• La Nota Politica del del 24 settembre 1999 
Il tasso di litigiosità fra le forze politiche è sempre alto. Una litigiosità spesso pretestuosa. Forse però stanno nascendo proposte che in qualche modo costringeranno ad un confronto su obiettivi concreti.  
    
LA CRIMINALITA' 
E' scoppiata l'emergenza criminalità. Quale è l'atteggiamento verso questo problema? Non è una domanda oziosa, perché l'emergere della criminalità può dipendere da due cause. Una, ideologica e soggettiva, dipende dall'accentuazione della visibilità del problema. L'altra, oggettiva, è legata ad un aumento del tasso dei fatti criminosi. L'emergenza attuale in Italia sembra dipendere più dalla prima causa e, per questo, è pericolosa. Infatti favorisce sentimenti xenofobi e razzisti (l'immigrazione è importazione di delinquenza) e anche liberticidi verso la popolazione carceraria. E' vero che il cittadino va rassicurato e che la sicurezza è un bene. Però lo stato carcerario - soprattutto verso i deboli: nessuno invoca meno garanzie per i processi con imputati "eccellenti" - è una sconfitta per la civiltà e la democrazia. Ed è grave che un governo di centro-sinistra insegua le destre su questi temi.  
    
OBIETTIVI DEL GOVERNO  
Il governo sta per proporre una serie di provvedimenti e di obiettivi intorno ai quali c'è da sperare si apra un vero dibattito politico. Un calo della pressione fiscale, soprattutto sulle famiglie. Interventi per l'occupazione, sostenendo forme di flessibilità (lavoro part time, contratti a termine, ecc.). Dopo la Finanziaria una discussione sullo Stato sociale. Al di là delle valutazioni sul contenuto delle proposte e degli obiettivi ci troviamo di fronte ad una piattaforma intorno alla quale discutere. E questo è un bene.  
    
ALCUNE DOMANDE  
E' evidente che questi intendimenti facciano nascere domande anche in chi commenta i fatti politici. Va valutato in modo positivo un calo della pressione fiscale sulle famiglie che può liberare energie. Altre sono le questioni che si pongono. La prima riguarda il senso della riforma dello stato sociale. Questo non è un insieme di misure per difendere i deboli, ma il riconoscimento dei diritti che definiscono il cittadino. Si era giunti a dare un contenuto, e cioè la salute, la casa, l'istruzione, il lavoro. Con la globalizzazione sarebbe stato logico attendersi un allargamento dei diritti (agli stranieri, per esempio). Ma la globalizzazione tocca i capitali, non le persone. La seconda domanda concerne le prospettive della politica economica. Se essa rimane definita in termini nazionali fallisce. Può essere efficace solo se è concordata in termini europei. Anche il governo D'Alema sembra non cogliere questa ovvietà.  
    
LEO VALIANI  
Anche Leo Valiani è morto. Figura nobile, laico coerente, partecipe attivo nella costruzione di questa repubblica democratica e, perciò, antifascista. Molti hanno esaltata la sua personalità, la sua coerenza. Ma hanno passato sotto silenzio l'antifascismo. Non è un buon modo di ricordare.  
  
beppe scapino