Quando hitler divenne abu ali (L'antisemitismo nel mondo arabo)

Quarant'anni fa, l'Oberstumbanfuehrer delle SS Adolf Eichmann fu giustiziato in Israele. Eichmann e stato arrestato alla fine della seconda guerra mondiale e rinchiuso in un campo di internamento americano, ma riuscì a fuggire in Argentina. Visse lì per dieci anni sotto il nome di Ricardo Klement fino al 1960, quando gli agenti segreti israeliani lo rapirono e lo portarono in Israele. Dopo un processo durato otto mesi, Eichmann fu accusato di crimini contro l'umanità ed il popolo ebraico e fu condannato a morte. Fu giustiziato il 31 maggio 1962, i suoi resti furono cremati e le ceneri furono sparse nel Mare Mediterraneo - fuori dalle acque israeliane. Questo fu l'unico caso in cui la pena di morte fu applicata in Israele. La biografia di Eichmann e' tristemente nota. Fu a capo del dipartimento per la questione ebraica della gestapo dal 1941 al 1945 ed comandò le operazioni di deportazione di tre milioni di ebrei ai campi di sterminio. Dopo la guerra, diventò uno dei piu' ricercati latitanti nazisti. Nonostante la comunità internazionale avesse condannato il rapimento di Eichmann, riuscì comunque a comprenderne la legittimità e a giustificare l'azione israeliana. Lo stesso processo, segnato dalla stretta aderenza alla procedura legale, suscitò l'ammirazione mondiale, e l'esecuzione di questo nazista venne vista in tutto il mondo come un'affermazione dell'epoca post- olocausto. In tutto il mondo, tranne che nel mondo arabo. Lì, la cattura, il processo e l'esecuzione di Eichmann furono unanimanente condannati e Eichmann stesso venne venerato come un "martire". Il quotidiano giordano "A-Ra' ai" lo lodò per aver sterminato una parte della 'razza di cani e scimmie". La rivista saudita "Al-Bilar" gli rese onore per il suo coraggio. Il quotidiano libanese "Al-Anwar" pubblicò una vignetta in cui si rammaricava del fatto che non avesse ammazzato un maggior numero di ebrei. Ma poniamo la beatificazione araba di Eichmann nel suo contesto storico. Quando Hitler prese il potere nel 1933, telegrammi di congratulazioni furono inviati dalle capitali arabe. Nel 1937, il ministro nazista della propaganda, joseph goebbles, elogiò la "coscienza nazionale e razziale araba", notando che "le bandiere naziste sventolano in Palestina,  dove le case sono adornate da svastiche e ritratti di hitler".

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Libano, parata Hezbollah di Jerusalem Day
Foto Reuters da Centro S. Wiesenthal

Nel 1943, Heinrich Himmler, il capo delle SS, parlò della "naturale alleanza che esiste fra il nazional- socialismo della grande germania e i musulmani amanti della libertà in tutto il mondo". Partiti filotedeschi e movimenti giovanili "intonati" con gli ornamenti del nazional-socialismo vennero alla luce in Siria, Marocco, Tunisia ed Egitto. Perfino gli slogan nazisti venivano tradotti in arabo. Una canzone mediorientale diffusa verso la fine degli anni '30 dice: "Niente più 'monsieur', niente più 'mister'. In paradiso allah, sulla terra hitler". Il fuehrer stesso fu perfino islamizzato sotto il nuovo nome di abu ali. L'amore per il nazismo si propagò come un incendio in tutta la regione. Fra i molti simpatizzanti nazisti del periodo ricordiamo Haj Amin al-Husseini (Gran Muftì di Gerusalemme), Ahmed Shukairi (primo presidente dell'organizzazione per la liberazione della Palestina), Gamal Abdel Nasser e Anwar Sadat (entrambi futuri presidenti dell'Egitto), i capi dei fondamentalisti islamici, e i fondatori del partito socialista arabo "ba'ath", che al momento governa in Siria ed Iraq. (Un leader del partito "Ba'ath" raccontò orgogliosamente: "eravamo razzisti, ammiravamo il nazismo, leggevamo i loro libri e le fonti del loro pensiero. Siamo stati i primi a tradurre 'mein kampf'"). La glorificazione di hitler fra gli arabi non svanì dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1965, un cronista marocchino scrisse sulla rivista francese "Les Temps Modernes": "il mito di hitler e' stato coltivato dal popolo arabo. Lo sterminio di ebrei compiuto da hitler viene elogiato. Si crede perfino che hitler non sia morto. Tutti sperano nel suo ritorno". Nel 2001, un giornalista egiziano scrisse sul giornale finanziato dal governo "al akhbar": "grazie hitler, sia benedetta la tua memoria, perché hai vendicato con anticipo i Palestinesi per il piu' ignobile crimine mai commesso al mondo". Due mesi dopo l'agenzia di stampa egiziana conferì a questo giornalista la sua piu' importante onorificenza. Dai tempi dell'ascesa al potere di hitler nel 1933, gli arabi non hanno mai smesso di adulare il nazismo. Sembra che certe cose non cambino mai - o forse alcune cose lo fanno. Adesso gli arabi accusano gli ebrei di essere nazisti. In questo modo, i fedeli ammiratori di hitler stanno equiparando le principali vittime del suo genocidio con i carnefici nazisti. L'espressione "chutzpah" indica un uomo che uccide i suoi genitori e poi implora la giuria di essere clemente con lui, perché e' un orfano. Ma la il perverso capovolgimento storico e morale attuato degli arabi richiede di coniare una nuova parola. Perché "chutzpah" non riesce ad esprimere a sufficienza la loro incredibile faccia tosta.

Julian Schvindlerman THE MIAMI HERALD http://www.miami.com/ 7 giugno 2002