Luca Gaurico 
(1476-1558)

Luca Gaurico nacque a Giffoni il 12 marzo 1475, studiò a Padova dove si laureò nelle Arti. Si dedicò però ben presto alla matematica e all'astrologia; nell'anno accademico 1506/07 fu lettore d'astronomia presso lo Studio bolognese.

Autore del "Tractatus Astrologicus in quo agitur de praeteritis multorum hominum accidentibus per proprias earum genituras ad unguem examinatis", Venezia 1553; godette di particolare credito presso la corte papale (presso i papi Giulio II, Leone X, Clemente VII  e Paolo III) per poi diventare consigliere di Caterina de' Medici.

Divenne famoso quasi come Nostradamus, di cui fu amico, per le sue predizioni. Tra le altre si ricorda la previsione della caduta del tiranno di Bologna Giovanni Bentivoglio che non gradì la cosa e dopo avergli inflitto "quattro tratti di corda" lo costrinse a riparare a Ferrara. Predisse l'elezione al papato di Alessandro Farnese (salito al soglio come Paolo III) e di Giovanni de' Medici.

La sua fama d'astrologo crebbe di anno in anno, anche a seguito della pubblicazione di testi importanti in campo astronomico ed astrologico. Si sposta e soggiorna in varie città italiane: Roma, Mantova, Perugia, Venezia, Bologna. "Gaurico si trovava a Bologna quando, nel 1534, fu eletto papa Paolo III, come egli stesso aveva predetto; quindi dall'anno successivo si trasferì a Roma alla corte del nuovo pontefice. Nessun papa fece fiorire l'astrologia come Alessandro Farnese, cioè Paolo III, anche se non fu il solo papa del Cinquecento interessato alle scienze occulte".

Roma iniziò il periodo più fortunato della vita di Gaurico; durante ilo suo soggiorno romano pubblicò una serie notevole di trattati e godette di una fama sempre crescente. Nel 1543 il papa gli commissionò di scegliere il momento favorevole per porre la prima pietra della chiesa di San Pietro e nel 1546 Gaurico fu nominato vescovo di Civitate nella Capitanata. Morì a Roma il 6 marzo 1558. La reputazione e la grande notorietà del vescovo-astrologo risulta legata anche all'incredibile previsione formulata per il re Enrico II di Francia, che riprendo dall'ottimo libro del Pèrcopo: "Prima di abbandonare Venezia il 30 luglio [1552] aveva inviato un Pronostico al duca di Ferrara [Ercole II, N.d.R.] su Carlo V, Ferdinando I ed Enrico II di Francia. Quest'ultimo, specialmente, fu famoso. Ivi era detto del Cristianissimo: «Itinera tamen aquea videntur infausta et abequis nonnihil impedimenti et lachrimulis ex oculo sinistro fluentibus». Per allora nessuno vi badò, ma quando ai 29 di giugno 1559 il re di Francia morì davvero per un colpo di lancia ricevuto nell'occhio, giostrando col conte di Montgomery; tutti si ricordarono della predizione del Gaurico fatta sette anni prima.". Un'altra sua famosa predizione fu quella in cui stabili il termine del dominio dei Veneziani fino all'anno 1880... si sbagliò di tre anni!!
 

Bibliografia

- Bernardino Baldi, "Le vite de' matematici", edizione annotata e commentata della parte medievale e rinascimentale a cura di Elio Nenci, ediz. FrancoAngeli,    Milano, 1998, pp.624:
- La lettura del de ocio liberali di Luca Gaurico, in "Letteratura fra centro e periferia", a cura di G. Paparelli e S. Martelli, Napoli 1987, pp. 285-295;
- M. Muccillo, « Luca Gaurico : astrologia e ‘Priscia theologia’ », in Nouvelles de la République des Lettres, 2, 1990, pp. 21-44;
- P. Zambelli, « Da Giulio II a Paolo III. Come l’astrologo provocatore Luca Gaurico divenne vescovo », in La città dei segreti, éd. F. Troncarelli, Milan, 1985, pp. 229-323;
- P. Zambelli, « Many Ends of the World. Luca Gaurico Instigator of the Debate in Italy and in Germany », in « Astrologi hallucinati ». Stars and the End of the World in Luther’s Time, éd. P. Zambelli, Berlin-New York, 1986, pp. 239-263;
 
 
 
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