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PORNOGRAFIA E VERA SESSUALITA'

A causa della solita disinformazione organizzata vige una gran confusione tra una sana e gioiosa sessualità all'interno della coppia, perfettamente lecita da un punto di vista morale, e la pornografia. Di conseguenza coloro che sono favorevoli ad una diffusione senza controlli di quest'ultima considerano quanti hanno idee opposte alle loro come persone bacchettone, frigide o che non amano il sesso. Niente di più diabolico!

Per meglio spiegare il concetto riporterò alcune frasi bibliche, citate anche nel mio libro "La Santa famiglia"., che chiaramente dimostrano come un'attività sessuale gioiosa, nella giusta cornice matrimoniale, sia gradita a Dio. Chi volesse comunque approfondire tale tematica può leggere tale libro.

"Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna" (Gen. 2,25).

"Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito. La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie. Non astenetevi tra di voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione" (1 Cor. 7,3 seg.).

"Sia benedetta la tua sorgente; trova gioia nella donna della tua giovinezza: cerva amabile, gazzella graziosa, essa s'intrattenga con te; le sue tenerezze ti inebrino sempre; sii tu sempre invaghito del suo amore!" (Pr. 5,18 seg.).

"I tuoi seni come due cerbiatti, gemelli di gazzella…la tua statura rassomiglia ad una palma ed i tuoi seni ai grappoli. Ho detto: "Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri; mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva e il profumo del tuo respiro come di pomi" (Lo sposo nel Cantico dei Cantici 7,4 seg.).

"Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: là ti darò le mie carezze!" (La sposa nel Cantico dei Cantici 7,13)

"Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre; m'insegneresti l'arte dell'amore. Ti farei bere vino aromatico, del succo del mio melograno. La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia" (La sposa nel Cantico dei Cantici 8,2/3).

Da queste frasi è facile arguire che una gioiosa attività sessuale all'interno del matrimonio, ricca anche di preliminari, è chiaramente lecita ed auspicabile per l'intera vita della coppia.

Ben diverso è il discorso riguardo alla pornografia nella quale vi è assenza assoluta d'amore ed i partner vengono considerati come oggetti usa e getta quando non servono più a soddisfare le proprie egoistiche esigenze. L'uomo veramente libero è colui che ama; libero da passioni, da schiavitù varie e dai preconcetti di questo mondo. Chi si presta per immagini pornografiche in linea di massima lo fa per soldi, per vanità o per far carriera. Recenti episodi di cronaca dimostrano che chi girava scene hard lo faceva dietro compenso od in cambio di ipotetiche promesse di carriera. Non per nulla diversi articoli di giornale parlano di giri di miliardi che gravitano attorno alla pornografia. Persone quindi che si credono libere e disinibite sono in realtà schiave delle vanità o di mammona.

Ma la pornografia è anche un peccato grave! Lo Spirito Santo dice: "O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?" (1 Cor. 6,16 seg.) - "Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che si addiceva al loro traviamento" (Rm. 1,26 seg.).

E chi sessualmente si dona per soldi, per carriera o per vanità, si prostituisce!

Ma la pornografia è anche un peccato contro il prossimo! Infatti considerare il partner come esclusivo oggetto di piacere significa violare il comandamento dell'amore verso il prossimo. Nessuno desidera, in cuor suo, essere considerato solo come strumento di piacere. Ne verrebbe svilita la dignità personale! Per non parlare di chi, consapevolmente ammalato di Aids o di altre malattie veneree, infetta il prossimo!

E questi, secondo il mondo, sarebbero spiriti liberi!?