Ho aperto questo spazio non per chattare, bloggare, o comunque interagire in prima persona, ma per aprire una finestra su una storia, come centinaia di migliaia di altre, che non può e non deve essere dimenticata.
La storia è quella di un ragazzo di venti anni che, nel pieno della sua gioventù e spensieratezza, è stato proiettato da un paese della provincia di Bari in un Paese lontano, freddo e ostile.
Il ragazzo di allora è mio padre, classe 1922, ancora in forma per dettarmi quelle sensazioni che oggi, come ogni giorno da allora, tornano a fargli compagnia spesso non invitate.