EUROPEI 
    Una squadra dai molti colori e la polizia di un paese “tollerante” 

    Si sono conclusi domenica i campionati europei di calcio con la vittoria della Francia. Non voglio fermarmi sulla delusione dei tifosi italiani, né esprimere disquisizioni tecniche sul C.T. o sui calciatori. Non voglio neppure fare il predicozzo sull'eccessiva importanza che viene data ad un avvenimento futile. Voglio invece mettere in evidenza due aspetti con risvolti sociali e culturali. Il primo concerne la squadra francese. Mi è parso significativo vedere calciatori che cantavano l'inno nazionale e che gioivano poi per la vittoria dimostrando con il colore della pelle di provenire da diverse etnie. La sciovinista Francia multietnica! E in Italia c'era chi tifava contro l'Italia perché non padana… Non voglio dire che in Francia non c'è Le Pen, ma forse anche una nazionale di calcio aiuta a superare intolleranze. Il secondo è l'atteggiamento della polizia olandese verso i disabili italiani. Una volta l'Olanda si distingueva per la tolleranza e l'accoglienza. Non vorrei che aver fatto "passi in avanti" verso l'eutanasia abbia favorito l'imbecillità di quei poliziotti. 
      
    beppe scapino