Le feste pasquali hanno allentato, ma
non eliminato le asprezze della propaganda elettorale. Intanto il centro
sinistra ha presentato il suo programma, mentre il centro destra sembra
voler spendere tutto sull'immagine del leader. Inquietanti episodi terroristici.
IL REFERENDUM LOMBARDO Non abbiamo molti commenti da fare rispetto
a quanto scritto la scorsa settimana. Se esistono norme che impediscono
lo svolgimento del referendum lombardo negli stessi luoghi delle altre
elezioni vanno rispettate. Gli appelli a Ciampi o ad Amato per soluzioni
di compromesso denotano scarsa cultura democratica e scarso rispetto della
legalità. Formigoni si è lanciato in questa avventura pensando
di poter ottenere un forte successo personale e credendo di vedere tutto
il centro destra schierato a suo sostegno. Invece questo sostegno è
stato tiepido. Infatti Berlusconi desidera impostare la campagna elettorale
politica come un referendum sul suo nome e la mossa di Formigoni lo disturba.
Gli altri leader poi temono ripercussioni negative nel centro e nel sud.
Infatti il referendum lombardo può essere visto come un distacco
dalla regione ricca verso quelle più povere. La soluzione più
probabile è quella di un rinvio.
TERRORISMO Due attentati a Roma e a Torino senza
vittime. la matrice sembra appartenere al filone delle nuove BR. Sono episodi
inquietanti. Esistono forse oggi condizioni per un reclutamento più
allargato. Esistono infatti frange ai margini della politica, ma anche
della vita sociale che possono essere catturate da forme di protesta violenta.
Esiste anche una popolazione ostile alla globalizzazione e che potrebbe
essere attirata da organizzazioni anche violente. Pertanto è necessario
potenziare le indagini per neutralizzare queste organizzazioni. Ma nello
stesso tempo bisogna trovare il modo per ricuperare alla politica le ragioni
dello scontento e della protesta. Una politica che ha abdicato ai poteri
forti crea o disinteresse, astensionismo o uso di mezzi non politici, ma
violenti e militari.
PROGRAMMA O CANDIDATO? Rutelli ha presentato il programma integrale
dell'Ulivo che verrà reso ufficiale con le correzioni proposte dagli
alleati nella convention del 20 e 21 aprile. E' un programma che mira all'Europa,
a rendere più moderne le istituzioni, a intervenire nel Sud, a salvaguardare
il welfare e a puntare molto sul volontariato. Al di là dei punti
singoli ora si ha una base per valutare la politica che il centro sinistra
propone. La Casa delle Libertà invece sembra voler puntare tutto
sul candidato premier. Lo stesso libro che verrebbe inviato a tutte le
famiglie sottintende questo messaggio: se lui ha realizzato tante cose
merita di governare l'Italia. Sono due concezioni opposte della politica.
La prima punta a una scelta delle cose da fare e di chi le farà.
La seconda mira alla scelta di un leader. La prima richiede il dibattito,
il confronto. La seconda ha bisogno di propaganda senza interlocutori.
Forse è vero che il 13 maggio è una scelta di civiltà.