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CARATTERISTICHE TECNICHE

Rifrattore acromatico : (doppietto spaziato in aria) di produzione cinese
Diametro :
80mm
Focale
: 400mm (f/5)
Peso :
1.7 kg
Lunghezza :
40cm
Cella ottica :
in plastica non registrabile con paraluce fisso
Focheggiatore :
pignone e cremaliera da 31.8 in metallo, con vite di blocco e grani per eliminare i giochi.
Dotazione : anelli con supporto per trepiede fotografico, cercatore 6x30, prisma di amici, oculari super 10mm e 20mm, filtro lunare.
COMMENTO

La prima considerazione da fare sullo strumento riguarda le dimensioni : veramente piccolo e compatto, leggero e robusto per essere trasportato in uno zainetto senza troppi problemi e piazzato su un cavalletto fotografico per osservazioni veloci in altazimutale. Il tubo e' annerito all'interno con vernice opaca e presenta un diaframma a lama nel mezzo, idem per il cercatore. Il focheggiatore, in metallo (alluminio), annerito anch'esso, con la vite di blocco per uso fotografico, ma utile anche per indurire la corsa se risulta troppo morbida. I 2 grani servono per ridurre il gioco in senso assiale del focheggiatore, e devo dire che fanno bene il loro dovere anche se non eliminano del tutto il focus-shift. Provato con il collimatore e' risultato collimato, fortuna, perche' l'operazione di collimatura e' improbabile (anche se non impossibile smontando la cella) vista la fissita' della cella. Il tappo paraluce e' diaframmato a 4 cm, portando cosi' il rapporto focale a f10 (personalmente non l'ho quasi mai usato).
Questo piccolo tele, con un rapporto focale pari a f5, dovrebbe avere una vocazione piu' per il cielo profondo che non per il planetario. Ovviamente le piccole dimensioni lo limitano non poco nella raccolta di luce, quindi il meglio di se lo da nella visione dei campi stellari - ammassi aperti a bassi ingrandimenti (20- 40x) sembra nato apposta per questo. Certo e' che ci potete vedere tutto il catalogo Messier, se le condizioni della serata (cielo limpido e bello buio) ve lo permettono, ma non sperate di "risolvere" molto. Intendo dire che globulari, galassiette e nebulose vi appariranno come piccoli batuffoli di cotone o leggere nuvolette. Utilizzato a bassi ingrandimenti sul cielo profondo lo spettro secondario non da molti fastidi, completamente diversa e' l'osservazione di oggetti luminosi del planetario ad ingrandimenti piu' elevati. Sui pianet le soddisfazioni si possono avere su Venere con ben visibili le fasi e con un cromatismo residio accentuato (venere e' sempre molto luminoso); Giove vi da la possibilita' di osservare i soliti galileiani e le bande (meglio aggiungere un filtrino giallo o giallo-verde); Saturno vi mostrera' i suoi satelliti, anelli e nelle serate migliori (poche) la cassini. Il limite del mio strumento si e' attestato attorno ai 140x, oltre le immagini erano sempre degradate e non si scorgevano ulteriori particolari. Bellissime osservazioni si possono fare su sole e luna. Sul sole, con l'apposito filtro anteriore in astrosolar, si osservano agevolmente le macchie e gli eclissi (ricordo bene quello del 29 marzo durante il quale ho scattato varie foto in afocale). Ideale e' utilizzare un filtro rosso o arancio per eliminare il cromatismo residuo e dare alla stella una colorazione piu' piacevole. La luna da l'opportunita' di osservare crateri e ripe in modo piu' aprofondito e spettacolare che non con un binocolo anche se gli aloni viola e giallo sono presenti in modo netto.
Da segnalare che oltre 100x si notava un po' di astigmatismo (anche lo star test denotava una leggera ovalizzazione dell'immagine di diffrazione), ma considerata la vocazione per i bassi ingrandimenti dello strumento puo' risultare ininfluente.

CONCLUSIONI

E' uno strumento trasportabile e per oggetti non troppo impegnativi, adatto ai campi stellari e utilizzabile anche sui pianeti principali (meglio pero' non avere di fianco un tele piu' grande). Buono per le osservazioni solari, dove non servono molti ingrandimenti, e in caso di amici inesperti per fargli vedere quelche cosa. Ultima cosa, il filtro contrast booster ha eliminato parte del cromatismo, pero' resta uno strano bordino verdone sulla luna, che la dominante gialla del filtro si mescoli all'alone blu dello spettro secondario? Non so che dire, probabilmente il CB non e' adatto a rapporti focali spinti ed in effetti funziona meglio sul 150 f8. Lo strumento e' stato venduto quest'autunno (2006).

ASTR-ALEX
IL MIO SITO DI ASTRONOMIA AMATORIALE
ZIEL DISCOVERY
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