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LE DUE CHIESE

 

Come lamentato anche da molti cattolici si ha l’impressione che esistano due Chiese cattoliche: una a servizio della Parola di Dio (che dalla Chiesa dev’essere conservata e diffusa) ed un’altra alle dipendenze del principe di questo mondo. Logicamente la Chiesa Cattolica ufficialmente conosciuta e riconosciuta è una soltanto; è stata fondata da Gesù Cristo ed agisce per mezzo degli apostoli e dei loro successori (rimando alla lettura del Catechismo della Chiesa Cattolica per ogni approfondimento in merito). La Chiesa ha il dovere prioritario di diffondere l’eterna Parola di Dio senza variazioni “In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! “ (Gal. 1,7) e parla correttamente ai fedeli mediante il suo Magistero.

All’interno della medesima operano però diversi membri (non solo laici, ma anche togati) che predicano un “Vangelo diverso” e “parlano” un linguaggio difforme da quello dal Magistero della Chiesa Madre.

Facciamo qualche esempio per meglio comprendere il concetto. Il Magistero Papale (quello espresso dai successori di Pietro) e della Chiesa ha:

a)      condannato il comunismo (considerato eresia dalla Madonna a Fatima) mediante diverse encicliche; ma numerosi sono i cattocomunisti (tra i quali vanno annoverati anche preti e catechisti) che prosperano felici all’interno della Chiesa;

b)      condannato la massoneria, invitando i fedeli a denunciarne l’opera; ma molti cristiani e diverse associazioni cosiddette cattoliche se ne guardano bene dal farlo;

c)      stigmatizzato il sincretismo religioso; ma il cocktail religioso si propaga sempre di più, favorito da quanti dovrebbero preoccuparsi di diffondere il Vangelo e di difenderlo da quelli che vogliono distruggere i nostri valori;

d)       invitato a pregare il Rosario (basti pensare ai ripetuti interventi di Giovanni Paolo II) nei santuari, nelle Chiese, nelle famiglie e tra i giovani; ma tutto “tace sul fronte” (anzi, gli inviti a recitare “la preghiera dei miracoli” provocano risolini di sufficienza da parte di molti modernisti, che se ne fregano sia di quanto richiesto dalla Regina dell’Universo sia degli inviti dei Papi!). Ad esempio, nel giorno della preghiera del Rosario e del digiuno proclamato dal Papa per la pace si sono visti molti cattolici (tra i quali anche sacerdoti) sbandierare e marciare, ma quasi nessuno con il Rosario in mano!

e)      invitato a pregare per le guarigioni e per le liberazioni, tuttavia trovare cristiani disposti a pregare per la guarigione e la liberazione dei fratelli è un’impresa quasi impossibile. Giova inoltre rammentare che se da un lato la Chiesa ha deliberato di affidare l’esorcismo (diversamente da quanto stabilito da Gesù) solo ad alcuni sacerdoti nominati espressamente dai vescovi (ciò comunque evidenzia il desiderio, da parte del Magistero, dell’esistenza degli esorcisti!), dall’altro lato questa norma viene ampiamente disattesa da certi vescovi che non li hanno ancora nominati (si consiglia, per un miglior approfondimento al riguardo, la lettura del libro “Io vescovo esorcista” di Mons. Andrea Gemma e dei libri di don Gabriele Amorth). Da chi si recano, quindi, i posseduti che desiderano liberarsi? Devono percorrere centinaia di Km per reperire qualche esorcista che faccia “sul serio” l’esorcismo (che non si limiti, cioè, a qualche benedizione soft)? Oppure devono finire sotto le sgrinfie degli operatori dell’occulto? Non possiamo di certo pensare che tutte le persone conoscano l’efficacia risolutiva della Santa Messa e del Santo Rosario per risolvere ogni problema e per ottenere ogni tipo di liberazione! Chi predica, al di fuori della Madonna e di pochissime eccezioni, che il Rosario neutralizza ogni opera diabolica? Che la luce dell’Eucarestia, debitamente ricevuta, dissolve le tenebre di satana (Gv. 1,1, seg.)? Che la confessione equivale ad un esorcismo? Che la meditazione biblica è uno strumento di guarigione? Che l’adorazione della Croce e dell’Eucarestia, corredate dalle invocazioni bibliche di guarigione-protezione-liberazione, distruggono satana? Che il digiuno rafforza la preghiera?

f)        condannato ripetutamente l’aborto, il divorzio, la pornografia, la pedofilia, l’ingiustizia ecc., ma pochissime sono le voci che combattono (con la preghiera, l’evangelizzazione e gli strumenti democratici[1]) questi mali spirituali;

g)      denunciato l’esistenza di satana e la sua opera perversa; mentre molti vescovi, preti e cristiani ridono al solo parlarne, preoccupati di diffondere le teorie sociologiche;

h)      sottolineato l’importanza di Maria Santissima nel piano salvifico e redentivo di Cristo, ma molti cristiani “rifiutano” Maria;

i)        invitato i politici cattolici ad essere coerenti con la loro fede; molti di loro, invece, quando agiscono politicamente diventano portavoce di interessi spesso opposti ai valori cristiani ecc.

Gli esempi sopra riportati, ai quali potrebbero aggiungersi tanti altri, avvalorano in modo inequivocabile l’esistenza di una chiesa opposta e parallela a quella voluta da Cristo; la quale, come la zizzania del Vangelo, cerca di soffocare la Vera Chiesa che agisce in obbedienza all’eterna Parola di Dio.

La chiesa parallela genera confusione tra i fedeli (al punto che molte persone, purtroppo, confondo l’opera di Gesù e della sua Chiesa, con l’azione scandalosa di alcuni suoi membri!), ma è ovviamente più ascoltata in quanto in sintonia con il mondo che “giace sotto il potere del maligno” (1 Gv. 5,19); un mondo allergico alla preghiera, al digiuno, ai Sacramenti, ai sacramentali, alla Bibbia; ma sensibile al protagonismo, alle comodità e refrattario ai sacrifici.

L’esistenza di queste due chiese antagoniste rende sempre più urgenti e comprensibili gli inviti di Maria (e del Magistero della Chiesa) a leggere ogni giorno la Bibbia. La zizzania della chiesa parallela riesce infatti a fare proseliti solo grazie all’ignoranza della Parola di Dio di molti cristiani i quali, anziché perdere tempo con certa televisione deficiente, potrebbero utilizzarlo per la preghiera, per la lettura della Bibbia e per vivere la “ricetta spirituale” nella sua integralità per un vantaggio personale, familiare e sociale.

 

 

 

 

 

 

 



[1] Educare alla legalità, Ed. CEI