Una mattina come
le altre a Barcellona.
Ore 6 del
mattino; la sveglia suona come al solito.
Il suono stridente è come una coltellata per Jordi Navals, di professione barista e cameriere all'occorrenza; una coltellata alla quale non si abituerà mai, ma è l'unica cosa che riesce a farlo alzare dal suo letto.
Almeno nel 98%
delle volte.
Quel mattino
faceva parte evidentemente di quel 2%.
Qualche minuto
dopo un altro suono stridente lo fece sussultare.
Allungò il
braccio per spegnere la sveglia, ma il suono continuava,
insistente e intermittente.
Cazzo! Il
telefono!
- Pronto?
- Ehi Jordi sono
Pep. Muoviti che devi andare a fare servizio al vertice.
- Uffa Pep, ma
perché quando si tratta di servire i potenti chiamate me?
- Jordi, non fare
il cretino. Lo sai che sei un bravo barista e cameriere
all'occorrenza e hai la faccia con quell'espressione servile,
remissiva ma con quel non so che di allegro che piace molto ai
potenti. Vestiti e sbrigati...... ah ricorda di non mettere i
tacchi alti e tantomeno le scarpe col rialzo; lo sai che tra di
loro c'è uno che si incazza se risulta il più basso della
compagnia, no?
- Ma Pep lo sai
che sono 1 e 55, se non mi metto il rialzo.....
- Appunto, ti
voglio nano!
- Ok, ok....
dammi almeno il tempo di andare al cesso!
- No, devi
correre al bar del centro congressuale per preparare tutto,
cacherai lì se ce ne sarà tempo.
Jordi indossa la
divisa delle grandi occasioni e si infila il paio di scarpe più
basse che ha, in pratica delle pianelle.
Una corsa per
Avenida Diagonal fino alla fermata dell'autobus e in mezz'ora
arriva al centro congressi.
- Salve sono
Jordi; lavoro per Pep. Devo servire al bar del vertice.
- Sì, ti stavamo
aspettando.... ma che cazzo hai ai piedi, delle pianelle?
- Ehm.... Pep mi
ha detto che siccome c'è quello, l'italiano, che si incazza se
è il più basso di tutti, allora....
- Ok, ok, ho
capito. Comincia a prepararti, sai la strada vero?
- Sì, non è la prima volta che servo qui. Senti, dici che faccio in tempo ad andare al cesso? Se la mattina non mi libero lavoro mal
- Ok ma sbrigati!
Jordi corre al
cesso, ma, forse a causa della tensione nervosa, non riesce a
liberarsi.
Jordi sa che
però se non si libera passerà una giornataccia e correrebbe il
rischio di farsela addosso durante il coffee break del vertice.
- Ehi, non avete
mica del guttalax?
- Forse sì,
problemi?
- No, è che ne
prendo un paio di gocce tanto per aiutare la peristalsi
intestinale. Se non caco divento nervoso e faccio danni al
lavoro.
- Guarda, ce ne dovrebbe essere un po' dentro ad una vecchia bottiglietta di anisette sotto il bancone del bar; lo tengo lì dentro perché avendo preso il sapore di anice, è più gradevole al gusto quando devo prenderlo..... sai, anch'io ogni tanto.....
Jordi rovista
sotto il bancone del bar e trova la bottiglietta di anisette. Ma
la sua pancia lo avverte che forse non c'è bisogno di aiuto e se
non corre al cesso entro 10 secondi sono cazzi........
Tre minuti dopo,
appena cinque minuti dall'arrivo degli ospiti per il coffee
break, Jordi è pronto, sereno e rilassato.
Ci sono proprio
tutti: il francese Diarroi, il greco Cacavas, l'inglese Shittle,
il tedesco Durchfall..... c'è ovviamente anche l'italiano
Belcessoni, che con uno sguardo paterno ma duro e verso il futuro
si compiace di non essere il più basso di tutti.
Tocca proprio a
lui fare il prossimo intervento al vertice. C'è molta curiosità
su cosa dirà nella sua presentazione dal titolo: "L'Italia,
una nazione sciolta".
Ma prima ci vuole
un bel caffè.
- Ehi
nanerottolo, mi faccia un bell'espresso e mi ci metta un po' di
anisette dentro.
- Ehm
cavaliere...... quella non sarebbe....
- Mi consenta di
servirmi da solo.
Belcessoni
"corregge" il suo caffè e lo beve con aria
compiaciuta.
- Bene, e ora al
lavoro! (urla ai suoi colleghi il Belcessoni).
Non fa nemmeno un
passo quando incomincia improvvisamente a sudare freddo; dalla
sua pancia provengono imbarazzanti rumori che i suoi colleghi non
possono ignorare; sembra uno scarico di un lavandino appena
sturato.
Belcessoni si
incammina verso il bagno dicendo al suo addetto stampa:
- Senti,
spostiamo il mio intervento.... ho un problemino.
E pensando dentro
di sé: speriamo sia solo uno scorreggione, si reca in bagno.
Non era uno
scorreggione, ma un violentissimo attacco di diarrea provocato
dal guttalax all'anice che il povero Jordi aveva cercato di
sottrarre alle forti ma ben curate mani del nostro Belcessoni.
Fu una disfatta.
Il vertice
riprese i lavori senza il prezioso contributo della nostra
nazione.
I partecipanti
non sapranno mai cosa volesse intendere il nostro Belcessoni con
"nazione sciolta", ma forse, pensandoci bene, una vaga
idea potrebbero avercela........