Allievo
del pittore Pauri, impara l’intaglio e la tarsia presso la bottega dei
fratelli Fazzini, dove si formò lo stesso Pericle, alla fine degli annitrenta. Dopo la guerra e la morte del suo maestro Pauri, per ragioni
economiche ,deve abbandonare il progetto d’una
vita vissuta solo per l’arte, ma solo parzialmente, perché il suo creare lo trasferisce
nella nobile arte di falegname mobiliere, diventa progettista ed architetto dei
suoi mobili, per una clientela
raffinata, da essere ricordata dal prof. Mario Bucci ( storico dell’Arte già
docente all’università di Pisa) nel libro
sulla storia del novecento di Cupra, nel quale descrive la consapevolezza di
Tomassetti, dinon essereun artigiano ma un artista creatore.Non
abbandona comunque la sua attività, in questi lunghi anni, continua a dipingere
partecipando a numerose mostre.La
sua carriera d’artista riprende vigore alla fine degli anni ottanta. Nel 1991
con la pittrice Annunzia Fumagalli e il
figlio Danilo e altri artisti artisti, fonda il gruppo d’Arte L’Arca dei
folli, esponendo in molti
edifici storici, con manifestazioni tematiche : “Il seme del grano”, “La
seduzione del cielo, la seduzione della terra”,
“Il giardino profumato” ecc.
L’arte si sposava, in queste mostre, con l’arte. Poesia accompagnava
scultura e si faceva lettura e musica da
camera, musica e cembalo.Nelle
ultime mostre a tema, “Farro e sale Cupra Marittima 97 e Il mare nel bosco,(Offida
e Amandola 98), le sue opere erano l’anima delle manifestazioni, di lirica,
danza e poesia. All’interno di questo spazio delle arti si sono esibiti
cantanti lirici internazionali come Ambra Vespasiani, Ettore
Nova, Ilaria Galgani e Luciano Cirilli, accompagnati al pianoforte dal maestro
S. Kramer.
Nel
2001/2, su invito della direzione del museo nel castello di Levice, in
Slovacchia, sono state esposte le sue opere per quattro mesi.
Opere di
Tomassetti sono state acquisite da comuni (Moresco, Cupra Marittima, Monsanpolo),
uno stupendo rilievo che raffigura Gino Bartali, è stato donato allo stesso campione.
A Cupra
Marittima, accanto all’altare, fa bella mostra di sé, uno stendardo marmoreo
sul martirio di San Basso.
A
Massignano AP, chiesa della Misericordia, ha scolpito un simbolo della pace, per
il Giubileo.
Sempre a Cupra, un maestoso Nettuno, è espostoal
Comune, tre altre sue grandi opere sono visibili al Lungomare nord.
Numerosi i premi e riconoscimenti, tra questi “prima
Pagina” per cittadino dell’anno assegnatogli nel 1997 dal
giornale Cupra e La Val Menocchia.
Sulla sua opera e sulle manifestazioni a cui ha
partecipato, sono stati scritti oltre 170 articoli su giornali e
riviste, innumerevoli servizi sulla RAI, Radio Rumena, e numerose Radio e
televisioni private.
Profilo critico
Vastissimo
l’apprezzamento per l’opera di Tomassetti, dal critico e docente
universitarioOsvaldo Rossi, che ha
scritto su di lui diversi articoli sui giornali. Al citato prof. Mario Bucci.
Mara Ferloni, Mario Pinzauti, Antonio di
Marco, Giuseppe Giannantonio ecc. Dall’apprezzamento del regista teatrale ed
ex consigliere per anni alla Biennale
di Venezia
Paolo Travisi e dal regista Lirico, già insegnante all’Accademia Macerata e
direttore dello Sferisterio, Gian
Paolo Proietti.
Difficoltoso riportare le tante parole scritte su Tomassettibasti ricordare in una mostra alla Forum Interart, A
Roma, cosa ha detto il giornalista Rai Augusto Giordano:-Le sue statue nel
toccarle, le ho sentite vive-
L’artista ha pubblicato le sue opere, in
“Bianchi
recinti” con poesie di Andrea Tomassetti.
"Il
Nuovo e L'antico Tempo" edizione 2001 Danilo Tomassetti