Fuori dal tempo

 

 

Se una bussola, un radar, una cartina,

un diagramma cartesiano,

servissero a darmi una direzione...

 

Se un orologio analogico o un cronometro digitale,

un calendario o una meridiana solare

mi centrassero nel tempo in cui sono...

 

sarei meno fantasma e più umano,

sarei meno poeta delirante e più marziano,

alienato, schiavo, servo del denaro, schiavo!

 

Ciò non esclude la razionalità,

il pensare con la mia intelligenza,

l'osservare antropologico della comunità 

vivendoci, ma escludendosi per divergenza

 

di pareri, di razzismo, di materialismo,

di belligeralismo, di schiavismo, di maschilismo,

d'industrialismo e inquinamento ambientale,

di consumismo ed egoismo generazionale...

 

Credo nella tolleranza dei pareri e dei mestieri,

credo nella divisione tra onesti e corrotti,

siano essi rossi gialli bianchi o neri;

credo nella donna e nei suoi pari diritti.

 

Credo che la guerra non sia pulizia di popoli,

come diceva mio nonno fascista e Marinetti.

Credo che sia giusta una rivoluzione etica

che sfasci parti e ruoli e diminuisca i poveri.

 

Credo che le offerte al Terzo Mondo

non bastino per condurre al Paradiso;

molti finivano all' Inferno per l'inquinamento

che affetterà i posteri, popolo già ucciso!

 

Credo ideali che mi disperdono dal mio tempo,

credo che la mia patria sia la natura ambientale,

credo che ci si può ancora salvare,

credo che le mie parole non muoiano nel vento...

 

 

 

 

Fabio Pierri Poeta,  14/8/06

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