Mi ha sempre affascinato il lato "sensoriale" della chimica analitica classica, quella parte dove i fenomeni e le reazioni vengono "osservati" e analizzati utilizzando appunto i nostri sensi.

In antichità (ma in tempi mica poi così remoti) si usava molto anche il gusto. Per fortuna ora no.

L'udito devo dire si usa pochissimo, anche se alcune volte può aiutare.

Gli altri 3 sensi però vengono utilizzati molto anche ai giorni nostri.

In ordine di importanza: vista, olfatto e tatto.

Consistenza, odore e colore sono caratteristiche delle sostanze che si utilizzano, dei campioni che si analizzano e delle reazioni che si osservano.

Direi anzi che la chimica classica è soprattutto colore e odore.

Se non hai vista e olfatto non puoi lavorare né sopravvivere in un laboratorio.

L'odore a volte, ma il colore più spesso, sono soggettivi.

Ognuno si deve fare il proprio sistema di riferimento.

Sto parlando di sfumature, certo; ma ognuno deve sperimentare l'odore e il colore per farsi una propria banca dati alla quale attingere all'occorrenza.

 

Non so quale recondita forza mi stia spingendo a raccontarvi ste cose.... mah, comunque penso che in futuro continuerò (se mi va) a raccontarvi le percezioni sensoriali (e non solo quelle) di un chimico.

 

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