Sezione: Il mare

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VOGLIA D’IMMENSO

DIALOGO CON IL MARE

 

 

                           …Respiro il mare.

 

Do alle mie branchie

un po’ di iodio

per meglio parlare.

 

                       …Respiro il mare.

 

Vorrei lasciarmi levigare

come queste pietre…

fra i rottami stesi al sole.

 

                           Osservo il mare.

 

Ondeggio con le mie ali da gabbiano

e mi lascio inebriare dall’alto

dalla brezza marina vitale.

 

                           Ascolto il mare.

 

Dentro me c’è il silenzio,

fuori di me: il mare…

…Fruscia l’anima.

 

     

                             Interrogo il mare.

 

Un’onda anomala e audace

supera i limiti altrui

e quasi mi si accosta accanto

 

dolcemente, con le sue punte

verso le punte delle mie radici

rottamate sulla sabbia.

 

                           Parla il mare.

 

Mi parla di Dio, natura,

amore, armonia, dolore

per esser tradito dall’uomo traditore

 

che l’inquina,

e poi pretende che lui

benignamente sempre l’accolga

 

e lo preservi da meduse,

squali, scogli pungenti,

onde e correnti potenti…

 

                       Piango per il mare.

 

Unisco poche mie gocce

lievemente salate

al suo spumeggiare.

 

 

         Parla il sole.

 

Non un giorno

ho dispensato l’uomo

dalla mia luce.

 

Persino quando piove

Io sono lì,

e l’uomo è triste.

 

Ma la sua memoria è corta,

soprattutto d’estate,

e pure io piango, nell’eclisse…

 

              Riflette il mare.

 

Ogni sua onda è un pensiero.

Riflette le parole del sole,

gialle scaglie silenziose.

 

             Lascio il mare.

 

Mi saluta. Ringrazia.

E poi, come sempre,

torna a parlare col sole!                                                                   

 

 

 

        

 

 

 

 

 

                       

 

Fabio Pierri Poeta, 11/4/03 

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