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    SETTIMO VITTONE – PROGETTI COMUNI PER LA VIABILITA’ E NON SOLO
    UNA “ALLEANZA” CON LA VALLEE
    La Comunità Dora Blatea adesso guarda a nord

       SETTIMO VITTONE - Doveva essere un normale dibattito sui problemi della viabilità di collegamento fra il Canavese e la bassa Valle d'Aosta. L'incontro svoltosi sabato scorso  nel salone della Comunità montana Dora Baltea è stato invece occasione soprattutto per mettere sul tavolo programmi e ambizioni dell'ente canavesano. Che,  pur senza voltare le spalle al Piemonte, strizza l'occhio alle più vicine Comunità montane della Vallée, la Evançon e la Monte Rosa.
       L'obiettivo non è quello di una clamorosa secessione, sia ben chiaro. Ma è comunque evidente la volontà di lavorare, e molto, insieme ai vicini valdostani. E questo nonostante soltanto pochi anni fa fosse in voga il progetto di accorpare in un unico ente le Comunità montane Dora Baltea, Valchiusella e Valle Sacra.
       "Non credevamo in quell'idea - dice il presidente della Dora Baltea, Giulio Roffino -. Crediamo, invece, si possa collaborare con gli enti della bassa Valle d'Aosta, il cui territorio è molto più omogeneo con il nostro".
       Nella sede di Settimo Vittone sono convinti che l'ipotesi di lavorare insieme per progetti comuni, che mettano da parte le divisioni e i confini, possa portare soltanto vantaggi al territorio. 
       E della stessa idea sono gli enti della Vallée, che per la prima volta - con il parere favorevole del presidente della giunta regionale, Dino Vierin, e la "benedizione" dell'europarlamentare Luciano Caveri - aprono le porte ad una sorta di "ponte politico" con il Canavese.
       La viabilità, spunto dell'incontro di sabato scorso, è soltanto uno dei temi da affrontare insieme. "Carema e Pont St. Martin - dice l'assessore alla cultura della Comunità montana Dora Baltea, ed anche promotore di questa alleanza, Luca Bringhen - sono divisi soltanto da un cartello stradale e da una linea tratteggiata su una cartina geografica. Per il resto, la continuità del territorio è più che evidente". A partire, appunto, dalla viabilità, dal momento che lungo il corso della Dora corrono le principali vie di comunicazioni tra Piemonte e Valle d'Aosta: l'autostrada A5, la statale 26 e la linea ferroviaria.
       Ma ci sono altre importanti questioni che contribuiscono a creare un'area omogenea tra questa parte del Canavese e la bassa valle. "Parliamo di turismo - dice ancora il presidente Roffino -, di attività produttive e del settore sociale. Dalla collaborazione di tre Comunità montane può nascere un vero e proprio Patto per lo sviluppo integrato dei nostri territori".
     
    i.g


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