IV NOVEMBRE
    I “Caduti” da retorica di guerra a riflessioni sulla pace

    L'inizio di novembre richiama il ricordo dei caduti della prima guerra mondiale e diventa occasione per commemorare i caduti di tutte le guerre. Nelle celebrazioni recenti va sottolineata una novità. Alla retorica della guerra si sta sostituendo una riflessione sulla pace. D'altronde, anche nel passato, il comprensibile e legittimo orgoglio degli ex combattenti non cancellava nei discorsi privati il carattere spesso disumano delle esperienze vissute. La maggioranza ha sempre subìto e non ha mai desiderato la guerra. Il rendere pubblici questi sentimenti che permettono di fondare una cultura di pace è pertanto un fatto altamente positivo. Ma non va steso un velo di silenzio sulle attuali politiche militari. Politiche che mirano a costruire un esercito di professionisti. Che mirano ad aprire la carriera militare anche al mondo femminile. Che svalutano il servizio civile. Rischiamo di trovarci con una cultura pacifista diffusa ma con una minoranza militarista fuori di ogni controllo. 
       
        
    beppe scapino