| Notizie Flash | Nota politica | Art 3 | Art 4 | Art 5 | Art 6 | Art 7 |
La Nota Politica
 
         
         
    La vita politica prosegue fra polemiche, forzature e proposte che appaiono perdenti fin dal nascere. Un aspetto inquietante di questa fase politica è rappresentato dal sostanziale disprezzo che viene dato alla Costituzione. Eppure è la Costituzione il fondamento di ogni sistema politico e sociale. 
     
    LA COSTITUZIONE
    Ciò che distingue la democrazia dai sistemi totalitari o autoritari non è il voto, ma è il fatto che il potere è legittimato e controllato da un patto sottoscritto da tutti, maggioranza e minoranza. Questo patto è la Costituzione. Pertanto introdurre criteri diversi - l'elezione diretta da maggior autorità rispetto ad un'elezione parlamentare, ad esempio - indica un atteggiamento pericoloso e un'ignoranza riguardo alle regole di una democrazia.
     
    LA VITA DELLE COALIZIONI
    Prosegue intanto la crisi del centro-sinistra con i partiti di centro sparsi e i DS tentati di far pesare il loro peso elettorale. Manca sia una seria analisi della società italiana in questa fase, sia l'elaborazione di un programma da proporre all'elettorato e che costituisca il criterio per la scelta di un leader. Il presidente Amato ha ragione di lamentarsi per le continue proposte di leader virtuali ma non può pretendere che questo ruolo sia suo di diritto. Il centro-destra invece continua a vivere una fase euforica. Convinto di vincere largamente le prossime elezioni politiche pone il veto ad ogni tentativo di riforma per avere le mani libere quando sarà al potere. Berlusconi sembra voler allargare le componenti dell'alleanza - anche Mastella sarebbe pronto a rientrarvi - ma forse non si rende conto dei rischi di questa tattica. Oggi le destre sono avvantaggiate dall'essere minoranza e possono celare le loro contraddizioni. Ma non sarà sempre così.
     
    LE REGIONI DEL NORD
    Le regioni del Nord hanno iniziato un'azione di coordinamento che ha tutto il sapore di mirare ad una politica di fatto secessionistica. In primo luogo va ridimensionata la richiesta di devolution. Il nord italiano non presenta l'unità politica, sociale e culturale di una Catalogna o di una Scozia. In secondo luogo le Regioni non hanno potere di cambiare l'ordinamento dello Stato, non sono il Parlamento. In terzo luogo il Coordinamento delle regioni del nord appare più come la volontà delle regioni ricche di disinteressarsi di quelle più povere. Il rischio è di creare situazioni conflittuali allargando la forbice fra zone ricche e zone povere del Paese. Il Polo in questa iniziativa si avvantaggia però per l'immobilismo della maggioranza.
     
    UNA COSTITUENTE?
    Il presidente del Senato Mancino ha proposto un'Assemblea costituente per poter giungere alla riforma della seconda parte della Costituzione. E' una proposta che nasce dalla coscienza dell'impotenza del Parlamento. Forse però non tiene conto che l'impotenza del Parlamento è frutto delle scelte delle forze politiche abituate a ragionare più sulla base delle convenienze che su quella del bene comune
            
    beppe scapino

 | Notizie Flash | Nota politica | Art 3 | Art 4 | Art 5 | Art 6 | Art 7 |