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prof. Mario Diegoli

TECNICA DELLA FUSIONE A CERA PERSA
La tecnica della fusione a cera persa è utilizzata dagli scultori per ottenere principalmente opere in bronzo, oro e argento. Il procedimento per la fusione era conosciuto già dagli antichi Egizi e usato largamente nella Grecia classica e nel Rinascimento italiano.
I materiali utilizzati per la tecnica a cera persa sono principalmente:
cera  terra refrattaria 

bronzo

Composizione delle cere:

alcune formule di terra refrattaria da impastare con l'acqua:

il bronzo è una lega di metalli;  composizioni di alcuni bronzi antichi e moderni: 

cera per modellare:

 

Egiziano

cera d'api 50% gesso 1 parte rame 85,8%
paraffina 40%

sabbia o mattoni sbriciolati

3 parti stagno  
vaselina 7% Greco
lanolina 3%   rame 88,5%
cera per modellare: sabbia o mattoni sbriciolati 1 parte stagno 8%
cera d'api 40% piombo 3,5%
paraffina 40% gesso 1 parte Romano
colofonia 15% materiali di vecchi stampi sbriciolati 1/2 parti rame 89%
vaselina 5% stagno 6%
cera da colare:   piombo 5%
cera d'api 20% gesso 3 parti Italiano
paraffina 30% sabbia 4 parti rame 86%
paraffina naturale 30%   stagno 12%
carnauba 20% sabbia 1 parte piombo 2%
  mica (perlite) 3 parti Rinascimento
gesso 1 parte

rame

75%
 

stagno

25%

Composizione attualmente più usata

rame 86,6%
stagno 6,6%
piombo 3,3%
zinco 3,3%
Fasi della tecnica della fusione a cera persa - metodo diretto
1) Lo scultore prepara un modello i terra refrattaria che funzionerà da anima della scultura. 2) Il modello è ricoperto con cera per modellare.
3)  Lo scultore completa in cera tutti i particolari della scultura ottenendo il modello che dovrà essere realizzato in bronzo. 4) Al modello sono applicati alcuni canalini in cera che segnano il percorso che dovrà effettuare il bronzo fuso per realizzare la statua; il percorso deve contemplare: un imbuto per l'entrata del metallo fuso; un canale principale; diversi canali secondari distribuiti a lisca di pesce dal basso verso l'alto per controllare l'afflusso del liquido; alcuni sfiati per la cera collocati nella parte superiore; altri scarichi per la cera colocati nella parte inferiore.
5) Il modello, in seguito, è ricoperto di terra refrattaria lasciando sporgere l'imbuto per la colata, gli scarichi e gli sfiati della cera. 6) Al modello sono applicati alcuni chiodi per fissare l'anima della statua in terra refrattaria all'involucro che copre il modello in cera (per evitare lo spostamento dello spessore della statua una volta sciolta la cera).
7) Il modello è messo in un forno, ad una temperatura tra 400° e i 500° C, per sciogliere la cera che uscirà dagli scarichi e dagli sfiati e per consolidare lo stampo. 8) Dopo aver sigillato i fori di scarico si versa, con un crogiolo, il bronzo fuso ad una temperatura intorno ai 1010°C.
9) In seguito, il modello è lasciato raffreddare per procedere con gli scalpelli allo smantellamento della terra refrattaria (scoccaggio). 10) Smantellata la statua dalla terra refrattaria lo scultore, con un seghetto e le raspe, elimina i canali dei getti principali e secondari.
 
Metodo indiretto
11) In seguito, lo scultore, può procedere con una raschiatura meccanica della statua, tramite sabbiatura, per ottenere una superficie satinata, o alla lucidatura con l'aiuto di un brunitoio. Viene utilizzato quando si desidera colare in metallo una scultura realizzata in altri materiali, eccetto la cera.
a) Lo scultore deve, prima di tutto, fare uno stampo dell'opera da riprodurre.
b) Una volta terminato lo stampo, che potrà essere in gelatina, in caucciù, silicone, gli si colerà dentro la cera.
c) In seguito si procederà con la tecnica utilizzata anche per il metodo diretto.