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Non mi mettero' a spiegare in modo tecnico e approfondito le varie aberrazioni ottiche che possono affliggere le ottiche dei telescopi, ma posso cercare di dare un'idea sintetica con varie informazioni apprese sia in rete che da vari manuali, sperando di non incappare in errori grossolani.
Le principali aberrazioni ottiche sono divise in 2 gruppi :

1.
ASSIALI (lungo l'asse ottico) e comprendono CROMATISMO e SFERICITA.
2.
EXTRASSIALI (fuori asse ottico) e sono COMA, CURVATURA DI CAMPO, ASTIGMATISMO e DISTORSIONE.
1. CROMATISMO
Tutte le volte che un fascio di luce attraversa un prisma o una lente, si verifica il fenomeno della rifrazione, cioe' la luce detta "bianca" viene suddivisa nell esue lunghezze d'onda (i colori). Nel caso della lente i vari colori non sono focalizzati tutti nel medesimo punto focale ma quelle blu-viola prima di quelle rosse. Quindi l'immagine formata sul piano focale avra' delle bordature di diversi colori a seconda se si sposta il fuoco in intra o extra. Questa aberrazione e' presente solo nei sistemi a rifrazione e non in quelli a riflessione dove non c'e' attraversamento. Un sistema per ridurre questo inconveniente e' quello di allungare la focale della lente, o costruire sistemi ottici composti da piu' elementi in grado di correggere le lunghezze d'onda, spostandole il piu' vicino possibile tra loro.
2. ABERRAZIONE SFERICA
Il piu' classico e' il doppietto convergente, composto da un vetro flint e uno crown, detto appunto acromatico. Il piu' famoso e' il doppietto di Fraunhofer o aplanatico con l'anteriore biconvessa a curvature differenti (quella esterna meno convessa di quella interna) dl vetro crown e per la posteriore un menisco in vetro flint. Esistono poi schemi a 3 o addirittura 4 lenti e sono i cosiddetti apocromatici o superapocromatici con conseguenti costi proibitivi per molti astrofili.
Questa aberrazione puo essere presente sia sulle lenti che sugli specchi sferici. Come si puo' vedere dalla figura i raggi vicino all'asse ottico vengono focalizzati piu' lontano rispetto a quelli marginali. Il risultato e' che si avranno diverse immagini sovrapposte piu' o meno sfocate. Pure in questo caso l'aberrazione sara' maggiore nei sistemi a corta focale, diminuendo man mano con l'aumentare di quest'ultima. Tralascio tutte le varie formule per il calcolo dell'aberrazione, se qualcuno fosse interessato puo' ricorrere al sempre valido "Libro dei telescopi" di Walter Ferreri.
3. COMA
Il coma e' un'aberrazione che si trova sovente negli obiettivi di grande diametro. Si presenta come un pennacchio simile alla coda di una cometa ed e' una delle aberrazioni piu' importanti tra le extrassiali. La causa e' da ricondursi al diverso ingrandimento delle varie zone dell'obiettivo : i raggi obliqui centrali e laterali, non focalizzano nel medesimo punto. Viene chiamata anche aberrazione sferica trasversale. E' positivo quando la coda e' piu' lontana del punto di maggior concentrazione della luce rispetto al centro del campo, viceversa e' negativo. Allontanandosi dal centro gli anelli di diffrazione non sono piu' simmetrici. Obiettivi esenti da coma e sferica sono gli Aplanatici.
4. ASTIGMATISMO
Allontanandosi dall'asse ottico le immagini possono essere affette anche da astigmatismo : l'immagine stellare non e' piu' puntiforme ma si trasforma in un piccolo segmento. Cio' si verifica perche' i raggi di un certo diametro dell'obiettivo vanno a fuoco in un punto diverso da quelli di un altro diametro. L'immagine puntiforme sfocata in intra e extra presenta i cerchi di diffrazione concentrici ma allungati, distorti, in realta' sembrano piccoli ellissi. Aberrazione fastidiosa per un uso fotografico ma meno per il visuale. Se appare pure al centro del campo vuole dire che probabilmente l'obiettivo non e' in asse con il tubo ottico, sommato ad una cattiva lavorazione ottica.
5. CURVATURA DI CAMPO
Anche la curvatura di campo ha la massima rilevanza in fotografia. In questo caso il fuoco dell'immagine non si forma su una superficie piana ma curva (sferica, come nell'immagine). Causa di questa aberrazione sono i raggi obliqui, che focalizzano prima di quelli assiali sul piano focale. Alcuni telescopi hanno in dotazione un sistema di lenti aggiuntivo detto "spianatore di campo", che serve appunto a spianare il campo, e sono detti "a campo piano".
6. DISTORSIONE
La distorsione, ultima aberrazione importante, non altera la puntiformita' dell'immagine stellare, ma l'immagine risultante non e' simile all'oggetto osservato man mano che ci si allontana dall'asse ottico. Si divide in negativa o a barilotto e positiva o a cuscino, a seconda delle deformazioni introdotte.
Esiste anche un'aberrazione detta ZONALE, in pratica quando un obiettivo si comporta come zone cpncentriche dalla focale differente. L'importanza di questa aberrazione e' pero' marginale.
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