CONTRADDIZIONI?
Una cultura che dice "no" alla politica e "sì" al volontariato

I nostri giorni sembrano fortemente caratterizzati da una cultura di stampo individualista. Il crollo dell'interesse politico ne è il segnale più forte. Nello stesso tempo si moltiplicano le iniziative di volontariato tese a dare risposte a situazione di disagio sia sul piano locale, sia verso obiettivi lontani ma mirati. Basta leggere questo numero per renderci conto di questi processi. Sono atteggiamenti contraddittori?  
Credo di si, ma forse è utile cercare di scoprire il perché. In primo luogo credo che l'individualismo sia incapace di dare un senso all'esistere. In ogni persona c'è uno stimolo ad aprirsi all'altro che nessuna modernità può soffocare. In secondo luogo mi pare che emerga da questi fatti il bisogno di controllare l'oggetto del proprio impegno. Anche quando il progetto si realizza in terre lontane è un progetto del quale si conoscono i responsabili e del quale si possono conoscere i risultati. Rimane un quesito: non sarebbe  utile anche risolvere la contraddizione fra impegno umanitario e interesse politico? 
   
beppe scapino