IL VESCOVO PRESENTA L'APPUNTAMENTO DI OTTOBRE
 
Tre giorni diocesana: inizia il cammino verso il Giubileo 
 
 Si avvicina uno degli appuntamenti più tradizionali della nostra Diocesi, quello della Tre Giorni diocesana. Quest’anno riveste un’importanza particolare perché dà inizio al primo anno pastorale che comincio con voi, dopo questi primi mesi che mi hanno ermesso di prendere contatto con la realtà attuale della Diocesi e al tempo stesso di concludere il mio servizio alla Diocesi di Iglesias, che il 5 settembre scorso ha accolto il suo nuovo Pastore.  
L’altro motivo che rende particolare questa Tre Giorni diocesana è l’approssimarsi a grandi passi dell’inizio dell’anno giubilare. Il Papa ha rivolto da anni un invito pressante a tutta la Chiesa perché si prepari a vivere in spirito di Giubileo l’anno Duemila e si può ben dire che tutta la Chiesa è ormai in cammino per questo appuntamento comune che vedrà ogni Chiesa particolare convocata nei luoghi e nei tempi stabiliti da ciascun Vescovo, e tutte le Chiese particolari pellegrine verso la Terra Santa, verso le Memorie degli Apostoli e verso i luoghi dove oggi continua la Passione di Cristo.  
L’invito al Giubileo è dunque l’invito a partecipare ad un momento particolare che coinvolge tutta la Chiesa, ma è soprattutto l’invito a fare viva memoria dell’Evento che ha segnato e continua a segnare in modo definitivo la storia dell’umanità, l’Incarnazione del Verbo di Dio, iniziato nel segreto del grembo di Maria a Nazareth e manifestatosi a cominciare dalla notte di Natale di venti secoli fa a Betlemme, il primo di una lunga serie di Natali che continuano a dare luce e ad annunciare gioia agli uomini amati da Dio.  
Sappiamo bene che il punto interessante non è l’esattezza cronologica di un anniversario ma il significato di un Evento, indubbiamento storico, che ha cambiato la storia. Per questo è Giubileo, anno di grazia e di gioia, tempo speciale da vivere per Dio e per l’uomo, anzi tempo che Dio vuole donare all’uomo in modo particolare perché ritrovi piena libertà. Vivendo e celebrando la prima venuta di Gesù nella storia noi vogliamo anche offrire al nuovo millennio che si affaccia una prospettiva di vita e di speranza, contro ogni tentazione di nichilismo e di nonsenso.  
E’ la speranza che viene dalla vita e dalla parola di Gesù, che apre un orizzonte nuovo all’uomo del terzo millennio. La Tre Giorni diocesana vuole essere un inizio, il primo passo di un cammino che cerchiamo di progettare e di realizzare insieme, perché l’anno del Giubileo a sua volta diventi un anno in cui, ascoltando la voce del Signore e vivendo la grazia che Lui ci ha portato, possiamo meglio comprendere la nostra missione di evangelizzatori agli inizi del terzo millennio. Nella Tre Giorni fisseremo la nostra attenzione su un tema che riassume bene tutte le ampie prospettive offerte dall’impegno giubilare, il tema della Riconciliazione.  
E’ il termine usato dal Nuovo Testamento per esprimere la missione che Gesù è venuto a compiere (vedi ad es. il cap. 2 della Lettera agli Efesini) e con questo tema veniamo orientati immediatamente alle grandi riconciliazioni che oggi attendono di essere realizzate, anzitutto quella della giustizia verso i poveri del mondo - la maggioranza dell’umanità -, quella tra i cristiani e tra tutti i credenti, senza trascurare le non meno urgenti riconciliazioni che ci attendono in casa nostra e nel nostro Paese.  
La Tre Giorni diocesana vuole essere un inizio, il primo passo di un cammino che cercheremo di progettare e di realizzare insieme, perché l’anno del Giubileo a sua volta diventi un anno in cui, ascoltando la voce del Signore e vivendo la grazia che Lui ci ha portato, possiamo meglio comprendere la nostra missione di evangelizzatori agli inizi del terzo millennio.  

+ arrigo miglio