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Una preziosa testimonianza per i giovani e per i genitori

LA MAGGIORE ETA'

 

Levitico - cap. 19

[4]Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio.

 

Levitico - cap. 26

[1]Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore vostro Dio.

 

Vangelo secondo Giovanni - cap. 8

[32]conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.

 

Vangelo secondo Giovanni - cap. 8

[36]se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

 

Lettera ai Romani - cap. 6

[22]Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna.

 

Uno degli idoli dei giovani è la maggiore età. Anche in quest'epoca di permissivismo, che non è lontanamente paragonabile con le tristi realtà che appartengono ad un lontano passato e ad altre localizzazioni geografiche, i giovani anelano non certo a Dio, ma alla maggiore età. Il fascino di questa libertà, che nel loro immaginario collettivo, dovrebbe spalancare le porte ad ogni esigenza, pervade le generazioni giovanili. Ma che cos'è questa libertà tanto invocata da milioni adolescenti nel mondo "libero"? E' un inganno di satana; una delle sue tante seduzioni. La libertà che i giovani agognano per poter disporre pienamente delle loro esigenze, ma sempre a carico comunque dei soldini dei genitori (resi forti da alcune sentenze che, anziché responsabilizzare lo Stato per inadempienza di alcuni precetti costituzionali, ricaricano sui genitori anche i ruoli dello Stato http://digilander.iol.it/arrigomuscio/lettere%20aperte02.htm#mantenimento ), in realtà è una specie di schiavitù delle mode e degli idoli del mondo. Come possiamo, infatti, interpretare le notti passate nelle discoteche dove si inizia “forzatamente” a ballare verso mezzanotte tra luci psichedeliche e balli di gruppo che richiamano spesso le modalità dei riti voodo? Oppure la moda dello spinello? O le vacanze da soli a tutti i costi? Sono sintomi di libertà o di prigionia del "così fan tutti"? Se dovessimo esaminare il loro comportamento da un punto in lontananza, li vedremmo seguire come tante pecore belanti i falsi profeti del mondo.

Che cos'è invece la vera libertà? E' la possibilità di decidere in pienezza il bene ed il male secondo la Parola di Dio ed in opposizione al mondo che "giace sotto il potere del maligno" (1 Gv. 5,19) senza temere d'essere considerati anticonformisti, retrogadi, fifoni ecc. "Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo" (1 Gv. 2,15) - "Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore. Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio" (Gv. 4,4 seg.).

Certi giovani, che in qualità spesso di “nuovi barbari” spasimano per la maggiore età, somigliano a certi personaggi adulteri che aspettano solo di non essere controllati dal coniuge per compiere ciò che piace al maligno. Per costoro la libertà è l'assenza di controllo da parte dell'altro coniuge.

Soltanto chi vince il maligno è una persona libera; diversamente è schiavo, anche senza accorgersene, del principe di questo mondo e dei suoi falsi e luccicanti idoli "Scrivo a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il maligno" (2 Gv. 2,13).

La felicità e la serenità provengono da Dio e dalla vera libertà che solo la sua eterna Parola può concedere. La depressione, la disperazione, la tristezza, i suicidi, la droga, l’imprudenza ecc. sono opera dell'antico avversario. Certi poveri zombi che si aggirano nelle città “evolute” sono solo il prodotto di questa falsa libertà.