SI COMINCIA
I “Bigini” in classe: una scuola per quale lavoro?
  
E' iniziato un nuovo anno scolastico. Non vorrei fermarmi sulle solite riflessioni riguardanti problemi antichi della scuola italiana. E non vorrei neppure affrontare quei temi - in parte ideologici - che dovremo subire spesso nel prossimo futuro, come la diatriba fra scuola pubblica e privata. Sono temi importanti; non li disprezzo. Ma vorrei mettermi da un altro angolo di visuale. Vorrei partire dalla situazione di chi ha iniziato il suo curriculum scolastico. E' spesso inizio - quello dei "bigini" - fatto di timori, di speranze. A volte anche di orgoglio. L'orgoglio di chi si sente crescere. Davanti a questi sentimenti cosa troviamo? Mi pare emblematica la crisi dell'OP Computers. Non vorrei apparire troppo pessimista. So anche che l'OP Computers non è tutta la realtà. Però mi pare che questa crisi sia indicativa del futuro dell'economia e della società. I "bigini", ma anche tutti gli altri studenti, cosa possono attendersi? una scuola per lottare per il primo posto o per una cultura che aiuti a essere cittadini consapevoli? Auguri  
  
beppe scapino