“AL CIMITERO”
Giovani foto
Di anziani,
e vecchie foto
di giovani…
giro e rigiro
e guardo stupito
tutte queste vite
decedute…
sarebbe bello raccontarle,
capirle dalle foto…
al cimitero
intravedo passato.
Non credo
Che ci sia solo morte.
Ricevo arte,
quasi per telepatia…
tanti
e quanti
mestieri
e costumi
che ora non si portan più,
ma che si portavan con onore
in quel tempo lontano
ove la lor fotografia risale…
fotografie…
gocce di sangue
prelevate in un attimo
dalla nostra vita…
arti, mestieri e costumi,
tradizioni, pensieri…
momenti d’amore,
di guerra…
soldati trucidati
e vittime civili, neonati
senza voglia di nascere,
o con voglia, ma ammazzati!
Giovani di incidenti stradali…
Tante frasi leggo,
incise su pergamene
metalliche…
e mi soffermo,
colgo uno spunto,
mi
fermo.
Leggo velocemente.
Poi fuggo via. Cammino.
Mi viene questa poesia.
Rallento.
Un misto di sacro e profano
vaga nella mia testa.
Poi si fonde con l’umano
vedere la morte:
bambini e giovani,
vecchi con la consorte…
poi ripenso all’arte.
Guardo le sculture
Soffermandomi sull’esteriore,
profanando il desiderio
di quelle creature
di essere interpretate,
onorate, considerate…
una ad una
vorrebbe risaltare!
Ed allora qualcuna
s’è fatta fare
monumenti mastodontici,
tombe di quindici
della propria casta…
come una villa, guarda lì!
E poi nascoste
per chi non può:
tombe semplici…
che a stento
si distinguono dal terreno
e che solo per fortuna
puoi notare…
intanto sto arrivando
al loculo marmoreo
di mia nonna.
Si trova in una specie
Di giardino, pieno
di fiori umili.
Guardo ancora…ah: eccolo,
eccola, eccoti! Ciao nonna!
Fabio P.