L'Arte ...
non è
della tecnologia, ma sfrutta i suoi mezzi;
non è
dell'economia, ma è sfruttata da essa (e raramente
viceversa);
non è
della borghesia, che tenta di venderla a stracciati
prezzi;
non è
della politica, che non l'incorona principessa (ma
sguattera persa!).
In questa
cultura della non cultura,
dove la
gente comune non ama i monumenti
e non
distrugge i musei solo per non fare brutta figura,
ma
l'abbandona a sé e a scaltri "intelligenti"
...
[che
sproporzionano il prezzo rispetto al valore
dell'esposizione...
che
poi... l'arte è patrimonio comune ! ]
per il
turista o per l' estudiante,
tanto il
primo: "una volta viene", spende e fugge,
l'altra,
con il professor pedante in avante,
oggi
vede, distante la vede, e nel ricordo distrugge!
L'Italia
piena d'arte ...
"impara
l'arte e mettila da parte"... [e l'ha messa
da parte!]
Sui libri
rimane, a pianger in disparte,
mentre un
anziano gioca a carte...
e i
giovani a sognarla in segreto...
ad
immaginarla... oltre la commerciale,
oltre
quella posta in vetrina, oltre la del vetro
della
tele, oltre le tele del ragno sociale...
L'Arte è
libera di volare...
L'arte è
nuotare... fuori dal denaro...
Chi sente
l' Arte, non si censura!
Chi sente
l' Arte... pensa alla generazione futura...
ed ha
speranza, cerca il non detto;
chi più
non spera, che si metta a letto,
a dormire
e non romper più il ...Progetto {Argo]
di vita,
di viaggi interculturali, di scambi, di getto vitale...
La poesia
non è schiava della tecnologia,
né
dell'economia,
né della
politica e né della borghesia!
La poesia
è autonoma, poiché figlia d'Arte !!
Fabio P. Poeta