UNIONI DI FATTO
L’etica e le leggi dello Stato. Quale linea per un settimanale cattolico?

Sono ancora vive le polemiche per le raccomandazioni del Parlamento europeo a proposito delle unioni di fatto. Questo problema, come tutti i problemi che toccano da vicino il rapporto fra credenze etiche e leggi, è molto delicato. Quale può essere la linea di un settimanale di informazione cattolico. Spesso si sceglie la linea della crociata. Non informare, ma giudicare. Io credo che un'altra linea sia più consona al ruolo del giornale e rispettosa dei lettori. In primo luogo dare un'informazione completa sulle diverse posizioni. In secondo luogo cercare di capire senza pregiudizi le motivazioni che le originano. In terzo luogo cercare di dare un giudizio etico. Su questo piano può essere utile tenere presente la valutazione delle altre chiese cristiane. In quarto luogo avere la coscienza che lo stato e la politica intesi in senso laico hanno dei limiti: la legge non è l'etica, né lo strumento per imporre un'etica. Infine cercare le soluzioni legali capaci di evitare le sopraffazioni del forte sul debole. Starà alla pastorale invece trovare le vie per proporre un'etica più cristiana. 

beppe scapino