I
RETROSCENA DI UN FALLIMENTO ANNUNCIATO
L'esplodere
della crisi politica dell'amministrazione comunale ha consentito
di svelare alcuni significativi retroscena relativi al varo
e alla successiva travagliata navigazione della giunta Ponchio.
Gli interventi in Consiglio Comunale dei consiglieri Pezzato
e Polito hanno confermato
quelle "verità inconfessabili" che da tempo
correvano di bocca in bocca.
DATE
A CESARE QUEL CHE È DI CESARE
Cesare
Pillon, uscito bastonato dalle elezioni comunali del maggio
2001, con sole 53 preferenze personali, ultimo degli eletti
tra le fila dei D.S., non doveva, secondo gli accordi stipulati
e le promesse fatte, divenire assessore. Non doveva: il sindaco
neoeletto gli affidò immediatamente l'assessorato alle
Terme e al Turismo. Doveva essere un incarico a termine, necessario
all'amministrazione per partire senza traumi e resistenze: questa
fu la giustificazione del prof. Ponchio. L'attesa del termine
si rivelò, tuttavia, vana. Nel tentativo di rassicurare
quelle componenti di maggioranza che mal digerivano lo straripante
ruolo in giunta dell'ex primo cittadino, l'attuale sindaco prospettò
la soluzione al problema. L'occasione per liberarsi dell'imbarazzante
tutore sarebbe stata rappresentata dalle elezioni comunali di
Padova: se le avesse vinte il centro-sinistra, Cesare Pillon
avrebbe trasferito armi e bagagli nella giunta patavina. Ma,
nonostante la vittoria di Zanonato, nulla di tutto questo capitò.
Fortunatamente si svolgevano in contemporanea le elezioni provinciali:
quale miglior occasione -riferì il sindaco- per sistemare
l'ingombrante ospite di giunta, sponsorizzandone la promozione
nell'amministrazione provinciale ? La dea bendata, però,
voltò le spalle una seconda volta all'audace sindaco,
e la sconfitta del centro-sinistra alle provinciali fece miseramente
fallire il suo geniale piano. Un destino amaro ci accompagna:
tenerci stretto il buon Cesare, che da tre anni regna incontrastato
con la complicità di un accomodante sindaco. Il quale,
intanto, rassicura gli scettici: "Vedrete, con le elezioni
regionali del prossimo anno o con le politiche del 2006, troveremo
per Cesare una sistemazione adeguata".
E c'è ancora chi gli crede …
LA
DICHIARAZIONE DI UN FALLIMENTO
Ha
affermato Livio Pezzato: "Ci sono state numerose riunioni
di un gruppo di lavoro sull'urbanistica con persone dello stesso
partito del sindaco che bene avevano amministrato per il passato
la città. Ponchio aveva assicurato immediati interventi
in urbanistica, che in seguito non abbiamo visto". Ebbene,
sono trascorsi più di tre anni ed abbiamo assistito ad
una sfrenata ed incontrollata edificazione che ha fatto scempio
del territorio. I limitatissimi provvedimenti amministrativi
in materia si sono rivelati tardivi e comunque del tutto inadeguati.
Constatiamo con favore come il consigliere Pezzato abbia finalmente
preso atto dell'impossibilità di giungere a risultati
concreti in tema di piano della residenza, edilizia per le giovani
coppie, difesa del territorio. Le assicurazioni del sindaco
si sono rivelate, anche in questo caso, promesse al vento. Era
tuttavia necessario attendere addirittura tre anni per prendere
consapevolezza dell'ennesimo fallimento, nel frattempo rendendosi
corresponsabili, magari in buona fede, di scelte urbanistiche
devastanti per il territorio termale ?
GRUPPO,
IL CURATORE FALLIMENTARE
Un
tempo si diceva che la storia è maestra di vita; dall'esperienza
si dovrebbero cioè trarre insegnamenti per il futuro.
Vorremmo ricordare questo antico detto al consigliere Paolo
Gruppo, esponente di centro-destra, passato a sostenere la coalizione
di sinistra al potere. Ha giustificato il suo appoggio appellandosi,
tra l'altro, alle ampie garanzie ricevute in tema di edilizia
per le giovani coppie, difesa del territorio e lotta alla cementificazione,
guarda caso, quegli stessi temi in relazione ai quali il dr.
Pezzato ha dovuto constatare il fallimento dell'attuale amministrazione.
Quali sono allora le vere ragioni del suo appoggio ? Noi non
le abbiamo ancora comprese.
COSA
PUBBLICA O COSA LORO ?
Nel
suo intervento in Consiglio Comunale, il consigliere Polito,
capogruppo della lista civica del dr. Pezzato, rende note alcune
delle ragioni che avrebbero condotto alla crisi politica dell'amministrazione
di Abano. Egli riferisce la posizione del sindaco Ponchio in
occasione dell'ultimo incontro tenutosi con i rappresentanti
della civica, prima del precipitare della situazione: "Ponchio
rispose facendo questa analisi: il nodo è uscito allo
scoperto perché tanto lui quanto noi (lista Pezzato)
volevamo nominare all'ufficio tecnico funzionari non graditi
ai rappresentanti del passato, … perché non si erano
date risposte positive a richieste di alcuni dipendenti per
adeguamenti tecnici e di stipendio". Nel prosieguo del
dibattito consiliare, il sindaco non ha negato le suddette gravi
circostanze. Rimaniamo del parere che chi tace acconsente. Ma,
visto che si tratta di questioni riguardanti il buon andamento
e l'imparzialità dell'amministrazione, principi posti
a tutela dei diritti di tutti i cittadini, siano essi di centro,
di destra o di sinistra, non possono il signor sindaco e la
sua giunta degnarsi di una risposta, chiarendo la situazione
?
La gestione della cosa pubblica, infatti, sarebbe, per la verità,
affar nostro, non affar loro.
QUESTIONE
DI FIDUCIA
E'
venuta meno la fiducia, che costituisce una condizione pre-politica,
che vien prima di ogni altra cosa, anche dei programmi. Così
il sindaco Ponchio ha giustificato la rottura con la lista Pezzato,
denunciando il venir meno del rapporto fiduciario con i rappresentanti
della civica.
Ma il sindaco non molla la poltrona perché -sostiene-
è forte di un consenso politico che va oltre le preferenze
raccolte dalle liste che lo hanno sostenuto ed oggi abbandonato.
Ha la fiducia dei cittadini e quella fiducia non sarà
tradita.
Ci limitiamo ad una breve riflessione: è proprio sicuro,
il sindaco Ponchio, che quei cittadini che lo hanno votato nutrano
ancora un'incrollabile fiducia nel suo operato ? O i fatti e
le promesse non mantenute stanno invece a dimostrare che ad
essere tradita è stata proprio la loro fiducia ?
PIANO
DELLA RESIDENZA
Il
sindaco ha preannunciato per il 24 ottobre l'adozione del Piano
per la residenza, promesso tre anni fa. Era stato descritto
come un progetto di edilizia convenzionata a favore delle giovani
coppie e dei lavoratori della città.
Non sappiamo ancora in cosa consista, perché questo strumento,
ritenuto dall'Amministrazione determinante, è stato sino
ad oggi tenuto ben nascosto a tutti, compresi gli stessi alleati
(vedi le dichiarazioni del dr. Pezzato).
Attendiamo con curiosità la sua presentazione, sperando
che non sia stato partorito il classico topolino.
HOTEL
OROLOGIO: MEGLIO RIPETERCI
Il
recupero dello storico complesso alberghiero sembra rientri
tra le cose da fare richieste dal nuovo Presidente del Consiglio
Comunale, dr. Gruppo.
L'ENPAM (la Cassa di previdenza dei medici), proprietaria dell'Orologio,
si aspetta da qualsiasi operazione ad esso relativa un ritorno
economico adeguato.
Ma adeguato a che cosa ?
Ricordiamo (già lo abbiamo scritto) che l'Enpam nel 1986
acquistò l'Hotel Orologio per una cifra pari a 46 miliardi
e 500 milioni delle vecchie lire.
Operazione, all'epoca, ritenuta incauta da esperti del settore
che giudicarono esorbitante il valore stimato e pagato.
Ci auguriamo che l'Amministrazione si impegni a non accettare
soluzioni dirette a favorire la mera speculazione ed eviti che
si finisca con lo scaricare sulla cittadinanza le perdite dell'Enpam.
Ribadiamo, infine, la preoccupazione per le voci da tempo ricorrenti
che vorrebbero lo stabilimento ed il suo parco oggetto di baratto
con l'area retrostante Villa Rigoni, evidentemente destinata,
in questa prospettiva, ad interventi edilizi particolarmente
consistenti.
PROSPETTIVE
A
seguito dell'assemblea del 14 settembre scorso, il direttivo
dell'Associazione Liberi ha affidato al vice-presidente Alberto
Bianchi, al coordinatore Alberto Sanasi ed al Prof. Raffaele
Bottin il compito di intraprendere ogni iniziativa utile a disegnare
una prospettiva politica capace di tradurre in progetti e programmi
i contributi e le idee sino ad oggi propugnati dall'associazione.
Consapevoli delle difficoltà di questo cammino, ci auguriamo
di trovare persone e forze sociali disponibili al confronto
e all'impegno.