• La Nota politica del 3 marzo 2000
  
Continuano le manovre, le discussioni e le divisioni negli schieramenti politici in vista delle prossime elezioni amministrative. E' uno spettacolo spesso avvilente e non vorrei ripetermi nelle analisi già fatte. Piuttosto vale la pena chiedersi quale la posta in gioco delle prossime elezioni. 
  
ELEZIONI O SCELTA DI CIVILTA'? 
Berlusconi sta cercando di attribuire alle prossime elezioni il carattere di una scelta di civiltà. Libertà o le sinistre identificate con il comunismo. Questo giustificherebbe anche il suo tentativo di allargare le proprie alleanze creando un fronte eterogeneo. A me pare che questa impostazione sia una forzatura pericolosa sia per la situazione italiana, sia per quella europea. Va anche sottolineato che il pericolo maggiore per la libertà e per la democrazia oggi è costituito dal riapparire di forme di xenofobia, di razzismo, di autoritarismo. C'è il caso Haider, si diffondono gruppi razzistici mascherati nei tifosi ultras. Se la libertà non equivale a interesse privato  questi fenomeni meritano attenzione. In ogni caso le elezioni amministrative non possono ambire ad una scelta di civiltà, ma devono pervenire ad una scelta di amministratori. 

ELEZIONI REGIONALI 
Queste elezioni devono pertanto operare una scelta che concerne i programmi e le coalizioni capaci di realizzarli. Bisogna anche aggiungere che ormai le Regioni hanno competenze crescenti in diversi campi (dalla sanità all'istruzione ad esempio). Competenze che spesso sono ignorate dagli stessi politici che parlano di riforma dello stato. In una di queste sere era interessante la sorpresa degli onorevoli Martelli e Frattini al Maurizio Costanzo Show quando c'era chi ricordava loro che le Regioni avevano già la possibilità di legiferare in materie che essi rivendicavano! Elezioni per le Regioni, non per altro. 
  
IL SENSO POLITICO 
Di conseguenza il risultato non dovrebbe riguardare il governo centrale, ma dovrebbe limitarsi ad una valutazione di conferma o di alternanza dei governi regionali. Soltanto indirettamente verrebbero tratte indicazioni sul governo. In un paese normale sarebbe così. In Italia dovremo aspettarci ben altro: probabilmente il primo significato verrà rivolto al governo. Piuttosto il senso politico di queste elezioni dovrebbe concernere un chiarimento a partire dai programmi sui valori guida delle diverse coalizioni. 
  
ETICA E POLITICA 
Hanno dato origine a polemiche sia le dichiarazioni di Veltroni a proposito dell'atteggiamento ufficiale della Chiesa cattolica sui contraccettivi di fronte al problema AIDS e la decisione di un giudice romano sull'utero in affitto.  Si tratta di problemi delicati che gli stati devono affrontare laicamente. Le regole e gli strumenti che uno stato si da devono derivare dalla ricerca di un bene comune, dall'evitare i mali maggiori e non possono dipendere da una teologia particolare. Il politico deve assumersi le sue responsabilità e le chiese devono rispettarle. 
        
beppe scapino