GLI EBREI

La distruzione di Gerusalemme avvenne nel 70 d.C. Per opera dei romani.

La sua distruzione come colonia romana scatena la rivolta degli ebrei 135 d.c. che termina con la conquista di Gerusalemme da parte di Adriano. Viene subito proibito agli ebrei sotto pena di morte L’ingresso in Gerusalemme. In tal modo lo stato nazionale ebraico si dissolve. Ha inizio la così detta diaspora; cioé le varie comunità ebraiche lasciano il paese di origine e si distribuiscono in tutti i paesi del mondo. da questo momento unico vincolo tra le comunità resta il fattore religioso: la sinagoga (luogo di riunione) diventa il simbolo della continuità ideale della comunità ebraica.

Costretti a vivere in paesi stranieri tendono a fare gruppo a sé e questo porta a diffidenze e atteggiamenti discriminatori nei loro confronti nell’arco di tutta la loro storia. Gli ebrei sparsi nel mondo si distinsero in due gruppi :

Ÿ gli askcnaziti, quella orientale che prima della seconda guerra mondiale era diffusa in Germania e tra i popoli Slavi e parlano la lingua yddista.

Ÿ Separiti, quello occidentale diffuso in vari paesi. I primi sono i 9/10 dell’intero gruppo Ebraico.

Questa distinzione probabilmente risale a prima della diaspora e si riferisce non solo ad un diverso modo di intendere la vita e di appartenenza etnica e sociale diversa ma anche ad una differente cultura. Il gruppo orientale era portato ad isolarsi ,a costruire associazioni, partiti politici con lo scopo di riscattare la loro dignità e difendere la loro ebraicità anche a costo della vita. Dopo la tragedia dell’olocausto e la fine della guerra fu istituito lo stato di Israele che dava agli Ebrei la possibilità del rientro in patria.