indicatore della realtà».

Ma le 213 telefonate in pochi giorni impongono un cambio di

passo nell’assistenza. «Il volontariato può fare molto, ma la parte

più complessa dell’assistenza e dei bisogni non può essere sottratta

al "lavoro", cioè ai servizi sociali e ai programmi degli enti

locali. Investire per gli anziani non vuol dire sottrarre risorse al

benessere dei più giovani, ma creare economia sociale. E anche lavoro».

Perchè così tante telefonate? La risposta è in un dato percentuale:

0,7%. È la quota di anziani assistiti dal Comune «a fronte di

una richiesta di almeno il 5% degli anziani genovesi», specifica

Regazzoni. Perché il sistema Genova, basato sul reddito, esclude

una larga fascia di persone che potrebbero anche contribuire alla

loro assistenza. Allora che fare? «La proposta

del Comitato per i diritti e il benessere delle persone anziane —

osserva Regazzoni — può essere la prova del nove. I media hanno

parlato a lungo del problema in questa estate. I politici e i partiti

hanno litigato. Il ministro Sirchia ha dato delle indicazioni, positive

e negative. L’aspetto positivo è quello dei fondi da destinare ai

progetti anziani. Quello negativo il rischio business sull’anziano.

Saranno progetti positivi se non saranno finalizzati al circuito

chiuso casa-ospedale-ricovero-cimitero. Se aiuteranno le famiglie

che si fanno carico degli anziani. Un esempio? Gli asili diurni

per anziani: aiuterebbero le famiglie,romperebbero la solitudine,

creerebbero socializzazione». A settembre 130 nuovi volontari

inzieranno corsi di formazione. «Il comitato che proponiamo

— conclude Regazzoni — dovrà anche servire per non essere impreparati

alle prossime estati. Per far conoscere i bisogni degli anziani.

Denunciare i diritti negati, i soprusi, sia sul territorio sia negli

istituti. Proporre progetti concreti da realizzare». Il telefono

suona. È una donna. È sola: «Da molti anni. A me — dice — basterebbe

solo qualche amica». Una adesso l’ha trovata.

Marcello Zinola

Regazzoni

 

 

Per ulteriori informazioni, contattare:

ASER TIGLLIO G. P.
C.so Garibaldi 49/1
Tel: 0185370371 -  0185395048
Fax:
Internet:        

 

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Ultimo aggiornamento: 19-08-03