Dopo un periodo tormentato di accuse reciproche tramite le televisioni europee, Al Bano Carrisi e Romina Power sembra abbiano sancito
la pace nei loro rapporti. Un amore immenso che è naufragato nelle polemiche in una coppia che sembrava inscindibile. Eppure è successo.
Allora quale speranza nell’amore duraturo? Ma anche se un amore finisce i buoni rapporti si potrebbero conservare. Tuttavia fra i
due artisti vi è un elemento insuperabile di discrasia e di veduta mentale: per Romina la figlia primogenita Ylenia è viva, come ha
detto alla tv tedesca ZDF, per Al Bano Ylenia è senz’altro morta nel fiume Mississipi nel gennaio 1994, come ha scritto nel suo libro
“È la mia vita” del 2007.
Allora cerchiamo di capire quale sia la verità perché se una donna italiana sparisce, tutta la comunità ne è colpita e ne è interessata,
oltre alla legittima famiglia.
Ma allora Ylenia è viva oppure è morta?
YLENIA È VIVA
Cominciamo con ordine. Parecchi anni fa, del tutto traumatizzato dall’impossibilità di avere una risposta purché sia quella vera su
Ylenia, compresa una conferma delle mie indagini, decisi di aprire una pagina web dedicata a Ylenia, dato che è nata a Roma, città
di cui sono cittadino a tutti gli effetti. Il mio lavoro è gratuito e i risultati ottenuti vengono girati gratuitamente alla famiglia
di Ylenia che decide cosa farne. Così cominciarono ad arrivare delle segnalazioni che apparivano del tutto interessanti. La prima
è la seguente del 1999, trovata però sul web in un forum e che oggi non c’è più:
Do anybody know something about YleniaCarrisi? I met her three years ago in Belizeand I miss her so much. She ist know 29,blond and
from Italy. Maybe somebody can give mehint, where she is, where she did go?
Un tale Patrick (cognome scritto) diceva di aver incontrato in Belize Ylenia nel 1996 (tre anni prima del 1999). Ciò significa che
Ylenia era viva dopo la data della scomparsa del 1994.
In seguito, il 9 giugno 2005 mi arriva una nuova mail di una certa Stephanie (cognome scritto) mi avvertiva di aver visto una donna
del tutto uguale a Ylenia, anzi identica, e stava insieme a due bambine di circa 4 e 6 anni, probabili figlie sue. La località è il
Venezuela. Questa informazione è molto importante perché ci dice dove fosse e in che condizioni di vita si trovasse.
Nel 2006 poi ricevo una mail che risulta essere molto importante. Una donna mi avvertiva che un uomo che lavorò per Al Bano in quei
giorni tormentati, che lei conobbe nel 1996, sarebbe l’uomo che conosce tutta la verità e mi forniva il nome e i suoi numeri telefonici.
Due miei collaboratori hanno telefonato a quei numeri e rispose la persona con quel nome e cognome che la donna aveva segnalato. La
donna diceva che questo uomo andò a Saint Augustine ed ottenne informazioni su Ylenia proprio in quella città. Secondo la donna lui
doveva trovarsi, in quella data della mail, in Svezia.
A questa donna ho fatto altre domande a cui mi ha risposto prima di disattivare l’indirizzo mail di provenienza. Lei mi disse che
Ylenia era dunque viva e che l’uomo trovò il bar e l’appartamento che Ylenia condivideva con un tale Chet. L’uomo della ricerca conosceva
Ylenia per averla conosciuta al Le Dale Hotel. La donna però non aveva fornito il proprio nome. L’uomo della ricerca aveva trovato
altre informazione da dare ad Al Bano e Romina ma loro erano partiti da New Orleans e lui non aveva un numero telefonico a cui contattarli.
Dopo questa mail che ha dato riscontri positivi, giunse una serie di mail, alcune anonime, altre no che affermavano la presenza di
Ylenia a Stoccolma, vista da diverse persone e addirittura qualcuno ci avrebbe parlato, come il direttore di una tv locale (qui mail
non anonima). Un uomo di nome James (conosco il cognome) ha scritto alcune mail dicendo che Ylenia si trovava a Stoccolma con l’uomo
della ricerca e lei voleva essere lasciata sola, nel dicembre 2006. Ma egli affermò anche che il padre di Ylenia sapeva di lei, ed
invece Yari Carrisi, da me informato, mi ha scritto, in data 7 dicembre 2006:
"...Purtroppo ne riceviamo spesso di cose, ma finiscono per essere delusioni tutte. Specialmente quando si inventano cose come "her
father knows of her whereabouts" sono indizi che e' solo gente che ha voglia di parlare di qualsiasi cosa".
Di questa grandinata di mail focalizzai l’attenzione, dopo le parole di Yari, soltanto su quelle che davano Ylenia a Stoccolma e quella
che parlava di una televisione locale. L’uomo della ricerca, sapevamo essere a Stoccolma e ora sapevamo che c’era pure Ylenia. Il
primo ottobre 2007 giunge l’ultima mail di un presunto poliziotto di Stoccolma che ammette la presenza di Ylenia in quella città.
Lo studio del testo analizzato da un mio amico appartenente alle forze di polizia italiane ha consentito di capire che c’erano degli
elementi non compatibili con un ufficiale delle forze dell’ordine, proprio in virtù dello stile usato dallo scrivente. Egli parlava
però di una televisione locale di Stoccolma che sapeva.
Con una giornalista tedesca, amica di Al Bano e Romina, tentiamo di arrivare alla verità. Con un lavoro di sensitivo consento di individuare
la televisione locale interessata agli eventi e la giornalista riesce a contattare la persona che dice di aver parlato con Ylenia.
Tuttavia questa però chiede di lasciare perdere la cosa perché non può interessarsene per vari motivi. Ci disse inoltre che fu un
italiano a denunciare la presenza di Ylenia a Stoccolma. Per un caso fortunato mi contattò poi un ex compagno di scuola di Ylenia
che viveva a Stoccolma e mi chiedeva notizie su Ylenia in quel luogo. Io presi la palla al balzo e, malgrado fossero passati ormai
dei mesi e il polverone si fosse alzato, gli chiesi di girare per la città alla ricerca della sua amica. Lui mi ascoltò ma non trovò
mai Ylenia che forse, se ne era già andata in un altro paese.
Da allora poco è cambiato. Però possiamo contare sulle testimonianze di coloro che l’hanno vista anche a New Orleans dopo il fatidico
6 gennaio 1994 e chi la vide a Santo Domingo da febbraio in poi. Possiamo così presumere che Ylenia sia viva e che in quei giorni
di gennaio partì con un gruppo di amici da New Orleans e arrivò a Saint Augustine, probabilmente per il raduno hippie dei figli dell’arcobaleno,
presso la spiaggia vicina di Okala. Da lì sarebbe andata a Santo Domingo. E poi via per il suo destino con documenti nuovi.
Io stesso posso dire di aver incontrato Ylenia a Roma e, ammesso che non fosse una sosia e non credo, o un fantasma, chissà, penso
di aver avuto la fortuna di incontrarla e di aver dialogato con lei con i sorrisi e gli sguardi complici. Una prima volta nel novembre
2004 in un ristorante romano e una seconda nella seconda settimana di settembre del 2006 presso la Rai di Via Teulada. Ma mai pensai
in quei momenti di scattarle una foto, dato lo scambio amichevole di sguardi o la fugacità del momento.
Su di un libro uscito in questi anni si dice che la mistica calabrese Natuzza Evolo parlò con la nonna di Ylenia sul destino della
nipote e che una signora seppe da Natuzza che Ylenia era partita con un gruppo di amici, esattamente quello che era uscito a me con
il lavoro di sensitivo nel gennaio 1994.
YLENIA È MORTA
Secondo due medium Ylenia sarebbe morta uccisa e non se ne deve parlare. Il periodico La Voce di Napoli uscì nel dicembre 1994 dicendo
che Ylenia sarebbe morta durante un rito voodoo ad Haiti nel gennaio 1994. Questa data sembra troppo presto perché Ylenia sia passata
da New Orleans ad Haiti nei primi di gennaio. Se la data è forse sbagliata, può essere sbagliata anche la storia oppure la data è
sbagliata ma è vera la storia e Ylenia avrebbe percorso la strada New Orleans – Saint Augustine – Santo Domingo – Haiti dove avrebbe
trovato la morte durante il rito voodoo, probabilmente in marzo o a fine febbraio.
La testimonianza di Albert Cordova guardiano dell’Acquario delle Americhe sulla riva del Mississippi che disse di aver visto
il 6 gennaio una ragazza bionda buttarsi nel fiume e morire annegata, perde intensità dato che egli si contraddisse più volte sulle
fotografie che gli presentarono e non ci vedeva molto bene. Inoltre il corpo della bionda annegata non fu mai trovato e, malgrado
i discorsi sulla corrente che se lo porta via o il fiume che può non restituire i corpi, rimane una evidente anomalia.
CONCLUSIONI
Come uomo e come sensitivo sono vicino alle famiglie di chi ha perso un congiunto, scomparso e mai più ritrovato. Sono drammi e traumi che non si rimarginano mai e provocano reazioni neurologiche inevitabili. Col mio lavoro di sensitivo ho cercato di lenire le sofferenze e trovare la verità, fosse anche solo un briciolo di verità, per aiutare chi soffriva. Ma le indagini paranormali devono essere affiancate a quelle di polizia per arrivare con successo ad una soluzione. Nel caso di Ylenia sembra che non si sia voluto arrivare alla verità o che si sia taciuta con conseguenze gravi. Allora auguriamoci che Ylenia stia bene e che abbia trovato una sua dimensione e che non voglia essere disturbata né contattata dalle persone a lei più vicine. In caso contrario lancio un appello affinché Ylenia possa tornare presto alle persone care, ponendo fine, in questo caso sì, alla parola mistero. A.N.