SOPRAVVIVONO SOLO ALCUNI MOMENTI DI VITA COLLETTIVA
Il carnevale conserva i riti e perde i tratti più tipici
NON PIU’ TRASGRESSIONE, MA AUTOCELEBRAZIONE
  
Ritorna il Carnevale con i suoi riti. Mi pare però che il Carnevale che nel nostro Canavese dilata i suoi tempi perda nello stesso momento i suoi tratti più caratteristici. Il Carnevale è nato come trasgressione e in certi momenti ha potuto anche esprimere tendenze eversive. Oggi è difficile vedere nelle nostre manifestazione trasgressione. Tanto meno eversione. Chi riesce a notare nel carnevale eporediese una rivolta contro un tiranno  o l'esaltazione della libertà? Mi pare invece che questa manifestazione sia da un lato l'autocelebrazione di una borghesia dominante e da un altro lato la riproduzione di uno spirito rissoso che si ritrova ogni settimana nelle discoteche. Mancano grandi ideali e il Carnevale si adegua. Diventa banale. Rimangono forse quei momenti di vita collettiva che sono le fagiolate, o certi aspetti delle squadre degli arancieri. Rimane anche una certa nostalgia che muove alcuni partecipanti. Comunque viva il Generale, viva la Mugnaia e buon divertimento. 
  
beppe scapino