SPROLOQUIO

Ho degli amici folli, non ci credete?
Questo documento contiene stralci di dialoghi che ho avuto con loro, alcuni infermieri ci hanno inseguito,
volevano a tutti i costi venderci delle camicie ….

10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, …. Si parteeeeee!

Perdinci! Quantunque, dovunque, un tempo per sempre io fui, nullatenente che si chiama così da quando un caporale lo ringraziò: di nulla tenente, ugualmente presente è la mente del mondo mentre la moneta gioiosa
di vita fu decantata, sposata e ghermita dall'uva dell'anno passita: Bacco arrabbiato nonostante gabbato.
Naturale a Natale un manuale e noi tutti in gita festosa in mezzo al tram. Trallalero fa il gabbiano
che si chiama così perché sta chiuso nella gabbia, o no? Trallalà fa la farfalla sull'ultimo fiore di camomilla.
Un gorgonzola fa capolino nella mensa, densa e senza menta, non curante della malaria che si chiama
così perché è quella che respirano i delinquenti cruenti con il mal di denti (malattia di cui non soffrono gli uccelli). Ma quanti sono quei cantanti nostalgici del lontanissimo inesauribile inconcepibile inaffondabile incorreggibile e mefisto che fusto in festa frustrato abbandonato e gagliardo… Sia me che te e l'altro ci stiamo se no un giorno la andremo dove anche loro vanno. Domani sono andrò all'alba, bensì se io non fossi così andavo.
Sintonizzati anche tu starai meglio ma mangerai peggio, più peggio di così che se peggiorasse di più sarebbe
meglio. Ma è ancora adesso che l'hai saputo? E' caduto in alto mare giù dalle nuvole ma anche se ha perso
la molla esso ritornerà su una nave da guerra di pinta di Rhum di vento di mare. Un concubinaggio gonfiato
con la salamoia, che noia, gioia, soia e pepe che condiscono la scuola. Che sapore ha una giornata senza sale
con il tuorlo giallorosa pallido. I vetri sono stanchi di star su e allora giù per la lunga salita verso le alghe o erano malghe? Ognuno da solo ad uno ad uno e' nessuno. Chi, dove, quando, mando un brando col bando in testa che canta le gesta in mesta Letizia, ciao zia. Mentre ciò non accadrà mai succede un quarantotto, biscotto al
cioccolato una caramella m'ha dato, dato di fatto il motto l'ho detto e scritto, Sveglia passero cinguetta
Lola Falana che si chiama così perché Fa lana la Lo, bho.! A Firenze il Po giocò e se ne andò ed ecco che
l'acqua ridiventa di pietra, berrò i sassi, il mal di pancia è nato così, tanti saldi davanti ad un negozio per niente. Ginevra bella negra di una strega, ma che te ne frega. Mia, tua oh sai che la c'è un coso che fa tante cose come cosare che fare se un di non c'è piu' il mare, dove nuotare, su un albero? Ho il dito nel telefono ed il giornale
ormai è cotto, che male mi fa l'occhio. Che pizza, il corriere della notte. Costanzo di giorno: puritani nascosti che sorvegliano che sei a mezzogiorno passato, passato di verdura, denso, oleoso e maleodorante che si dice così perché ha il raffreddore. Raffreddore prima e seconda nota dell'aviazione inglese, la sigaretta non dorme.
Perché dov'è, cos'è una sera padovana che spoglio la casa della domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato che sono le ore del mendicante , anteponente c'è il dente. Lancia la mancia con la pancia,
sgancia l'arancia con l'essenza di arachide spaziale, così non cade sul cigno di Deamicis che si chiama così
perché è simpatico. Ombrelli senza giostre di cavalli pazzi anche se nani, castelli di cenere in mezzo alla piscina,
gemelli di camicia nei calzini, cestelli di carbone a colazione, gionny dorelli a pranzo.
Venga da noi che le offriremo un biscotto, Uh| Che botto, ti boccio ed io ti tiro un coccio, disse napoleone fuggito dallo zoo. Bianco quadro di paesaggio futuristico color marrone. Donna, gonna, manna del ciel se canna, ciminiera d'agosto, settembre, ottobre, novembre, che sono i nomi del gatti di vicolo casa altrui. Uno spotorno ha seguito napoleone.
E la manovra di riembarco sulla montagna è fallita, si proverà a volare in mezzo al mare. Lacrime d'argento sulla guancia della statua e senza rimpianti lascio in camera un dito a matula. Geme il seme d'arpagone dove là ove l'uovo di colombo che si chiama così per via del gallo cornuto. Suvvia non ridere sul latte intero, semmai ghigna su quello scremato che si chiama così perché è quello usato dai nazisti contro gli ebrei. Non per essere razzisti, ma mi piacciono i cavoletti di Bruxelles, che sono di un amaro così amaro che se si aggiunge del sale diventano dolci come i fiocchi
di neve a napoli. Un pugno schivato fa male, uno preso fa peggio. Quel giorno sono stato dal mattino alla sera a dormire nel traffico delle cinque. La malattia si chiama così perché se viene a noi si dice mala a ttia. E la foca ride se nel covone di fieno c'è uno spillo. Sono le 11 e zero minuti da vip-radio. La canzone faceva uaaua, uoouo,
mentre un sasso rotola sull'impalcatura, Ahoo! Gridai, e la televisione porta rogna, ha la faccia da turi ed è un tarro da gara. Gioie e dolori cantano la ninnananna alla formica che gocciola di miele. Arrivederci dice battisti il celebre maggiordomo. Ecco di nuovo l'ora legalmente solare, sono le otto o le sette di mezzogiorno, che si chiama così da quando c'è la parità dei sessi, mezzo maschio e giorno femmina. E la storia ricomincia, la geografia ci lascia, la matematica si rinnova, la filosofia si affievolisce, non c'è più religione… usciremo un'ora prima.
(E' finita, scusate.. se avete resistito fino a questo punto siete dei santi).