Nave Carabiniere,
progettata assieme a Nave Alpino verso la metà degli anni '60, fu varata presso i
Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso il 30 settembre 1967 ed è entrata in servizio il 28
Aprile 1968.
Le due Unità hanno rappresentato la seconda generazione di fregate portaelicotteri
italiane (dopo la classe "Bergamini"), dotate, tra l'altro, di un impianto di
stabilizzazione con pinne antirollio per permettere all'Unità l'impiego degli elicotteri
e delle armi anche in condizioni meteorologiche avverse.
Alla fine degli anni sessanta l'Unità rappresentò un salto qualitativo dal punto di
vista operativo e tecnologico.
Fu la prima Unità della M.M. ad installare due turbine a gas (FIAT LM-2500 da 25000 CV.
ciascuna), abbandonando in tal modo la propulsione a caldaie che caratterizzava tutte le
Unità fino ad allora costruite.
Con queste iniziali caratteristiche e per l'armamento in dotazione l'Unità venne
impiegata, nella Squadra Navale, per assolvere i seguenti compiti principali: scoperta,
localizzazione e distruzione di sommergibili; protezione di convogli e forze navali dalla
minaccia subacquea; scorta ravvicinata antisom, antiaerea e antinave.
A partire dal 1° Aprile 1992 l'Unità è stata posta alle dipendenze di Maridipart La
Spezia e fino al 31 Dicembre 1994 è stata sottoposta ad un ciclo di grandi lavori, che
hanno comportato lo sbarco di cinque impianti singoli 76/62 e del lanciabombe antisom K
113. Alla fine dei lavori l'Unità è stata trasformata in "Nave Esperienza",
pur mantenendo il distintivo ottico F 581, ed impiegata, quindi, come piattaforma per lo
sviluppo dei sistemi di combattimento che la Marina Militare Italiana impiegherà sulle
Unità di nuova generazione.
Ha effettuato la sperimentazione del sistema missilistico PAAMS (Principal Anti Air
Missile System) con radar multifunzionale EMPAR (European Multi-Function Phased Array
Radar) SPY-790, sistema che, al termine della sperimentazione è stato impiegato sulle
unità del programma "Orizzonte" e sulle nuove Unità Maggiori. |