Rubens Peter Paul


Fiammingo (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa, 1640)

Di antica famiglia belga, emigrata in Germania per sottrarsi alle persecuzioni contro i protestanti, egli poté rientrare con la madre ad Anversa alla morte del padre. Dopo aver ricevuto un'ottima educazione, si dedicò alla pittura, allievo prima di T. Verhaegt, quindi di A. Van Noort ed O. Voenius, quest'ultimo, uno dei più noti "romanisti" del tempo, lo indirizzò allo studio del nudo ed alla pittura allegorica.
Nel 1600, dopo aver ottenuto ad Anversa il titolo di maestro, venne in Italia, prima a Venezia, poi a Mantova, alla corte di Vincenzo Gonzaga, e più tardi a Roma e Genova, ovunque lasciando tracce della sua arte ispirata ai maestri italiani, specialmente al Mantegna, al Tiziano, al Domenichino ed al Caravaggio (Il Cristo morto, L'ultima comunione di S. Francesco, ecc.). Tornato ad Anversa sposò Isabella Brant, si fece costruire un grandioso palazzo ancora in parte esistente e, si dedicò ad un lavoro frenetico per far fronte alle numerose ordinazioni che da ogni parte gli prevenivano. La sua attività fu veramente prodigiosa, dipinti di ogni genere, cartoni per arazzi, frontespizi ed illustrazioni di libri, progetti architettonici. E' l'epoca della Erezione e della Discesa della croce, dell'Adorazione dei Magi, del Colpo della lancia, dei cartoni per gli arazzi con la Storia di decio Mure. Nel 1620-21 progetta e disegna la decorazione della chiesa dei Gesuiti di Anversa (quasi completamente distrutta nell'incendio del 1718). Dal '21 al '25 esegue per Maria de' Medici i dipinti destinati al palazzo del Lussemburgo e l'anno successivo prepara i cartoni per gli arazzi dei Trionfi della religione. Altre sue opere di gran pregio, sono: la Sacra conversione per la chiesa degli agostiniani di Anversa, i soffitti della White Hall di Londra, il postergale di Ildefonso di Bruxelles, quindi le decorazioni a Torre de la Parada, i dipinti di cacce per Filippo IV di Spagna, la lunga serie di nudi dell'ultimo periodo nei quali talvolta ha come modella la giovanissima seconda moglie Elena Forment, da lui sposata nel 1630 dopo la morte di Isabella. Tra gli ultimi suoi dipinti, ormai ricolmo di onori e di ricchezze, vanno segnalati specialmente La società elegante del Prado e la Grande Kermesse del Louvre, per l'evidente influenza da essi esercitata a lungo sulla produzione francese dei secoli successivi.

Le Opere