Il papa buono, la Chiesa Cattolica, il Giorno della Memoria.

A proposito di un antisemita "buono".......

4 settembre 1943 - Il delegato apostolico ad Istambul Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, impedisce l'uscita di numerosi ebrei dall'Italia.

16 ottobre 1943 - La razzia degli ebrei a Roma

Angelo Roncalli, nunzio apostolico a Istambul, il 4 settembre 1943, in piena occupazione nazista, a proposito delle domande che giungevano sempre più pressanti al Vaticano affinché si adoperasse per facilitare l'uscita degli ebrei dal territorio italiano, scriveva al cardinal Maglione, Segreteria di Stato, la terribile lettera riportata che rappresentò la condanna a morte per molti ebrei.

La storia ci ricorda che la carità della Santa Sede non costituì alcuna occasione messianica per gli ebrei europei e in particolare per quelli del ghetto di Roma che ad un mese dalla lettera di Roncalli furono deportati per finire non in Palestina, ma nei forni crematori nazisti.

324. Le délégué apostolique à Istanbul Roncalli au cardinal Maglione.

Rap. Nr. 4344 (A.E.S. 6077/43. orig.)

Istanbul, 4 septembre 1943

Demande d’une démarche en faveur des Juifs Italiens; doutes du Délégué sur l’utilité d’une immigration en Palestine.


Faccio seguito al mio devoto rapporto n. 4332 in data 20 agosto u.s. trasmettendo altre domande che mi vengono sottoposte a favore di israeliti.


La seconda di queste intende ad ottenere l'intervento della Santa Sede perché sia facilitata l'uscita di numerosi ebrei dal territorio italiano: e modifica le altre già fatte nelle mie note precedenti ai numeri 1, 3, 4, 5.


Confesso che questo convogliare, proprio la Santa Sede, gli ebrei verso la Palestina, quasi alla ricostruzione del regno ebraico,  incominciando al farli uscire d'Italia, mi suscita qualche incertezza nello spirito.


Che ciò facciano i loro connazionali ed i loro amici politici lo si comprende. Ma non mi pare di buon gusto che proprio l'esercizio  semplice ed elevato della carità della Santa Sede possa offrire l'occasione o la parvenza a che si riconosca in esso una tal quale  cooperazione almeno iniziale e indiretta, alla realizzazione del sogno messianico.


Tutto questo però non è forse che uno scrupolo mio personale che basta aver confessato perché sia disperso. Tanto e tanto è ben certo che la ricostruzione del regno di Giuda e di Israele non è che un'utopia.

ACTES ET DOCUMENTS DU SAINT SIEGE RELATIFS A LA SECONDE GUERRE MONDIALE Vol. 9 n.324.

C O B A S E E-mail: cobase@tin.it Gherush92 e.mail: gherush92@gherush92.com

Come la Chiesa Cattolica ricorda il Giorno della Memoria.

Io non ho avuto un'educazione religiosa e non frequento normalmente luoghi di culto. Stasera sono andata ad una messa in ricordo mia zia che é morta tre settimane fa. All'inizio della liturgia una delle persone presenti ha letto un brano della Lettera agli Ebrei. Questo brano, dopo essersi dilungato sulla nuova alleanza che ha preso il posto della vecchia a causa dei loro (degli Ebrei) peccati e frasi simili finisce con un sinistro "...ed essi (gli Ebrei) spariranno".
Poi il prete ha continuato con altre frasi del tipo "noi che siamo battezzati siamo scritti nel libro della vita..." E gli altri dove sono scritti?
Nel libro della morte?
Non è la prima volta che mi scontro con l'antisemitismo della chiesa.
Quando ero alle medie l'insegnante di religione mi inseguiva per i corridoi dicendomi che mia madre sarebbe andata all'inferno perché aveva sposato un ebreo e mi aveva fatto esonerare dalle lezioni di religione (Milano - Scuola Media Parini).
Avevo letto però, e credevo fosse vero, che dopo il Concilio Vaticano Secondo la chiesa aveva rivisto le sue posizioni.
Avevo letto che la chiesa aveva affermato che l'alleanza con gli ebrei non era mai stata revocata.
Ed allora mi chiedo:
Come è possibile ascoltare ancora in chiesa la lettura di simili brani?
E' stata un'iniziativa di quel prete, o quel brano faceva parte della liturgia "fissa" della messa di quel giorno?
La messa a cui ho assistito era una messa (a pagamento, richiesta da una persona che amava molto mia zia e che l'ha curata) in ricordo di un defunto e probabilmente, data l'ora (le sei del pomeriggio), era in contemporanea anche la messa normale della sera.
Qualcuno che se ne intende di messe può rispondere alle mie domande? (Vorrei mandare una protesta all'arcivescovado, ma con dati sicuri) Inutile dire che ero così arrabbiata che la messa in ricordo di mia zia per me è sparita nel nulla. La ricorderò in un altro momento ed in altro modo, ma certamente non in una chiesa.

Donatella